3. ORIENTAMENTO POLITICO E APPARTENENZE IN EDUCAZIONE L 11 novembre 1938 la prima pagina del Corriere della Sera annunciava la promulgazione delle leggi razziali in Italia. Questo insieme di provvedimenti comprendeva, tra altre misure, il divieto di matrimonio tra italiani ed ebrei, il divieto per le pubbliche amministrazioni di assumere ebrei, forti limitazioni a questi ultimi nell esercizio di professioni intellettuali, come quella di notaio o di giornalista, e il divieto ai ragazzi ebrei di frequentare le scuole pubbliche. Il primo Novecento è stato segnato dall emergere di ideologie che hanno cercato di cambiare il mondo, puntando a volte sulla libertà delle donne e degli uomini ma, molto più spesso, sulla paura e sull uso della forza. Oggi il bilancio di questi processi storici non può che apparirci tragico: due conflitti mondiali, le guerre coloniali, il genocidio nazista. Gli autori esaminati in questa unità hanno partecipato in prima persona ai tumulti politici della loro epoca, abbracciando un impegno che ha assunto il carattere di un appartenenza e spesso pagando un prezzo molto alto per le proprie scelte. La pedagogia di questo periodo, infatti, ha preso posizione, impiegando le sue risorse a favore di un modello di umanità coerente con i suoi principi ispiratori. Una delle parole chiave fondamentali per comprendere il contributo di questi autori è certamente coerenza . Qual è per noi il senso della loro testimonianza? Consulta la lezione ONLINE ¥ L antipositivismo 72 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |
UNITÀ 3 - ORIENTAMENTO POLITICO E APPARTENENZE IN EDUCAZIONE