8. LA NASCITA DI NUOVE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Il pittore francese Louis Le Nain, in questa sua opera realizzata intorno al 1642 (oggi a Parigi, al Louvre), ritrae una famiglia contadina forse nel momento del frugale pasto (sono raffigurati solo il pane, il sale e il vino), rappresentandone realisticamente la dura e tuttavia dignitosa realtà. Nel Seicento la necessità di un’educazione primaria popolare, rivolta sia alle masse contadine sia a quelle urbane, è fortemente sentita sia in ambito cattolico sia in ambito protestante e conduce alla nascita di nuove esperienze e istituzioni scolastiche. Il Seicento si caratterizza per un incremento importante delle istituzioni scolastiche europee: qual è la causa? Certamente esso è incentivato dall’impulso dato all’educazione dall’Umanesimo e dai movimenti di riforma del Cinquecento, ma è sollecitato anche dalla crescente domanda di istruzione avanzata dalle masse urbane e rurali, soprattutto nell’ambito delle attività mercantili e manifatturiere. Quale dunque la risposta a questa esigenza? In parte, si risponde con l’ampliamento della rete di scuole ecclesiastiche, comunali e private destinate all’istruzione primaria presenti nelle città e, in parte, con la nascita di nuove istituzioni: fra queste ultime troverai, in particolare, le Scuole pie istituite da Giuseppe Calasanzio, le Scuole cristiane di Jean-Baptiste de La Salle e altre iniziative, numericamente più limitate ma ugualmente innovative in ambito didattico, come le Piccole scuole di Port-Royal e le Fondazioni di Francke. Lezione Treccani – L’età delle Riforme