1. Comenio e l’educazione universale Teologo, pedagogista, filosofo, scrittore e educatore, Comenio , è una delle personalità più rilevanti del Seicento ed è considerato il padre della pedagogia moderna. Il motivo di fondo della concezione pedagogica di Comenio va rintracciato nella sua , che egli mutua direttamente dalla spiritualità del    , cui apparteneva. 1.1 L’educazione per tutti |  ▶  L’AUTORE , p. 173  | concezione della condizione umana ⇒ movimento hussita Per Comenio , come condizione del suo ritorno a Dio (salvezza). l’uomo è un essere “decaduto” ed è chiamato, attraverso l’educazione, a recuperare la propria integrità originaria L’intervento educativo si esplica in : due momenti fondamentali uno , finalizzato alla soppressione dei danni provocati dal peccato originale; negativo uno , indirizzato alla riabilitazione dell’uomo, che deve essere messo in grado di adempiere responsabilmente ai suoi compiti nei riguardi di Dio, delle cose e degli uomini. positivo La . riforma dell’individuo diviene, pertanto, strumento per attuare la restaurazione dell’armonia dell’universo Da queste premesse discende il . Nell’introduzione della parte più squisitamente pedagogica della principio del «tutto a tutti» Consultazione univer sale sulla riforma degli affari umani , la    ▶ Pampaedia (“educazione universale”), Comenio afferma che si deve aspirare a che: tutti gli uomini siano dediti alla cultura, alla cultura universale, alla cultura solida, che li trasformi veramente in uomini nuovi, secondo la vera immagine di Dio. Comenio, , trad. di P. Cammarota, Armando, Roma 1993, p. 20. Pampaedia Nel progetto educativo di Comenio la ( ) è legata a doppio filo con la . È necessario educare tutti gli uomini intorno per attuare il , per stabilire la pace tra i popoli e realizzare la riforma politica dell’Europa, un’esigenza questa che egli avvertiva in modo acuto anche per le traversie subite in seguito alle vicende della Guerra dei Trent’anni . diffusione del sapere universale ▶  pansophia rinascita dell’umanità a tutte le cose rinnovamento morale e religioso della società |  ▶  APPROFONDIAMO , p. 174  | L’ideale pansofico del sapere di Comenio richiede la ricomposizione della sapienza cristiana e il superamento dei contrasti politico-religiosi. Da qui discende l’idea di una , di una “ per realizzare una . consultatio catholica riunione di tutti i cristiani ” riforma globale Comenio pone l’esigenza di un’ , che non faccia differenze di genere e di ceto sociale di appartenenza. Si tratta di una presa di posizione importante, se si considera che all’epoca la scuola aveva un carattere fondamentalmente elitario, era cioè appannaggio di pochi. Questo concetto è ben espresso nella , dove Comenio afferma: educazione universale Didactica magna alle scuole debbono essere affidati non solo i figli dei ricchi, o delle persone più importanti, ma tutti alla pari, di stirpe nobile o comune, ricchi e poveri, bambini e bambine, in tutte le città, paesi, villaggi, caseggiati […]. Né è di ostacolo che alcuni sembrino per natura ebeti o stupidi: questo mostra ancor più l’urgenza e l’importanza di educare l’animo di tutti. Quanto più uno ha una natura tarda e infelice, tanto più ha bisogno di aiuto, per potersi liberare, quanto è possibile, dalla sua animalesca stupidità e ottusità. Né è possibile trovare un’intelligenza così infelice, che non abbia alcun correttivo nell’educazione […]. Né, d’altronde, si può addurre alcun valido motivo per escludere il sesso debole (per dire qualcosa di particolare su questo tema) dagli studi della sapienza (sia in lingua latina che nella lingua materna). Comenio, , in Id., , a cura di M. Fattori, Utet, Torino 1974, pp. 178-80. Didactica magna Opere Per Comenio tutti hanno diritto ad essere istruiti, anche le donne e le persone deboli mentalmente, perché si deve dare a ognuno la possibilità di esprimere il massimo del proprio potenziale.   Approfondimento – Bruno Bellerate, La prospettiva teologica delle teorie pedagogiche di Comenio pampaedia : termine coniato da Comenio; deriva dalle parole greche   pan , “tutto”, e   paidéia , “educazione”. Esprime l’ideale dell’educazione universale. : termine individuato da Comenio; deriva dalle parole greche  , “tutto”, e  , “sapienza”. Indica l’ideale di diffusione universale del sapere. pansophia pan sophía radici delle parole movimento hussita:   fu un movimento cristiano di protesta contro la Chiesa di Roma. Deriva il nome dal suo fondatore, il riformatore religioso boemo Jan Hus (1371 ca.-1415), che fu scomunicato e condannato al rogo. Gli hussiti predicavano il ritorno al Vangelo, alla Chiesa primitiva, e proclamavano l’autonomia dalla Chiesa di Roma. Dopo la morte di Hus i suoi seguaci si ribellarono, in armi, al re di Boemia e sconfissero poi l’esercito imperiale nella crociata indetta contro di loro da papa Martino V. Infine raggiunsero nel 1436 un accordo con la Chiesa di Roma che concesse loro il permesso di costituire una Chiesa in Boemia. ⇒ |  T1 p. 194 L’educazione universale per immagini Il maestro di scuola Adriaen van Ostade fu un pittore olandese, di circa venti anni più giovane di Comenio, che ritrasse la vita di ogni giorno in piccoli dipinti di genere, come questo che raffigura un momento della quotidianità di una scuola popolare. Comenio ritiene che l’educazione debba essere universale, senza distinzioni di ceto sociale, poiché il suo fine è il rinnovamento morale e religioso di tutta la società. Adriaen Jansz van Ostade,  , 1662, Musée du Louvre, Parigi. Il maestro di scuola  >> pagina 173   Comenio L'AUTORE Jan Amos Segeš (poi Komenský, dal villaggio di Komňa, latinizzato in Comenius e italianizzato Comenio), nasce a Nivnice (Moravia) nel 1592 in una famiglia seguace della dottrina hussita. Frequenta prima la scuola latina di Prerov, poi l’Accademia teologica di Herborn (1611) e, successivamente, l’università di Heidelberg in Germania. Tornato in Moravia nel 1614, si dedica all’insegnamento nella scuola latina di Prerov, dove ricopre anche l’incarico di rettore. Per rendere più agevole i primi approcci allo studio dei suoi allievi, compone   ( ), pubblicato nel 1616. È il primo esempio di quella copiosa produzione di testi a uso didattico, a cui Comenio si dedicherà nel corso di tutta la sua vita. I precetti di una grammatica più facile Grammaticae facilioris praecepta In quello stesso anno è ordinato sacerdote e due anni dopo è nominato pastore a Fulnek, dove continua a dedicarsi anche all’insegnamento. Dopo la disfatta della Montagna Bianca del 1620 nella Guerra dei Trent’anni, il popolo boemo subisce dure repressioni da parte delle truppe imperiali e Comenio è costretto a lasciare Fulnek. Le tragiche vicende della guerra segnano profondamente la vita e il pensiero pedagogico di Comenio. A seguito della ventata restauratrice che si abbatte sulla Boemia, è costretto a lasciare il paese. Dopo un periodo di peregrinazioni per l’Europa, nel 1628 si stabilisce a Leszno, in Polonia, dove, se pur con lunghi soggiorni all’estero, rimane fino al 1656. Questo è uno dei periodi più fecondi della sua vita. Allarga i suoi interessi, le sue riflessioni mirano alla costruzione di una scienza universale, che permetta il rinnovamento spirituale e culturale di tutti gli uomini, in funzione della pace universale. Nel 1627 inizia a scrivere in boemo la sua opera più nota, poi tradotta in latino nel 1638 e pubblicata ad Amsterdam nel 1657: la  . Didactica magna Tra il 1631 e il 1633 scrive, come approfondimenti della  , la   (  o  ) e sei manuali per la scuola elementare, andati perduti. Di questi anni sono anche due opere per l’insegnamento del latino:   ( ) e   ( ). Didactica Guida della scuola materna Schola materni gremii Schola infantiae La porta aperta delle lingue Janua linguarum reserata Il vestibolo della porta delle lingue Januae linguarum vestibulum Questi scritti lo rendono famoso, tanto che è invitato in diversi paesi europei (Inghilterra, Francia, Svezia) per occuparsi della riforma degli studi. Tuttavia, nessuno dei suoi progetti sarà attuato. In questo periodo pubblica   (1645) e   (1648), al quale seguiranno altri manuali scolastici. Pansophia Linguarum methodus novissima Trascorre gli ultimi anni della sua vita ad Amsterdam, mantenendo contatti con i maggiori rappresentanti della cultura europea e dedicandosi alacremente alla scrittura di numerose opere. Nel 1657 escono l’edizione completa di tutti i suoi scritti didattici, l’ , e la   ( ), ovvero il suo progetto di riforma sociale globale, di cui pubblicherà solo due delle sette parti immaginate inizialmente. L’anno successivo esce   ( ), che è ritenuto il primo manuale scolastico illustrato. Opera didactica omnia Consultazione universale sulla riforma degli affari umani Consultatio catholica de rerum humanarum emendatione Il mondo delle cose sensibili illustrato Orbis sensualium pictus Muore ad Amsterdam nel 1670.  Nasce a Nivnice (Moravia) 1592  Frequenta l’Accademia teologica di Herborn, poi l’università di Heidelberg 1611  È ordinato sacerdote / Pubblica  1616 I precetti di una grammatica più facile  È nominato pastore hussita a Fulnek 1618  Lascia Fulnek per la repressione contro i protestanti 1621  Si stabilisce a Leszno in Polonia 1628  Pubblica  ,   e  1631-33 Guida della scuola materna La porta aperta delle lingue Il vestibolo della porta delle lingue  Esce  1638 Didactica magna  Esce  1645 Pansophia  Esce l’edizione completa dei suoi scritti 1657  Pubblica  1658 Il mondo delle cose sensibili illustrato  Muore ad Amsterdam 1670 Jürgen Ovens, , 1650-70, Rijksmuseum, Amsterdam. Il ritratto si colloca nell’ultima parte dell’esistenza di Comenio, da lui trascorsa ad Amsterdam. In questo periodo egli si dedicò alla composizione di numerose opere, tra le quali l’edizione completa di tutti i suoi scritti didattici, l’ . Ritratto di Comenio Opera didactica omnia  >> pagina 174   LA GUERRA DEI TRENT’ANNI approfondiamo All’indomani della Pace di Augusta, il Sacro Romano Impero risultava popolato da protestanti e da cattolici la cui convivenza si mostrò sin da subito non facile. Nel 1608 i principi protestanti formarono una lega difensiva detta Unione evangelica. L’anno successivo i principi cattolici diedero vita alla Lega cattolica. La situazione divenne particolarmente tesa sotto l’imperatore Mattia II d’Asburgo, che adottò un atteggiamento ambiguo nei confronti dei protestanti. Nel 1618 l’imperatore revocò ai boemi il permesso di erigere chiese protestanti. Il provvedimento scatenò violente reazioni presso il popolo boemo e, quando i delegati imperiali si recarono a Praga per risolvere la questione, furono gettati dalla finestra del palazzo imperiale (“defenestrazione di Praga”). Questo incidente innescò uno dei conflitti più estesi e devastanti di tutta l’età moderna: la Guerra dei Trent’anni (1618-48). Nelle sue varie fasi coinvolse le maggiori potenze europee e le protagoniste diedero il nome alle più importanti fasi belliche: periodo boemo-palatino (1618-25); periodo danese (1625-30); periodo svedese (1630-35); periodo francese (1635-48). La guerra si chiuse con la Pace di Vestfalia (1648), che segnò la fine della supremazia mondiale degli Asburgo e decretò il predominio della Francia di Luigi XIV in Europa. In particolare, la Pace riconobbe definitivamente il pluralismo confessionale anche all’interno dei singoli Stati, abolendo il principio del   e confermò la struttura federale dell’Impero, concedendo ai principi degli Stati dell’Impero piena sovranità in materia di politica interna ed estera. cuius regio eius religio Karl Svoboda,  , 1844, Národní muzeum, Praga. Il dipinto rappresenta l’episodio che innescò la guerra che coinvolse per un trentennio le maggiori potenze europee. Da questa guerra Comenio fu pesantemente colpito: costretto a lasciare il suo paese, fu privato di tutti i suoi beni. Defenestrazione di Praga  >> pagina 175 Sul piano dei contenuti, Comenio non mira allo sterile enciclopedismo, non pensa cioè a diffondere una conoscenza esatta e approfondita di tutto lo scibile umano. Egli, viceversa, pone la : 1.2 La questione del metodo necessità di un’educazione che prepari alla vita Tutti siano educati a una cultura non appariscente ma vera, non superficiale ma solida, sicché l’uomo, come animale razionale, sia guidato dalla propria e non dall’altrui ragione; e si abitui non soltanto a leggere e capire nei libri le opinioni altrui e addirittura a tenerle a memoria e recitarle, ma a penetrare da solo alla radice delle cose, e a ricavarne un’autentica conoscenza e utilità. La stessa solidità è necessaria per la morale e la pietà. Comenio, , in Id., , cit., p. 193. Didactica magna Opere Circa il percorso da seguire per acquisire la , nella Comenio si pone proprio l’obiettivo di proporre un . pansophia Didactica magna metodo |  ▶  APPROFONDIAMO , p. 176  | universale per insegnare tutto a tutti Egli sostiene innanzitutto il principio della nell’insegnamento di tutte le discipline, per cui esorta a partire dai rudimenti più semplici di una materia per passare progressivamente alle conoscenze più complesse. gradualità Questo comporta un , ognuna con un proprio specifico programma di studio, che deve adattarsi alle e proporre per la vita presente e futura e , in modo da stabilire connessioni tra le varie materie e i diversi gradi di istruzione. percorso formativo distribuito in classi capacità degli allievi contenuti utili ben collegati tra loro In tutta l’opera di Comenio è presente l’intento di rendere l’ : insegnamento , vale a dire ispirato alle norme della natura e conforme a processi di apprendimento spontanei basati sull’esperienza; “naturale” , tanto da non far sentire la fatica dello studio. piacevole A questa esigenza rispondono i suoi manuali scolastici. Innovativi nella combinazione di struttura semplice, uso di immagini ed esercizi, inaugurano un , destinata ad avere grande successo nel tempo. nuovo tipo di manualistica L’esempio più noto e diffuso dei manuali realizzati da Comenio è ( ), pubblicato a Norimberga nel 1658. Si tratta di un sussidiario con per lo studio delle lingue. Le immagini in questo manuale non hanno una semplice funzione decorativa ma . Appaiono corredate da titolo e contrassegnate da numeri che permettono di collegare le cose alle parole, amplificando in tal modo le potenzialità didattiche del testo. Il mondo delle cose sensibili illustrato Orbis sensualium pictus figure sono parte integrante del testo È l’autore stesso a chiarire le finalità dell’opera nell’introduzione del testo: questo libretto […] non è di gran : tuttavia è un breviario del mondo tutto e di tutta quanta la lingua, pieno di figure, di nomenclature, di descrizioni delle cose […]. Spero che questo libretto così disposto, serva in primo luogo ad allettare gli ingegni, affinché non pensino che la scuola sia per loro una croce, ma al contrario un luogo di piaceri. Si vede per esperienza, infatti, che i fanciulli (fin dai loro primissimi anni) si divertono con le figure e pascolano piacevolmente i loro occhi in questi spettacoli. Sarà già un gran risultato se si sarà ottenuto di togliere di mezzo dagli orticelli della sapienza gli spaventapasseri. mole Comenio, , in Id., , cit., p. 564. Orbis sensualium pictus Opere   Video – L’educazione universale di Comenio   Approfondimento – Jan Amos Comenio, L’amore per il sapere Una pagina dell’opera di Comenio , dall’edizione Leacroft, Londra 1777. Orbis sensualium pictus  >> pagina 176   IL METODO: UNA NUOVA VISIONE DELLA NATURA E DELLA SCIENZA approfondiamo Il Seicento è stato definito anche “secolo del metodo”. Il problema del metodo, ovvero del fondamento razionale della conoscenza, rappresenta una delle questioni più dibattute dell’epoca. Su di essa si interrogano le più grandi menti del tempo: Bacone prima, Cartesio poi e, infine, anche Galileo. (italianizzato Bacone, 1561-1626) nel trattato  , pubblicato nel 1620, stabilisce una distinzione netta tra metodo deduttivo di stampo aristotelico (fondato sull’autorità dei libri) e metodo induttivo (basato sull’esperienza e sulla sperimentazione). Per Bacone la vera conoscenza deriva dall’esperienza e deve essere utile all’uomo, deve cioè produrre innovazioni tecnologiche e favorire il progresso dell’umanità. Francis Bacon  Novum Organum La scienza e le sue applicazioni secondo Bacone possono porre fine ai mali della società e promuovere il miglioramento di tutte le sue componenti. Questa è l’idea forte attorno a cui ruota il racconto utopistico dell’opera, rimasta incompiuta,   (1627), che Bacone ambienta in un’isola immaginaria, chiamata per l’appunto Nuova Atlantide, il cui governo è affidato a un collegio di scienziati. Nell’isola si trovano ovunque stupefacenti macchinari e la scienza non è coltivata da singoli spiriti eletti nel privato delle loro case, ma in luoghi di ricerca “aperti”, come la Casa di Salomone, dove si lavora in team a beneficio di tutti. Questa concezione di sapere tecnico-scientifico come strumento di riforma sociale rispecchia perfettamente lo spirito culturale dell’epoca. La Nuova Atlantide La svolta metodologica teorizzata da Bacone apre a nuovi orizzonti, soprattutto in ambito astronomico, dove assistiamo al passaggio dalla teoria geocentrica alla teoria eliocentrica, secondo la quale la terra non è più immobile al centro dell’universo, ma ruota intorno al sole. È lo scienziato pisano  (1564-1642) che, basandosi sull’osservazione diretta dei fenomeni naturali e su calcoli matematici, conferma la veridicità di questa tesi già anticipata da Niccolò Copernico (1473-1543). La portata di questa scoperta è enorme. È messa in discussione la stessa posizione dell’uomo nell’universo. Viene ribaltata l’autorità della tradizione e si scardina uno dei punti fermi dell’opinione comune. Per di più la teoria eliocentrica sembra contraddire la Bibbia. Galileo difende la fondatezza della teoria copernicana e l’ortodossia cattolica nelle   (1613-15) e nel   (1632). Egli intende distinguere le verità della fede da quelle della scienza. Galileo vuole difendere l’autonomia dello studio dei fenomeni naturali, che non può basarsi sull’autorità degli antichi filosofi e su alcuni brani della Sacra Scrittura, ma deve necessariamente procedere per argomentazioni di tipo matematico-deduttivo. Purtroppo, lo scienziato incorrerà nella condanna del Sant’Uffizio e sarà costretto ad abiurare le sue tesi. Ma, nonostante le forti resistenze al cambiamento mosse dagli ambienti accademici ed ecclesiastici, la lezione di Galileo non può essere cancellata. Si è ormai fatta strada una nuova modalità di approcciare la ricerca scientifica.  Galileo Galilei Lettere copernicane Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo A fondamento della rivoluzione scientifica del Seicento c’è la fiducia riposta nelle facoltà umane. È  , filosofo e matematico francese (italianizzato Cartesio, 1596-1650), a stabilire il primato della ragione. Nel   (1637), egli arriva a sostenere che la conoscenza sistematica dell’universo si può attuare solo mediante l’applicazione di un metodo razionale di indagine, capace di scardinare tutte le vecchie credenze e convinzioni e di stabilire un criterio affidabile per distinguere il vero dal falso. René Descartes Discorso sul metodo Cartesio è il fondatore del razionalismo, il cui principio primo è racchiuso nella nota formula « » (“penso, dunque sono”), che esprime l’originaria certezza dell’uomo di esistere in quanto essere pensante. Cartesio afferma il primato della ragione deduttiva rispetto all’esperienza, in quanto ritiene che la verità derivi da idee innate e non dai sensi. Il razionalismo è la corrente filosofica principale del Seicento e con essa saranno chiamati a confrontarsi tutti i filosofi dell’epoca. cogito, ergo sum Paul van Somer,  , 1617, Pałac Łazienki, Varsavia. Bacone è uno dei maggiori interpreti della nuova concezione della conoscenza nel Seicento: egli pone la questione del metodo e ritiene che la vera conoscenza debba essere basata sulla sperimentazione. Ritratto di Francis Bacon  >> pagina 177 Il luogo eletto per l’educazione, secondo Comenio, è la , perché egli ritiene che: 1.3 L’universalità della scuola e l’ordine degli studi scuola pubblica anche se non mancassero genitori tutti dediti all’educazione dei figli, tuttavia sarebbe più utile istruire la gioventù insieme in gruppi più numerosi, perché maggiore è il frutto delle fatiche e vi è maggior gioia, quando gli uni prendono esempio e stimolo dagli altri. Comenio, , in Id., , cit., p. 177. Didactica magna Opere Per Comenio le scuole devono essere ben distribuite nel territorio. Questo principio era già stato avanzato da Lutero, che sosteneva l’universalità della scuola per agevolare l’accesso diretto dei fedeli alle Scritture. In Comenio, però, la scuola è universale perché deve supportare il . diritto all’educazione di ogni uomo L’educazione, per il pensatore moravo, non si esaurisce nella semplice assimilazione di contenuti (istruzione), né si compie con la sola formazione morale e non si identifica neppure in quella esclusivamente religiosa. Sono, questi, aspetti importanti, ma non possono essere trattati separatamente, in quanto va educato e questo principio di comprende a un tempo la dimensione della conoscenza, della moralità e della pietà religiosa. tutto l’uomo integralità formativa  >> pagina 178  Egli immagina , ognuno della durata di e corrispondente a diverse fasi di sviluppo: Il percorso formativo un sistema scolastico unico, organizzato in quattro gradi sei anni la per l’infanzia, affidata ai genitori e incentrata sullo sviluppo dei sensi grazie al contatto diretto con gli oggetti; scuola materna la , rivolta ai fanciulli e alle fanciulle da sei a dodici anni; si caratterizza per l’uso generalizzato della lingua materna, privilegiata per garantire un’esperienza educativa in continuità con quella quotidiana e familiare dell’alunno e deve essere presente in ogni villaggio e permettere di acquisire una formazione di base; scuola di lingua nazionale o vernacolare la , basata sullo studio di arti e lingue (materna, latina, greca ed ebraica); deve essere presente in tutte le città; scuola di latino o ginnasio l’ , che corrisponde al grado più elevato del sapere, deve essere presente in ogni Stato, è destinata alla formazione della classe dirigente e consente di acquisire una preparazione di livello universitario. accademia I primi due gradi di questo ordinamento scolastico sono destinati a tutti, al fine di consentire un’acquisizione generalizzata dei fondamenti del sapere; invece, i due gradi successivi sono solo per coloro che hanno attitudini per lo studio: tutti gli altri, terminata la scuola di lingua nazionale, vanno orientati verso l’apprendimento di un mestiere. In merito al programma di studio, Comenio immagina un , in base al quale , per cui i contenuti diventano a mano a mano sempre più ricchi e particolareggiati. sistema ciclico di apprendimento in ogni scuola si insegnano le stesse cose ma con gradi di approfondimento diversi Nella Comenio ribadisce il principio dell’ (“tutto a tutti completamente”), attribuendo un valore molto ampio all’ (“tutti), per cui non si riferisce solo ai fanciulli e ai giovani, ma all’ ; tant’è che si stacca dal concetto tradizionale di scuola e utilizza il termine in senso simbolico, aggiungendo quattro nuovi tipi di scuole: scuola della nascita, scuola della maturità, scuola della vecchiaia, scuola della morte. Come è stato giustamente osservato da Marta Fattori, curatrice delle di Comenio, «Qui l’ideale pedagogico di Comenio si amplia in un concetto di universale educazione e perfezione di tutti gli uomini da acquistare durante tutta la vita, dal periodo prenatale alla morte». Pampaedia omnes, omnia, omnino omnes uomo in tutte le fasi della vita Opere In questo modo egli arriva a definire il principio della    , prefigurando un sistema scolastico-educativo che abbraccia , in linea con l’attuale concetto di educazione permanente . Così, oltre ai gradi di istruzione già richiamati, immagina: ▶ panscholia tutta l’esistenza umana |  ▶  APPROFONDIAMO , p. 180  | una , per preparare i futuri genitori ai loro compiti educativi; scuola del grembo materno una , per l’orientamento morale e pratico degli adulti; scuola della virilità una , per indirizzare gli ultimi anni della vita; scuola della vecchiaia una , per preparare alla morte. scuola della morte Il contributo di Comenio alla storia della pedagogia è rilevante. L’attenzione alle fasi di maturazione del bambino, l’acquisizione di conoscenze con riferimento diretto all’esperienza, il rilievo dato alla programmazione didattica (gradualità e ciclicità), sono aspetti della sua proposta vivi ancora oggi. panscholia : termine coniato da Comenio; deriva dalle parole greche   pan , “tutto”, e   scholé , “studio” e indica un percorso educativo che continua per tutta la vita. per lo studio  Che rapporto intercorre, secondo Comenio, nel contesto del suo tempo, tra la diffusione del sapere universale e la rinascita dell’umanità? 1.  Quali sono i principi cardine del metodo universale di Comenio? 2.  Come si articola il sistema scolastico pensato da Comenio? 3.     Per discutere INSIEME Comenio riteneva che la scuola dovesse preparare alla vita, permettendo a ciascuno – secondo le sue possibilità – di esprimere il proprio potenziale. Ritieni che questo principio sia applicato nella scuola contemporanea?