PAROLA D AUTORE | T3 Célestin Freinet I detti di Matteo. Una moderna pedagogia del buon senso, La Nuova Italia, Firenze 1962, pp. 7-8 Educatori al bivio Nel brano qui proposto, Célestin Freinet racconta la sua pedagogia cooperativa attraverso la voce del contadino-pastore Matteo, che con il suo linguaggio allegorico smaschera le contraddizioni di una scuola fondata su principi inadeguati e lontana dal mondo. Un giovane cittadino voleva rendersi utile nella fattoria dove era ospite e decise di portare il cavallo all abbeveratoio. Ma il cavallo si rifiutava e voleva condurre il cittadino verso il prato. Ma da quando in qua i cavalli comandano? Tu verrai a bere, te lo dico io! e lo tira per la briglia e lo spinge malamente. La bestia avanza verso l abbeveratoio. Forse ha paura pensa il giovanotto se l accarezzassi...? Bevi! Prendi... Nulla da fare e il giovane urla: Tu bestiaccia berrai . Il cavallo storce il muso e nitrisce, soffia, ma non beve. Arriva il contadino Matteo e gli dice: Tu credi che un cavallo si tratti così. Ma lui è meno bestia di qualche uomo, lo sai? Tu puoi ucciderlo, ma lui non berrà. Tempo perduto, povero te! Come fare allora? Si vede bene che non sei un contadino. Non hai capito che il cavallo non ha sete nelle ore mattutine e ha invece bisogno dell erba medica. Lascialo mangiare a sazietà e dopo avrà sete. Allora lo vedrai galoppare verso l abbeveratoio. Non aspetterà che tu gli dia il permesso. Non si può cambiare l ordine delle cose: se si vuol far bere chi non ha sete si sbaglia. Educatori, siete al bivio. Non ostinatevi nell errore di una pedagogia del cavallo che non ha sete , ma orientatevi coraggiosamente e saggiamente verso la pedagogia del cavallo che galoppa verso l erba medica e l abbeveratoio . Rispondi 1. Qual è il messaggio di questo racconto? In gruppi di tre, commentate le parole di Matteo, poi costruite un breve dialogo cambiando i personaggi: il cavallo diventa uno studente, il giovane cittadino un educatore e il terzo fa la parte di Matteo. Confrontate con la classe i vari dialoghi e individuate gli atteggiamenti educativi che possono sollecitare il desiderio di imparare. 2. «Non hai capito che il cavallo non ha sete nelle ore mattutine e ha invece bisogno dell erba medica. Lascialo mangiare a sazietà e dopo avrà sete . Spiega con le tue parole il significato educativo di questa frase. | T4 John Dewey My Pedagogic Creed, KKIEN Publ. Int. Edizione del Kindle, pp. 79-88 . What the School is My Pedagogic Creed è un articolo, pubblicato per la prima volta nel 1897 in The School Journal , nel quale Dewey espone in modo semplice e schietto la sua visione sull educazione, la scuola, la materia di studio, il metodo didattico, il rapporto tra scuola e progresso sociale. Nell estratto che proponiamo, l autore si sofferma sulla natura e le finalità sociali dell istituzione scolastica. 66 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |