3. l età del gioco va dai 4 ai 5 anni circa. Erikson accetta la teoria freudiana del complesso di Edipo, ma prende le distanze dalla concettualizzazione dell invidia femminile del pene, definendo questa fase genitale-infantilelocomotoria. La crisi sociale si gioca sulla coppia iniziativa/senso di colpa. L iniziativa del bambino è sostenuta dai progressi nel linguaggio, nella mobilità e nell immaginazione, ma può essere frustrata dagli insuccessi, innescando in lui un senso di colpa. Vivere positivamente questa dinamica lo porta a maturare la finalità, ovvero la capacità di prefiggersi degli scopi e perseguirli. Il gioco svolge un importante funzione sociale: nei giochi competitivi, per esempio, gli intenti aggressivi si intrecciano con le regole della lealtà. La rete sociale coincide con il nucleo familiare, includendo anche altri bambini; 4. l età scolare va dai 6 anni alla pubertà e coincide con la fase freudiana di latenza. Le relazioni significative includono il contesto scolastico e il vicinato. La bambina e il bambino sono impegnati in compiti di adattamento al contesto scolastico e di apprendimento. La crisi psicosociale si esprime nell antitesi industriosità/inferiorità, che permette al bambino di rag- CITTADINI RESPONSABILI La vecchiaia nella societ Nell ultima parte della sua riflessione, la sua stessa vicenda esistenziale (morì ultranovantenne) spinse Erikson e la moglie Joan a includere un nono stadio del percorso evolutivo. Esso è caratterizzato da una sfida simile a quella dell ottavo, ma con un peso maggiore della disperazione, anche se il conflitto continua a mantenere un significato positivo quale fonte di crescita, forza e impegno. Come sottolinea Joan Erikson, l identificazione di questo nono stadio si deve all attenzione che l autore ha sempre riservato al contesto sociale. In altre parole, è dovuta alla presenza crescente di persone anziane e molto anziane nella società contemporanea, che si accompagna, tuttavia, all assenza di modelli culturali utili a comprendere e valorizzare il loro ruolo. A differenza di quanto accade in molte culture indigene, che assegnano agli anziani un ruolo importante nella transizione tra passato e futuro, infatti, nella nostra società essi, anziché essere visti come depositari di saggezza, sono spesso trattati con indifferenza, disprezzo e persino repulsione. Lavoriamo INSIEME Trascorri una giornata intera con un anziana o un anziano che conosci (per esempio un nonno, un vicino di casa, un amico di famiglia), osserva e annota tutte le interazioni sociali che lo coinvolgono. Quali sguardi, parole e azioni gli vengono o non gli vengono rivolti? Quindi discuti i risultati della tua ricerca insieme ai compagni, alla luce delle riflessioni proposte da Erikson sull ottavo e il nono stadio. 124 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |