cittadini responsabili Il senso civico Non gettare carte per terra, rispettare il verde pubblico e i monumenti, fermarsi quando si incontra un semaforo rosso, lasciare il posto  sull’autobus a persone anziane o in difficoltà,  consegnare alla polizia un portafogli o un documento  trovato per strada, non parcheggiare in  sosta vietata, pagare le tasse sono tutti esempi  di norme sociali che “ovviamente” dovremmo  rispettare. “Ovviamente” in quanto questo tipo  di norme è alla base del cosiddetto “senso civico”,  ovvero di quell’insieme di comportamenti e  atteggiamenti che attengono al rispetto degli altri  e delle regole di vita che una società si è data. Eppure, non sempre e non tutti rispettiamo tali regole. Non solo, spesso attribuiamo un’importanza e un valore diversi alle regole stesse: attraversare  col rosso, a piedi, per alcuni è “meno  grave” che passare col rosso in macchina, cosa  che probabilmente la maggior parte di noi considera  a sua volta “meno grave” rispetto al non  pagare le tasse. Il seguente brano riassume alcuni  dei principali risultati pubblicati dall’Istat  (Istituto Nazionale di Statistica) nel 2019 a proposito  dell’atteggiamento da parte dei cittadini  italiani nei confronti del rispetto delle regole alla  base della civica convivenza. Per quanto riguarda i comportamenti negli spazi pubblici, l’84% delle persone di 18 anni e più nel 2018 riporta di non gettare carte per strada (in aumento rispetto al 2014), il 74,4% degli automobilisti di non parcheggiare in doppia fila e poco più della metà di questi dichiara di prestare abitualmente attenzione a non adottare comportamenti rumorosi alla guida. Dal lato dei giudizi di ammissibilità dei comportamenti, rilevati nel 2016, il 23,4% degli intervistati ritiene, in determinate condizioni, accettabile parcheggiare in sosta vietata, il 18,5% concede deroghe all’uso del cellulare alla guida, il 28,3% ritiene tollerabile farsi raccomandare per avere un lavoro e il 29,3% non pagare le tasse. Guidare dopo aver bevuto, passare con il rosso, non indossare il casco sono giudicati gravi rispettivamente dall’87,2%, dal 79,0% e dal 78,2% dei rispondenti. Una quota decisamente più bassa (52,6%) giudica grave usare il cellulare alla guida. Il 76,1% e il 72,5% dei cittadini assegnano un giudizio di gravità massimo al voto di scambio e alla corruzione mentre solo il 53,5% valuta allo stesso modo l’infedeltà fiscale che, in ordine di gravità, precede solo l'affissione selvaggia di manifesti, avvisi e pubblicità su pali, cassonetti o muri (41,4%). [...] Un terzo dei cittadini ritiene che il copiare a scuola non è un comportamento grave ma un danno per chi copia; il 29% lo valuta come un comportamento che danneggia tutti. Lavoriamo INSIEME   Quale dato vi colpisce di più? Perché? Secondo voi, che cosa è possibile dedurre dai dati riportati circa il  rispetto del senso civico in Italia?