1. Società, socializzazione e relazioni sociali 1.1 CHE COS’È LA SOCIETÀ Il termine “ ” ha molti significati,  ⇒  società nessuno dei quali è del tutto esaustivo. Solitamente si utilizza l’idea di società per definire ciò che ci accomuna o  che ci differenzia da altri gruppi nei modi di vivere, organizzarsi e relazionarsi.  È comune, infatti, parlare di “società” per mettere a confronto stili di  . vita o sistemi economici e culturali differenti Quando, per esempio, si afferma che «la società italiana si differenzia da  quella statunitense per molti aspetti, tra cui la concezione della famiglia e  dell’alimentazione», si mettono a confronto due società occidentali, italiana e  statunitense, definite in base a confini geografici e nazionali. Quando invece  si dice che «le società più sviluppate nel mondo sono di fronte a una difficile  sfida imposta dagli stravolgimenti climatici causati dallo sfruttamento delle  risorse naturali da parte dell’uomo», il termine “società” è utilizzato dal punto  di vista dello sviluppo industriale ed economico. Se, quindi, nel primo caso la parola “società” fa riferimento a un insieme  , nel secondo identifica alcune di valori e sistemi culturali caratteristiche  . specifiche di un modello di sviluppo economico La molteplicità di accezioni e di significati che il termine “società” racchiude  ha da sempre caratterizzato la riflessione teorica della sociologia e delle  scienze sociali. Infatti, nel cercare di comprendere le caratteristiche principali  della e delle sue trasformazioni, i sociologi della prima metà del  ⇒  modernità Novecento si dedicarono ad analizzare la società dal punto di vista dei problemi  principali che l’affliggevano, contribuendo così a definirne il concetto.  Per esempio, nella definizione di società che utilizzò Karl Marx | ▶  UNITÀ 2 ,  p. 68 sono centrali i rapporti economici tra le classi sociali, definiti in base al  | possesso o meno dei mezzi di produzione. Auguste Comte , p. 57 ed  | ▶  UNITÀ 2 | Émile Durkheim , p. 82 elaborarono invece una | UNITÀ 3 ▶  | concezione funzionalista  , facendola dipendere da un insieme di credenze e di  di società valori condivisi, utili alla sua riproduzione e al suo progressivo sviluppo. Come abbiamo già visto , p. 15 , se si adotta un punto di vista che  | ▶  UNITÀ 1 | riassuma e tenga insieme le teorie dei più importanti sociologi, possiamo  definire la società come l’oggetto di studio della sociologia, descrivendola  quindi come l’ insieme delle relazioni e dei comportamenti umani di un    gruppo di persone che vive in un determinato contesto geografico in un dato momento storico . L’insieme di queste relazioni e comportamenti è  agevolato da un che permettono agli  complesso di valori e norme condivise individui di convivere in modo organizzato e di riprodursi in nuove generazioni.  In questo senso, la società è costituita da una dimensione materiale ,  data, per esempio, dal territorio e dalla sua ricchezza, dalle tecnologie e dalle  persone stesse, e da una , costituita da un insieme  dimensione immateriale di valori, simboli, immaginari, norme e atteggiamenti condivisi. È importante sottolineare come dietro a ogni definizione di società risiedano  specifiche concezioni e valori che variano nel tempo e nello spazio,  così come variano le modalità di organizzare la società e anche di descriverla  come un tutto unitario. La società contemporanea, per esempio, viene spesso  definita come per sottolineare il tramonto delle  società postmoderna grandi ideologie, religiose e politiche, che avevano segnato e accomunato la  vita di milioni di persone nel corso dell’epoca moderna. Con il termine società  si mettono in risalto una serie di trasformazioni  globale o globalizzata dell’economia e delle tecnologie della comunicazione che hanno portato a  un accorciamento delle distanze e dei tempi e a un aumento delle possibilità  di relazionarsi a distanza. Con l’espressione si vuole  società dei consumi mettere al centro dell’analisi l’importanza che l’acquisto di beni e servizi ha  assunto nei rapporti sociali e nell’organizzazione della vita quotidiana. La definizione di che cosa sia una società e delle sue caratteristiche dipende,  dunque, anche dal punto di vista con cui ci poniamo a osservare in che  modo le persone vivono e agiscono nella collettività. radici delle parole il termine deriva dal latino , che significa “unione”, “vincolo con altri”, “partecipazione”. società: societas : il termine deriva da “moderno” (dall’avverbio latino , “recentemente”), aggettivo che può indicare un’epoca storica o un tipo di società. In sociologia, è usato per riferirsi all’insieme di quei processi storici, quali l’industrializzazione, la nascita delle città e degli Stati nazione, che hanno segnato la fine del modello di società tradizionale a favore di un nuovo modello di società (la società moderna, appunto). modernità modo  >> pagina 185  1.2 SOCIETÀ E COMUNITÀ Il termine “società” non è l’unico usato per  descrivere gruppi di individui che vivono insieme. Fin dalle origini della  sociologia si è parlato spesso di “ ”. Che cosa distingue il concetto  comunità di società da quello di comunità? Che cosa si intende in sociologia quando  si parla di “comunità”? I sociologi classici con il termine “comunità” definiscono un tipo di relazione  sociale che si sviluppa all’interno di una collettività e che presenta alcune  caratteristiche precise: un caratterizzato dall’esistenza  intreccio di relazioni di , basati sulla e sulla .  legami profondi solidarietà fiducia reciproca tra individui In questa accezione, un esempio di relazione comunitaria può essere  quello esistente tra i membri della stessa famiglia o dello stesso villaggio. Agli inizi della riflessione sociologica, il concetto di comunità era stato  contrapposto a quello di società per sottolineare il divario che si stava creando  tra le , come nel caso delle famiglie  forme di relazione premoderna o rurale di contadini che vivevano la loro intera vita in un villaggio, e le nuove  , specialmente nel  relazioni innescate dal processo di industrializzazione corso dell’Ottocento. Tali relazioni, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti,  si stavano diffondendo di pari passo con lo sviluppo delle città metropolitane  e la nascita delle grandi fabbriche centralizzate, che erano percepite e vissute  come impersonali, distaccate e individualistiche. Nel 1887, , p. 84 , in un libro dal titolo Ferdinand Tönnies | ▶  UNITÀ 3 | Comunità  , descrisse le conseguenze della modernizzazione sulle relazioni  e società interpersonali. Secondo il sociologo tedesco, le relazioni tipiche di  , diffuse in epoca premoderna in contesti rurali e in piccoli  una comunità villaggi, apparivano più intime e “naturali” di quelle delle città moderne. Al  contrario, le relazioni che si stavano sviluppando nelle città moderne e industriali,  , apparivano guidate da tipiche di una società logiche utilitaristiche  . e individualistiche La sociologia cominciò così a ritenere che, restituendo protagonismo al  singolo individuo e alle sue capacità di scelta e di azione, le relazioni tra persone  non dovessero per forza rispettare vincoli di natura familiare o di vicinanza  territoriale, ma potessero essere espressione di una libertà individuale  . Non a caso, Durkheim vide, nella città moderna, il luogo  molto più ampia delle relazioni impersonali regolate da forme di , che  solidarietà organica egli contrapponeva alle precedenti forme di , tipiche  solidarietà meccanica delle comunità tradizionali rurali   , pp. 83-84 . | ▶  UNITÀ 3 | Negli ultimi decenni, il termine “comunità” è stato recuperato con accezioni  in parte diverse: ora viene utilizzato  nel senso di o, ancora  comunità locale più in generale, per riferirsi a un particolare  contesto socio-territoriale in  cui vivono le persone . Inoltre, parlare  oggi di legami di tipo comunitario significa  spesso sottolineare la vicinanza,  la reciprocità e la fiducia che vengono a  crearsi tra persone che costruiscono le  loro relazioni a partire da un forte senso  . È infatti ricorrente  di appartenenza sentire parlare di ,  comunità etnica basata sull’appartenenza a una zona geografica e a  una particolare cultura; di ,  comunità professionale riferita a persone che condividono lo stesso lavoro; e  anche di , costituita  comunità di Facebook o di Instagram da coloro che utilizzano questi social media. Infine, è utile ricordare che le comunità tradizionali sono i luoghi dove si conservano e si trasmettono l’oralità, il gesto e la parola. La tendenza della popolazione mondiale a concentrarsi nelle metropoli è un fenomeno recente, che quindi suscita nuovi interrogativi su come tutelare e conservare il patrimonio collettivo materiale e immateriale della comunità. Durante la Rivoluzione industriale, in sociologia, il termine “comunità” è servito a descrivere le aggregazioni dei piccoli villaggi rurali (come quello rappresentato nell’immagine) in contrapposizione alle nascenti “società” metropolitane. Litografia stampata da Currier & Ives (1834-1907).  >> pagina 187  1.3 CHE COS’È LA SOCIALIZZAZIONE Nell’arco di tutta la vita, ognuno  di noi è inserito in un mondo fatto di , e regole consuetudini abitudini che deve imparare a conoscere e padroneggiare per poter diventare membro  “competente” di una società. Alcune di queste regole sono e provengono  formali dagli ordinamenti giuridici dei paesi in cui viviamo oppure dai regolamenti  scritti che ogni organizzazione, ente o istituzione possiede. Altre regole, , sono quelle che apprendiamo fin da piccoli  informali e non scritte attraverso il , nel momento in cui ci relazioniamo  processo di socializzazione con altre persone e apprendiamo attraverso esse come crescere e vivere  all’interno di una determinata cultura e società. La è quindi quel socializzazione processo che porta un individuo a diventare  . È un processo dinamico, che si  a tutti gli effetti parte della società prolunga per buona parte della nostra vita; è un percorso di apprendimento  di quel mondo complesso e articolato che è la società. La socializzazione è inoltre ciò che permette la e la  ▶  riproduzione sociale trasmissione ai membri della società delle che consentono  basi culturali e sociali di vivere all’interno della collettività. Ogni società “socializza” i propri  membri a partire dalla , ovvero da un insieme di valori, regole e conoscenze condivise. propria cultura : pensiamo a come sono diverse le norme sociali che regolano il  ESEMPIO modo di mangiare nei vari paesi del mondo. Mangiare seduti a tavola con  l’aiuto delle posate è una consuetudine tipica delle società occidentali ed è  quindi una norma sociale che viene trasmessa e appresa all’interno del processo  di socializzazione. Tuttavia, anche nella nostra cultura le consuetudini  legate all’utilizzo delle posate hanno delle eccezioni: una pizza può essere  mangiata con le mani. Ecco quindi che nel corso del processo di socializzazione apprendiamo  non solo le regole, ma anche le alle norme sociali dominanti. eccezioni : il processo attraverso cui vengono tramandati di generazione in generazione determinati valori culturali e norme sociali, permettendo così a una società di sopravvivere nel tempo. riproduzione sociale ⇒ |  T1 Perché paghiamo il benzinaio? p. 223 I tipi di socializzazione Si distinguono due differenti tipi di socializzazione: la , che avviene nei primi anni di vita e porta all’acquisizione di come parlare, giocare e relazionarsi con gli altri. La è l’ poiché trasmette al bambino non solo le competenze sociali di base, ma anche specifici valori, regole, abitudini e modalità relazionali. In questa prima fase, i soggetti vengono socializzati anche alla loro , ovvero a quelle che una data società attribuisce a “maschi” e “femmine” , p. 289 |. Non c’è nulla di “naturale” nel fatto che le bambine giochino con le bambole e i bambini con i robot; tuttavia, anche queste banali convenzioni contribuiscono a definire l’identità individuale; socializzazione primaria competenze sociali di base famiglia agenzia di socializzazione più importante ▶  identità di genere caratteristiche culturali e comportamentali | ▶  UNITÀ 7 la , che invece è legata a una , in cui l’individuo entra in relazione con istituzioni diverse dalla famiglia, come la scuola o il mondo del lavoro, e con il : coetanei, amici, compagni di scuola. È in questa fase che si iniziano ad acquisire legate alle relazioni sociali, ai ruoli e all’identità professionale. Gli individui apprendono modi di parlare e di comportarsi tipici di certi ambienti sociali o di determinate categorie di persone, come nel caso di chi, per esempio, pratica uno sport. socializzazione secondaria fase di crescita più avanzata ▶  gruppo dei pari competenze specifiche In sociologia, oltre a queste due macrocategorie, è comune suddividere la socializzazione in , intendendola come , e . tre sottocategorie imitazione identificazione devianza L’ è il meccanismo per cui un individuo fa proprie conoscenze e regole che osserva in altre persone. L’esempio più tipico ci è dato dai bambini piccoli, che spesso cercano di imitare ciò che fanno gli adulti o gli altri bambini. imitazione riproducendo azioni e comportamenti L’ , invece, porta un individuo non solo a imitare qualcuno, ma a riconoscere nella persona imitata un . Spesso nei meccanismi di identificazione vi è una forte componente affettiva, per cui è facile che la persona scelta come esempio da seguire sia molto cara e vicina al soggetto, come il padre, la madre o i fratelli e le sorelle maggiori. L’identificazione porta il bambino a identificarsi non solo con i desideri dei familiari, ma spesso anche con le loro aspettative, favorendo quindi anche la condivisione di alcuni , come avere successo nel lavoro o nello sport. identificazione modello di comportamento da seguire e da riprodurre obiettivi di vita La , infine, è quel meccanismo che porta a . Ciò comporta forme di sanzione sociale che contribuiscono a ribadire pubblicamente la distinzione tra comportamenti giusti e sbagliati. Al pari delle regole e delle abitudini condivise, le forme di variano da contesto a contesto. È importante ricordare che adottare comportamenti non conformi alle norme sociali può essere anche una e di di alcuni aspetti della società percepiti come ingiusti o sbagliati. : quando gli attivisti di associazioni ambientaliste quali Greenpeace compiono azioni di sabotaggio di navi o piattaforme petrolifere, da un lato stanno infrangendo la legge, ma da un altro stanno cercando di contribuire a costruire una società più rispettosa dell’ambiente e della natura. devianza trasgredire le norme sociali di una società ▶  devianza sociale forma di espressione della propria identità messa in discussione ESEMPIO Ma perché la socializzazione è così importante? Per ogni società insegnare ai propri membri “le regole del gioco” è indispensabile per . Infatti, solamente trasmettendo di generazione in generazione consuetudini, pratiche, norme e valori, la società riesce a mantenere un qualche tipo di . Questo, però, non significa che la società sia statica e che ogni generazione sia identica a quella precedente: le società tendono al cambiamento, e le norme, gli atteggiamenti e le aspettative dei genitori non corrispondono mai esattamente a quelle dei figli. riprodursi e potersi organizzare in modo efficiente ▶  ordine sociale : senso di appartenenza di un individuo a un genere con il quale si identifica: maschile, femminile o anche qualcosa di diverso da queste due polarità. identità di genere : insieme di persone accomunate dagli stessi interessi o dalle stesse caratteristiche biologiche o sociali, come le classi di età, i gruppi di colleghi di lavoro o i gruppi sportivi. gruppo dei pari : lo scostamento, positivo o negativo, di un comportamento da ciò che viene considerato normale all’interno di uno specifico contesto sociale; o anche la violazione di norme sociali e giuridiche. devianza sociale : questa espressione è stata introdotta per la prima volta in sociologia da Talcott Parsons e definisce una condizione di stabilità del sistema sociale, frutto dell'equilibrio tra istituzioni, cultura, ruoli e aspettative sociali. ordine sociale Le relazioni con il gruppo dei pari hanno un ruolo molto importante nella socializzazione secondaria.  >> pagina 189  esperienze   attive Spot pubblicitari  La pubblicità svolge un ruolo strategico  nel diffondere e riprodurre, a volte esplicitamente altre volte un po' meno, norme, valori e ruoli sociali. Identifica uno spot pubblicitario in cui, secondo te, vengono ribaditi alcuni elementi culturali tipici della nostra società. Spiega quali sono e discutine in classe  con i compagni. 1.4 INTERAZIONI, RELAZIONI E RETI SOCIALI Un processo simile a  quello di socializzazione avviene anche per imparare a relazionarsi e a interagire  , competenza che insegna a vivere in società e a conoscere  con gli altri le strutture normative che la regolano. Allo stesso tempo, le interazioni e i  rapporti tra persone rispondono a norme, abitudini e consuetudini. : se incontriamo un vicino di casa che ci saluta sulle scale del nostro  ESEMPIO palazzo, siamo chiamati, per consuetudine e cultura, a rispondere al saluto.  Questo semplice scambio tra persone che risponde a norme condivise di  “buona educazione” è a tutti gli effetti un’interazione sociale. Possiamo definire l’ come l’ interazione sociale insieme di azioni e reazioni  reciproche che avvengono tra due o più individui all’interno di uno  . stesso contesto sociale Quando l’incontro, da casuale, fugace e involontario, diventa stabile e intenzionale,  ovvero quando le azioni che avvengono nell’interazione sono  , possiamo parlare di reciprocamente orientate e si influenzano tra loro relazione  . Le relazioni sociali, quindi, sono interazioni che avvengono  sociale in forma più o meno stabile e ricorrente tra persone che agiscono in maniera  intenzionale e reciproca, che hanno qualcosa in comune o condividono esperienze,  atteggiamenti e conoscenze. : la relazione che intercorre tra due amici è caratterizzata dall’essere  ESEMPIO intenzionale, reciproca, programmata per durare nel tempo e definita da un  legame di tipo affettivo; ben diversa, invece, la relazione alunno-insegnante,  caratterizzata da un legame di tipo educativo. Esistono vari generi di relazioni sociali: , che durano o che vorremmo durassero nel tempo; relazioni stabili , brevi e destinate a interrompersi; relazioni momentanee , in cui si condividono gli obiettivi e le finalità della relazione; relazioni cooperative , quando non si condividono gli obiettivi della relazione o le modalità di azione. relazioni conflittuali Se le relazioni costruite dentro e fuori le mura domestiche consentono a  un individuo di diventare parte della società attraverso il processo di socializzazione,  con il passare del tempo esse acquisiscono un ruolo ancora più  essenziale. George H. Mead - tra i fondatori dell’interazionismo simbolico  , p. 152 - è stato fra i primi a sostenere l’importanza delle relazioni  | ▶  UNITÀ 4 | sociali per la costruzione dell’ . Secondo l’approccio  identità di un individuo adulto fenomenologico di Alfred Schütz , p. 160 , inoltre, le relazioni  | ▶  UNITÀ 4 | sociali di cui dispone un individuo in un preciso momento della propria  esistenza sono di fatto la per poter . risorsa più importante conoscere la società L’ che un individuo costruisce e mantiene  insieme di tutte le relazioni sociali nel corso della propria vita costituisce la . Essa garantisce  rete sociale l’accesso a opportunità e contesti differenti: ogni nodo della rete corrisponde  a una relazione, la quale può basarsi sulla vicinanza fisica o essere mediata  dalle tecnologie della comunicazione, come Internet. : la di chi vive al di fuori delle mura domestiche  ESEMPIO rete sociale familiare è composta da più relazioni personali, le quali, in alcuni casi, si esprimono  negli incontri fisici tra i membri della stessa famiglia e, in altri, avvengono  grazie alla comunicazione telefonica, a Internet e ai social network. In sociologia uno dei concetti più utilizzati per definire la rete di relazioni  di un individuo e come tale rete influisce sulle sue opportunità di vita è quello  di “ ” |. capitale sociale | ▶  APPROFONDIAMO   >> pagina 191    IL CAPITALE SOCIALE approfondiamo La teorizzazione più efficace  del capitale sociale è stata fatta  dal sociologo francese Pierre Bourdieu , p. 197 , che  | ▶  L’AUTORE | nel 1972 lo definì come l’insieme  delle risorse reali o potenziali  che derivano dall’appartenenza  a una rete stabile di relazioni sociali  o dall’essere membri di un  gruppo. Detto in altre parole, il  capitale sociale rappresenta quel  bagaglio relazionale e di conoscenze  che un individuo crea  nel corso della propria vita nei  diversi contesti che attraversa,  come la famiglia di origine, la scuola, lo sport, il  lavoro, l’associazionismo o la militanza politica.  L’elemento che rende questo intreccio di relazioni  fonte di valore è legato alle risorse materiali e  simboliche che ogni relazione produce. Disporre  di un determinato capitale sociale – secondo Bourdieu – permette alle persone di agire in modo  diverso in determinate situazioni della vita e di  avere, quindi, differenti possibilità di successo nel  lavoro, nel privato e, più in generale, in tutta la vita sociale. Questo significa, per esempio, che chi costruisce molte relazioni legate al mondo del lavoro, avrà maggiore possibilità di trovare un’occupazione rispetto a una persona meno propensa alla socialità e alla costruzione di relazioni basate sugli interessi lavorativi. Mentre il lavoro di Pierre Bourdieu tende a sottolineare  soprattutto come il capitale sociale possa  essere utilizzato per produrre o riprodurre disuguaglianze  sociali, mostrando per esempio come  le persone ottengano grazie al proprio capitale  sociale l’accesso a posizioni migliori nel lavoro,  il sociologo americano Robert Putnam (n. 1941)  ha invece usato il concetto in un’accezione più positiva.  Per Putnam, il capitale sociale è uno degli  aspetti che spinge le persone ad avere un maggiore  impegno civico e una maggiore attenzione  alla comunità in cui sono inserite: maggiori sono  le relazioni che abbiamo con altri individui, più  saremo attenti a come ci comportiamo e a quale  contributo diamo alla comunità cui sentiamo di  appartenere. per lo studio Che cosa distingue il concetto di società da quello di comunità in sociologia? 1. Perché la società dipende dal processo di socializzazione dei propri membri? 2. Quali sono le differenze tra un’interazione e una relazione sociale? 3.     Per discutere INSIEME Prova a descrivere qual è la tua rete sociale, ovvero l’insieme delle tue relazioni più significative. Prova a disegnare su un foglio queste relazioni, indicando graficamente quali sono più stabili e quali più recenti, quali sono più importanti e quali più superficiali. Confronta il tuo elaborato con quelli dei tuoi compagni e discutetene insieme.