collettivo: gruppo politico, educativo o culturale, che si riunisce e si organizza in vista di interessi e obiettivi comuni. la pratica del partire da sé; l argomento delle discussioni nasceva dalla concreta esperienza di vita delle donne, che indagavano e mettevano in comune desideri, paure, bisogni, contraddizioni, violenze. Grazie ai gruppi di autocoscienza è stato possibile mettere in luce la radice sociale e politica dell oppressione | APPROFONDIAMO, p. 267|, prima considerata un malessere puramente individuale. I gruppi di autocoscienza sono stati introdotti in Italia dal collettivo Rivolta femminile, fondato da Carla Lonzi (1931-82), Carla Accardi (1924-2014) ed Elvira Banotti (19332014). Nel loro scritto Significato dell autocoscienza nei gruppi femministi, del 1972, chiariscono che l esito più importante di tale pratica è stata la nascita delle donne come soggetti ed esseri umani completi, oltre il mito della realizzazione di sé attraverso l unione amorosa con l uomo, e quindi la liberazione di inedite possibilità creatrici. Gli scritti di Rivolta femminile, in particolare quelli di Carla Lonzi, scandagliano ogni dimensione dell esistenza, rivelando che i condizionamenti della cultura patriarcale si manifestano finanche negli aspetti più intimi e privati della personalità e delle relazioni tra uomini e donne. Lo slogan il personale è politico , proprio di questa fase del movimento, si spiega appunto in questa cornice: le femministe, infatti, non hanno risparmiato alcun campo alla loro riflessione; sono state protagoniste di importanti battaglie civili | APPROFONDIAMO, p. 260| e sono state capaci di mettere in discussione la società a partire dalle tracce e anche dalle ferite impresse nella loro esistenza, secondo modalità che non hanno eguali nella storia per radicalità ed efficacia. LA PRATICA DELL AUTOCOSCIENZA si basa permette di riconoscere SUL LAVORO IN PICCOLI GRUPPI SUL SEPARATISMO SULLA PRATICA DEL PARTIRE DA S LA RADICE SOCIALE CIAL E POLITICA DELL OPPRESSIONE NELLA DONNA A UN SOGGETTO E UN ESSERE UMANO COMPLETO 1.4 CARLA LONZI E IL SENSO LIBERO DELLA DIFFERENZA | Secondo la filosofa Chiara Zamboni (n. 1951), Carla Lonzi è la pensatrice femminista alla quale le molteplici anime del femminismo italiano riconoscono unanimemente un debito. In particolare, la sua comprensione del rapporto tra uguaglianza e differenza è stata molto illuminante per l elaborazione di quello che sarebbe diventato il pensiero della differenza. Per Lonzi, infatti, l uguaglianza è un principio giuridico irrinunciabile della condizione umana. Sul piano esistenziale, tuttavia, le donne non otterranno la loro liberazione cercando di essere uguali agli uomini sarebbe insopportabile , ma 258 | SEZIONE 2 | Dalla Resistenza agli anni Ottanta del Novecento: educazione e cambiamento sociale |