VERSO LE COMPETENZE conoscenze Scegli il completamento corretto. 1 L’atteggiamento di Gesù nei confronti delle donne  a. può essere così riassunto: le donne non erano ammesse al movimento di Gesù. 1 Gesù sposa appieno la cultura maschilista del suo tempo. 2 Gesù mostra di imparare dalle donne e si mette in discussione nel dialogo con loro. 3 Agostino fu vescovo di: b. Milano. 1 Costantinopoli. 2 Ippona. 3 Secondo Agostino, le parole del maestro: c. sono totalmente inutili ai fini di ricerca della conoscenza. 1 possono offrire uno stimolo nel cammino verso la Verità. 2 sono la fonte di ogni sapienza. 3 I Vangeli apocrifi sono: d. Vangeli non riconosciuti dalla Chiesa. 1 Vangeli che non sono pervenuti fino a noi. 2 Vangeli scritti dopo i Vangeli canonici. 3 Indica se le seguenti affermazioni sono vere  2 (V) o false (F). A causa della sua apertura agli stranieri e della sua  a. etica nonviolenta, il cristianesimo non ha avuto  successo all’interno dell’ebraismo.          V         F La compassione attribuita a Gesù dai Vangeli consisteva  b. in un atteggiamento di commiserazione e  pietismo nei confronti dei meno fortunati.          V         F La patristica è la produzione teologica dei Padri  c. della Chiesa, che offrirono delle basi dottrinali al  cristianesimo.          V         F Le esperienze educative positive vissute da Agostino  d. nel corso della vita sono il tema centrale delle  . Confessioni          V         F Nell’opera Agostino si sofferma sulla  e. De magistro funzione del linguaggio e sul rapporto fra parole e  cose.          V         F Completa il seguente testo utilizzando le  3 espressioni e i termini elencati di seguito.  profeta • itinerario simbolico e trasformativo • giudice  • infanzia • tradizione messianica • ordine cronologico  • sommovimento politico • canonici • vita I Vangeli .......................................... narrano soprattutto gli anni della  predicazione pubblica di Gesù, lasciando nell’ombra  l’.......................................... e buona parte della sua ........................................... I  viaggi di Gesù disegnano un .........................................., sia per lui sia  per coloro che lo conobbero, quindi nei Vangeli la loro  narrazione non segue un preciso ........................................... Rispetto  alle persone che incontrava, Gesù non assumeva l’atteggiamento  di un .........................................., ma quello critico e sensibile  di un saggio ........................................... La sua predicazione si  inserisce nel solco della .......................................... ebraica, ma la reinterpreta  profondamente, perché ha come scopo non la  salvezza del popolo attraverso un .........................................., ma una  radicale trasformazione della condizione umana. Lessico Fornisci una definizione per ognuna delle  4 seguenti parole ed espressioni. Apocrifo a. Profeta b. Parabola c. Compassione d. Fariseo e. Concilio degli Apostoli f. Editto di Milano g. Esposizione orale Sviluppa oralmente i seguenti argomenti. 5 Spiega quali sono i Vangeli sinottici e perché si  a. chiamano così. Illustra quali cambiamenti sono intercorsi nel passaggio  b. tra il movimento fondato da Gesù e il cristianesimo  del II secolo. Illustra lo stile di insegnamento praticato da Gesù. c. Esponi la concezione della conversione che emerge  d. dalla lettura delle . Confessioni Chiarisci qual è l’opera che Agostino dedica ad  e. argomenti educativi e riassumine i principali contenuti,  soffermandoti in particolare sulle questioni  relative al tema della conoscenza.  >> pagina 245  Analisi e comprensione di un documento Etty Hillesum è stata una scrittrice ebrea, nata nel 1914 a Middelburg  6 (Olanda) e morta nel 1943 ad Auschwitz. Tra il 1941 e il 1942 scrisse un  diario, che costituisce una delle più preziose testimonianze dell’olocausto  ma soprattutto il racconto di un’esperienza di incontro con Dio, in mezzo alle  barbarie della guerra e del nazismo. Etty scrisse quasi tutto il suo diario nella  camera in cui abitava ad Amsterdam, ma in alcune parti si fa riferimento anche  ai periodi che trascorse nel campo di transito di Westerbork, prima di essere  trasferita ad Auschwitz, nel settembre del 1943. Dopo la lettura, rifletti sul  brano insieme ai tuoi compagni e rispondi alle domande. Le minacce e il terrore crescono di giorno in giorno. M’innalzo intorno  la preghiera come un muro oscuro che offre riparo, mi ritiro nella  preghiera come nella cella di un convento, ne esco fuori più “raccolta”,  concentrata e forte. Questo ritirarmi nella chiusa cella della preghiera  diventa per me una realtà sempre più grande, e anche un fatto sempre  più oggettivo. La concentrazione interna costruisce alti muri fra cui  ritrovo me stessa e la mia unità, lontana da tutte le distrazioni. E potrei  immaginarmi un tempo in cui sarò inginocchiata per giorni e giorni,  sin quando non sentirò di avere intorno questi muri che mi impediranno  di sfasciarmi, perdermi, rovinarmi. (18 maggio 1942)  Quando qualcuno mi rivolge parole di odio – e questo, in ogni caso,  non succede spesso – non provo mai la tentazione di rispondere con l’odio, ma sprofondo  improvvisamente nell’altro, in una sorta di disorientamento doloroso e al contempo interrogativo,  e mi chiedo perché l’altro sia così, dimenticando me stessa. (15 marzo 1942) Molte persone mi rimproverano per la mia indifferenza e passività e dicono che mi arrendo  così, senza combattere. Dicono che chiunque possa sfuggire alle loro grinfie deve provare  a farlo, che questo è un dovere, che devo far qualcosa per me. Ma questo conto non  torna. In questo momento, ognuno si dà da fare per salvare se stesso: ma un certo numero  di persone - un numero persino molto alto - non deve partire comunque? Il buffo è che  non mi sento nelle loro grinfie, sia che io rimanga qui, sia che io venga deportata. […]  Non mi sento nelle grinfie di nessuno, mi sento soltanto nelle braccia di Dio per dirla con  enfasi; e sia che ora mi trovi qui, a questa scrivania terribilmente cara e familiare, o fra un  mese in una camera del ghetto o fors’anche in un campo di lavoro sorvegliato dalle SS,  nelle braccia di Dio credo che mi sentirò sempre. (11 luglio 1942) Le mie battaglie le combatto contro di me, contro i miei propri demoni; ma combattere  in mezzo a migliaia di persone impaurite, contro fanatici furiosi e gelidi che vogliono la  nostra fine, no, questo non è proprio il mio genere. Non ho neppure paura, non so, mi  sento così tranquilla. […] Mi sento in grado di sopportare il pezzo di storia che stiamo  vivendo, senza soccombere. […] Mi sembra che si esageri nel temere per il nostro corpo.  Lo spirito viene dimenticato, s’accartoccia e avvizzisce in qualche angolino. Viviamo in  modo sbagliato, senza dignità e anche senza coscienza storica […]. Io non odio nessuno,  non sono amareggiata. Una volta che l’amore per tutti gli uomini comincia a svilupparsi  in noi, diventa infinito. (14 luglio 1942) Il sentimento che ho della vita è così intenso e grande, sereno e riconoscente, che non  voglio neppur provare a esprimerlo in una parola sola […]. Io riposo in me stessa. E questo  «me stessa», la parte più profonda e ricca di me in cui riposo, io la chiamo Dio». (17  settembre 1942) In me non c’è un poeta, in me c’è un pezzetto di Dio che potrebbe farsi poeta. In un campo  deve pur esserci un poeta, che da poeta viva anche quella vita e la sappia cantare. Di  notte, mentre ero coricata nella mia cuccetta, circondata da donne e ragazze che russavano  piano, o sognavano ad alta voce, o piangevano silenziosamente, o si giravano e rigiravano  […] provavo un’infinita tenerezza, me ne stavo sveglia e lasciavo che mi passassero  davanti gli avvenimenti […] e pensavo «Su, lasciatemi essere il cuore pensante di questa  baracca». […] Vorrei essere il cuore pensante di un intero campo di concentramento. (3  ottobre 1942) E. Hillesum, . Adelphi, Milano 2012, pp 536, 55, 711, 717-718, 756, 714 Diario 1941-1943 Quale di questi brani ti colpisce di più? Perché? a. Quale funzione Etty attribuisce alla preghiera? b. Quale immagine di Dio emerge da questi frammenti? c. Qual è, secondo te, il significato dell’espressione «cuore pensante»? d. Etty fu spinta a scrivere il diario, per questioni terapeutiche, dal suo analista, Julius Spier, con il quale strinse subito una relazione molto intensa e di cui diventerà assistente.  >> pagina 246  L’immagine rappresenta un’opera di  7 Charlotte Salomon (1917-1943), artista ebrea  berlinese. Come Etty Hillesum, fu imprigionata  e morì ad Auschwitz. Nel periodo precedente,  dal 1940 al 1942, realizzò l’opera Vita? O  composta da 800 tavole (1300 se si  teatro? considerano anche i disegni preparatori e la  produzione di contorno), in cui si incontrano  pittura, musica e teatro. Un’opera-diario in  cui la sua profonda sensibilità emerge in  un contesto tragico, segnato dall’ascesa del  nazismo. Osserva l’immagine e rispondi alle domande. Nel quadro ci sono molti oggetti. Quale ti  a. colpisce di più? Prova a spiegare perché. Approfondisci la storia di Charlotte Salomon  b. e delle donne della sua famiglia.