S i COLORI della Psicologia La psicologia ha due genitori: la filosofia e la medicina. Entrambe hanno contribuito con il loro patrimonio cromosomico alla nascita della nuova creatura. Entrambe hanno portato le loro caratteristiche genetiche in dote alla neonata, entrambe l hanno cresciuta, con i loro pregi e i loro difetti di genitori, fino a quando è diventata adulta ed è andata a vivere da sola. Il primo genitore, il più vecchio, la filosofia, ha portato in dote la ricchezza del pensiero e delle diverse visioni del mondo che la caratterizzano dalla sua nascita. Ha portato però in dote anche la conflittualità interna fra queste visioni del mondo, che si traduce in antinomie, cioè in contrapposizioni che non si possono risolvere sperimentalmente, sulla base dei fatti: razionalismo vs empirismo, strutturalismo vs funzionalismo, internalismo vs esternalismo, e così via. La medicina ha portato in dote il metodo delle scienze naturali, metodo avuto a sua volta in dote dalle scienze naturali che hanno accompagnato la sua nascita e la sua crescita: fisica, chimica, biologia. Il metodo scientifico infatti nasce nelle scienze della materia, prima di tutte la fisica, con Galilei, e Newton. Ma la psicologia non è una scienza della materia, è la scienza dell immateriale, che tuttavia non può trascurare il fatto che l immateriale è contenuto in un involucro, il corpo umano, che è fatto di materia, di atomi, di molecole, di chimica, ed è il frutto dell evoluzione, lungo un arco di milioni di anni. La scienza moderna nasce nel Seicento, con la fisica. Il Seicento è il secolo della fisica, il Settecento quello della chimica, l Ottocento della biologia. Il Novecento doveva essere il secolo della psicologia, e in parte lo è stato. Ci sono stati grandi eventi, come il Nobel a Pavlov (1904) per le sue ricerche in fisiologia, che hanno portato alla scoperta, casuale, dei riflessi condizionati. Ci sono state le ricerche di Freud sull inconscio (1900), la nuova scienza comportamentista di Watson (1913) e le ricerche gestaltiste di Wertheimer (1911) sulla percezione, che dimostrano come la realtà fisica e la nostra percezione della realtà non coincidano. Ricordiamo inoltre l elaborazione da parte di Binet e Simon (1905) di uno strumento per misurare le nostre capacità intellettive, e infine lo sviluppo, che attraversa tutto il secolo, di sistemi di classificazione della anormalità psicologica e della psicopatologia, da Kr pelin al DSM 5. Pensiamo al bambino tutto sesso studiato da Anna 2 | PRESENTAZIONE |