4. LA CLASSICA E ALESSANDRINA PAIDÉIA L’opera di street art realizzata dall’artista Ben Vauthier nel quartiere parigino di Belleville nel 2010 fa riflettere. Su una grande lavagna nera compare la scritta la cui traduzione in italiano è “Bisogna diffidare delle parole”. Si tratta di una provocazione che invita ad avere consapevolezza di come si utilizzano le parole in tutti i contesti, ma soprattutto a scuola, dove la lavagna è simbolo e strumento di comunicazione. Esiste la possibilità di una conoscenza universale oppure  possiamo aspirare solo a un sapere relativo e soggettivo? Come e da chi è insegnabile il sapere? Quali sono le  competenze che i giovani devono acquisire? I retori e i filosofi greci di età classica e alessandrina  hanno cercato, ciascuno a suo modo, di rispondere a  tali questioni, elaborando pratiche pedagogiche corrispondenti. Tracce di una riflessione radicale sul sapere  si trovano in autori – Protagora, Gorgia e Isocrate – che  hanno valorizzato l’insegnamento dell’arte della parola. In questa unità vedrai in che modo filosofi come Socrate,  Platone e Aristotele hanno proposto di basare l’apprendimento  e la vita collettiva sulla ricerca di un bene  comune. Imparerai anche come parole che oggi usiamo  per indicare specifiche istituzioni scolastiche o culturali  (liceo, accademia, museo, biblioteca) hanno alle spalle  una storia che affonda le sue radici proprio nel mondo  greco. Lezione Treccani – Una nuova educazione: i sofisti e Socrate Lezione Treccani – I grandi pensatori: Platone, Isocrate e Aristotele Lezione Treccani – L’età ellenistica