VERSO LE COMPETENZE CONOSCENZE Scegli il completamento corretto. 1 Il disturbo post traumatico: a. si manifesta in tutti gli individui che hanno subito un trauma, indipendentemente dalla sua entità. 1 si manifesta con involontari e continui ricordi dei fatti accaduti. 2 si manifesta solo di notte a livello inconscio. 3 La paura diventa patologica quando: b. un soggetto non prova mai paura e compie azioni spericolate. 1 un soggetto ha paura di qualcosa che non dovrebbe spaventarlo. 2 un soggetto prova paure ricorrenti negli incubi. 3 Secondo l’antipsichiatria: c. l’ambiente e il contesto sociale sono responsabili della follia . 1 la follia deriva esclusivamente da cause organiche che è possibile curare. 2 nessun trattamento terapeutico può giovare alla cura della malattia mentale. 3 La legge Basaglia: d.  favorì la diffusione dei manicomi in Italia. 1 abolì qualsiasi trattamento sanitario per i disturbi psichici. 2 impose la chiusura dei manicomi con la creazione di comunità terapeutiche. 3 Indica se le seguenti affermazioni sono  2 vere (V) o false (F). Normalità e follia non dipendono  a. dal contesto culturale di appartenenza.          V         F Chi soffre di delirio nichilista  b. non ha paura di niente.          V         F Secondo Freud psicosi e nevrosi  c. sono la stessa cosa.          V         F Gli eccessivi sensi di colpa sono  d. una delle manifestazioni tipiche  del disturbo depressivo.           V         F La bulimia nervosa impedisce  e. al soggetto di vomitare.          V         F Completa le frasi utilizzando le espressioni e i  3 termini elencati di seguito. carattere • cuore • bile gialla • Ippocrate •  sanguigno • benessere • umori • flegma •  milza • fisico • testa Secondo il padre della medicina ............................. la  malattia mentale deriva da un malessere di tipo  ............................. . Sono infatti gli ............................. presenti  nel corpo a determinare non solo il .............................  di una persona, ma anche il suo ............................., che  si manifesta quando questi elementi sono in equilibrio. Tali sostanze sono: la ............................., con sede  nel fegato, il cui eccesso determina il carattere collerico;  la bile nera, che si trova nella .............................  e che determina la personalità malinconica; il  ............................., presente nella ............................. e tipico  dei flemmatici; e infine il sangue, con sede nel  ............................. e la cui prevalenza determina il carattere  ............................. . LESSICO Fornisci una definizione per ognuna delle  4 seguenti parole o espressioni. Paranoia a. Elettroshock b. Alienazione c. Craving d. Psicosi e. Resilienza f. Nevrosi g. Compulsione h. ESPOSIZIONE ORALE Rispondi oralmente alle seguenti domande. 5 Quale fu il principale cambiamento introdotto da  a. Pinel nel trattamento della malattia mentale? Che cosa caratterizza i disturbi d’ansia? b. Come venivano considerati i folli nel Medioevo? c. Che cos’è il disturbo da accumulo? d. Che cos’è il DSM5? e. Che cosa caratterizza i disturbi dissociativi dell’identità? f. Che cosa dice la teoria degli umori di Ippocrate? g.  >> pagina 336  ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO Leggi con attenzione questo brano tratto da . Questo incredibile  6 Memorie di un malato di nervi diario, che divenne uno dei testi fondamentali della letteratura psicoanalitica, ha come autore e  protagonista Daniel Paul Schreber, presidente delle Corte d’appello di Dresda e figlio di un illustre  pedagogista. Nel 1893, a cinquantun anni, in seguito a una crisi gravissima, venne ricoverato nella  clinica psichiatrica di Lipsia. Durante il suo ricovero, Schreber scrisse una lunga memoria alla Corte  con lo scopo di mostrare di essere in grado di riprendere il suo lavoro e di poter essere dimesso dal  manicomio. Incredibilmente, le ebbero successo perché la Corte decretò che Schreber  Memorie potesse riprendere la sua esistenza normale. Dopo la lettura, svolgi le attività. Il presidente Schreber Il giorno seguente e forse ancora per uno o due altri giorni (e ciò di giorno, mentre mi trovavo  in giardino) vidi il dio superiore (Ormuzd) questa volta però non con il mio occhio  spirituale, bensì con quello fisico. Era il sole, ma non il sole con il suo aspetto abituale noto  a tutti gli uomini, bensì circondato da un mare di raggi che emanavano uno splendore argenteo.  Una delle molte cose che non comprendo è che in quel tempo esistessero già altri  uomini oltre a me e che in particolare l’infermiere M., che allora si trovava da solo in mia  compagnia, a quanto pare rimanesse insensibile a quella apparizione. Veramente allora  non mi meravigliai troppo del disinteresse di M. dato che lo ritenevo un “uomo fatto fugacemente”  il quale appunto non conduceva se non una vita di sogno e quindi non poteva  aver comprensione per tutte le impressioni che a un uomo pensante avrebbero dovuto  ispirare il massimo interesse. Io tuttavia non so assolutamente dire in che modo debba  adesso spiegarmi il fatto che sia per lui, sia per le molte migliaia di altri uomini che in quel  momento dovevano avere avuto, oltre a me, quella visione in altre località, un’impressione  così fenomenale sia potuta trascorrere senza lasciare traccia. Naturalmente vi saranno altre  persone pronte ad avanzare il luogo comune della semplice “illusione dei sensi” di cui  sarei stato vittima. Ma ciò, in base alla certezza del mio ricordo è per me assolutamente  escluso dal punto di vista soggettivo, tanto più che quella apparizione si è ripetuta in più  giorni successivi e ciascun giorno durò parecchie ore. Inoltre, non credo che la memoria  mi inganni se aggiungo l’osservazione che quel sole mi ha parlato. D. P. Schreber, , Adelphi, Milano 1974, pp. 155-157 Memorie di un malato di nervi È molto interessante leggere il testo di Schreber perché ci mette direttamente in contatto con un delirio perfettamente  a. organico, una paranoia, nel senso puro del termine. L’elemento più importante in questo brano,  oltre alla perdita di contatto con la realtà, è l’estrema convinzione con la quale sostiene la realtà concreta del  suo delirio. Rintraccia nel testo le espressioni da cui emerge tale convinzione. Nella schizofrenia l’osservazione della realtà non aiuta a produrre un cambiamento e il delirio si mantiene  b. intatto. Prova, insieme a un tuo compagno o a una tua compagna, a immaginare e a scrivere un delirio di  persecuzione, ambientato nella vostra classe.