13. IL POSITIVISMO E L’EDUCAZIONE IN EUROPA In questo quadro (conservato nel Birmingham Museum and Art Gallery di Birmingham) il pittore Alexander Blaikley ci restituisce l’atmosfera all’interno della di Westminster nel XIX secolo. Le (la prima delle qualifu proprio quella di Westminster, fondata nel 1835) erano associazioni caritatevoli che si occupavano dell’educazione dei bimbi poveri nei quartieri operai inglesi del XIX secolo, i cui genitori erano costretti a lavorare da mattina a sera. Rappresentano una delle prime “risposte educative” agli effetti devastanti dell’industrializzazione. ragged school ragged schools Che spazio ha la riflessione pedagogica nel nuovo movimento di pensiero? Chi sono i protagonisti della pedagogia positivista? All’interno del contesto culturale del secondo Ottocento positivista, caratterizzato da una sconfinata fiducia nella scienza e da un orientamento contrario a qualsiasi speculazione metafisica, si concretizzano spazi sempre più rilevanti per l’analisi della concreta esperienza educativa: in questa unità conoscerai i pensatori francesi e inglesi. In Francia, Auguste Comte, fondatore del positivismo sociologico, guarda all’educazione come fattore di progresso sociale, mentre Émile Durkheim affida all’educazione il compito di trasmettere i valori su cui si deve fondare la società, e Édouard Séguin si occupa di educazione speciale. In Inghilterra la riflessione e l’azione educativa si legano strettamente alle dinamiche dello sviluppo industriale: così, se Robert Owen si occupa dell’educazione della classe operaia, Herbert Spencer propone un programma educativo da “spendere” nella vita quotidiana. Lezione Treccani – La pedagogia europea dell’Ottocento Lezione Treccani – Il positivismo europeo e italiano