2. I fondamenti della psicoanalisi Grazie alle sedute di trattamento dell’isteria Freud aveva compreso che esisteva  nella mente delle sue pazienti un luogo dove si trovavano ricordi ed  episodi spiacevoli che erano stati rimossi dalla coscienza, ma non dimenticati.  Questi ricordi rimossi, infatti, erano in grado di suscitare dei sintomi  altrimenti inspiegabili. L’ipnosi permetteva, in alcuni casi, di recuperare  questi ricordi e di eliminare i sintomi. Tuttavia, l’ipnosi non funzionava  abbastanza bene e non era applicabile a tutti i pazienti; fu allora che Freud  scoprì, attraverso un lavoro su se stesso, che esisteva un’altra tecnica per raggiungere  l’inconscio e per recuperare i ricordi rimossi. Questa tecnica era  l’ . La sua scoperta segna l’ vero e proprio  interpretazione dei sogni inizio . della psicoanalisi 2.1 L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI Freud scoprì che i sogni funzionano  come i sintomi degli isterici, sono cioè collegati a dei ricordi rimossi  e permettono di conoscerli: sono “ la via maestra per conoscere  ” e non sono affatto degli episodi banali o  l’inconscio privi di senso. Dopo anni di ricerche svolte su se stesso e sui  suoi pazienti, egli pubblicò nel 1899 la sua opera più famosa,  intitolata appunto . L’interpretazione dei sogni Sostenere che il sogno ci riporti ai nostri   desideri inconsci è molto difficile, perché quando capita di ricordare un sogno  (e non accade spesso perché i sogni vengono in gran parte  dimenticati al risveglio) esso appare molto confuso e privo di  senso. Tuttavia, secondo Freud ciò dipende da un complesso  meccanismo. La rimozione di un evento implica la volontà  che esso scompaia del tutto, perché rimanda a un’esperienza  dolorosa. Di notte, però, è come se la mente fosse meno capace  di difendersi e gli elementi rimossi tendessero ad affiorare,  senza però riuscirci del tutto, perché la coscienza opera  comunque una . Il risultato è che il ricordo rimosso  censura può comparire solo se ha subito una che lo ha reso poco  trasformazione comprensibile. : immaginiamo che dei detenuti siano rinchiusi in un carcere di massima  ESEMPIO sicurezza dal quale è impossibile comunicare con il mondo esterno. Essi  tuttavia sanno che la notte le guardie sono meno vigili e perciò mandano dei  messaggi che però vengono scritti in un linguaggio cifrato così che, anche se  i carcerieri dovessero leggerli, non potrebbero comprenderli. I detenuti sarebbero quindi i nostri ricordi rimossi, le guardie rappresentano invece le attraverso le quali la coscienza cerca di impedire ai detenuti di comunicare. difese Per questo motivo i ricordi potranno emergere solo se sottoposti a censura,  cioè completamente trasformati. Alla fine di questo processo, possiamo  quindi immaginare che il contenuto del sogno sia una trasformazione, un  . Avremo quindi un   mascheramento del ricordo rimosso contenuto manifesto del sogno (il sogno vero e proprio così come lo ricordiamo) e un contenuto  (il ricordo rimosso prima di essere trasformato). Le difese e la  latente censura tuttavia, pur essendo riuscite a mascherare il contenuto rimosso, non  hanno potuto azzerarlo, per cui è possibile che attraverso un’interpretazione  il contenuto rimosso venga recuperato nella sua interezza. In questo consiste  il lavoro dello psicoanalista. : due ragazze, Valeria e Francesca, sono amiche del cuore. Un giorno  ESEMPIO Valeria incontra Federico e con il passare del tempo i due instaurano una  relazione. Quando Valeria presenta Federico a Francesca, questa è felice di  conoscerlo e crede che i due possano stare bene insieme. Tuttavia Francesca  non riesce a reprimere una certa invidia nei confronti dell’amica, si sente sola  e inizia a pensare che Federico potrebbe lasciare Valeria e mettersi con lei. Si  tratta di un perché Valeria è una buona amica e non  pensiero disturbante vorrebbe mai che una cosa del genere succedesse veramente. Così Francesca  è assalita dal senso di colpa e, senza nemmeno rendersene conto,   rimuove questo pensiero, eliminandolo dalla coscienza e mettendolo ben nascosto nel  suo inconscio. Qualche tempo dopo, tuttavia, capita che Francesca e Federico  si incontrino casualmente e Federico si mostri molto gentile e premuroso  nei suoi confronti. Non accade nulla, ma la notte Francesca fa uno strano  sogno: un suo compagno di classe, Enrico, le si avvicina e la prende per mano  dicendole di essere innamorato di lei. La stranezza del sogno dipende dal  fatto che Francesca sa benissimo di non essere  affatto attratta da Enrico e sa anche che  Enrico non ha interesse per lei. La ragazza  si chiederà: come mai ho fatto questo strano  sogno? Perché ho pensato che Enrico mi facesse  una dichiarazione? Solo riflettendo sui  dettagli, Francesca potrebbe accorgersi che  Enrico nel sogno indossava lo stesso giubbotto  di Federico quando lo aveva incontrato.  Se Valeria raccontasse a Freud questo sogno,  lo psicoanalista viennese risponderebbe  più o meno così: «Gentile signorina, quando  lei ha visto per la prima volta Federico non  ha potuto evitare di provare un sentimento  di invidia nei confronti della sua amica, in  seguito si è sentita in colpa e ha rimosso il  desiderio. Quando poi ha incontrato Federico da solo, le sue  attenzioni verso di lei hanno risvegliato il desiderio rimos so e quindi ha sognato che Federico le facesse una dichiarazione». «Ma io  ho sognato Enrico, non Federico!» «Sì. Ma l’Enrico del sogno, guarda caso,  indossava lo stesso giubbotto di Federico. Il vero desiderio represso riguarda  proprio Federico, solo che le sue non avrebbero mai consentito a  difese questo desiderio di comparire così come lei lo ha provato, perciò il desiderio  verso Federico si è su Enrico. Enrico è una maschera dietro cui si  spostato nasconde l’inconfessabile desiderio per Federico». «Ma perché proprio Enrico? » «Qualsiasi persona della stessa età sarebbe andata bene, ma è probabile  che il sogno ci abbia dato un altro indizio in quanto il nome Federico suona  un po’ come quello di Enrico e ha quattro lettere in comune. Insomma  l’inconscio vuole comunicare, vuole superare le barriere che la coscienza gli  costruisce contro e ci offre numerosi indizi». L’esempio è del tutto inventato e non ha nessun valore scientifico, ma è  utile per comprendere come funzionano i sogni. Il contenuto manifesto nasconde  il vero significato ma non riesce a camuffarlo completamente perché  alcuni dettagli permettono comunque di arrivare al contenuto latente. L’ persegue lo scopo di giungere al interpretazione dei sogni significato  , superando le distorsioni messe in atto dalla censura. originario del sogno Lo (mettere in scena un elemento al posto di un altro) è proprio  spostamento uno dei meccanismi attraverso il quale il contenuto latente altrimenti  impresentabile viene trasformato in un contenuto manifesto che affiora alla  coscienza. A partire da tali scoperte Freud è quindi giunto ad alcune importanti conclusioni. : alcuni luoghi della mente  La psiche umana non coincide con la coscienza contengono elementi che influenzano la nostra vita (al punto da farci  talvolta ammalare) senza che noi ne siamo consapevoli. : il  Fra disturbo psichico e normalità non esiste una differenza netta meccanismo del sogno è lo stesso del sintomo isterico, per cui tra malattia  e sanità esiste una differenza solamente quantitativa. :  Il disturbo psichico non ha nulla a che fare con un deficit del pensiero le persone che ne soffrono hanno lo stesso livello di intelligenza delle altre. Le parti della nostra mente non sono solo separate fra di loro, ma anche  : l’inconscio e la coscienza hanno spesso obiettivi  in conflitto costante contrastanti e, quando essi risultano inconciliabili, può manifestarsi un  sintomo. Frontespizio della prima edizione dell’opera di Sigmund Freud, , 1899. L’interpretazione dei sogni Durante la notte le difese della nostra coscienza si abbassano e lasciano emergere ricordi e desideri rimossi sotto forma di sogni.  >> pagina 347  2.2 LA PRIMA TOPICA Freud divenne così in grado di descrivere una  specie di geografia della psiche: la . Con il termine “topica”  prima topica si intende la , come se  rappresentazione spaziale dell’apparato psichico la mente potesse essere rappresentata come una carta geografica; è definita  “prima” perché a essa seguirà una seconda rielaborazione. Freud descrive i luoghi della mente come un immenso nel quale  iceberg la parte sotto il livello del mare (l’inconscio) è molto più ampia di quella  che emerge al di fuori (la coscienza). Le correnti marine spingono l’iceberg  agendo sulla parte sommersa mentre la parte  emersa non può che adattarsi ai movimenti  dell’altra. Inizialmente Freud aveva aggiunto anche il  , un luogo intermedio in cui i contenuti  preconscio inconsci sostano prima di essere rappresentati  nella coscienza, come una specie di  anticamera. Il termine “preconscio” cadrà in  disuso e verrà poi assimilato all’inconscio. L’aspetto importante da capire è che la  ,  parte inconscia domina su quella conscia in modo tale da determinare le scelte di una  persona senza che essa se ne renda conto. La rappresentazione della prima topica freudiana. per lo studio Quali sono le differenze fra contenuto manifesto e contenuto latente di un sogno? 1. Nella prima topica, fra conscio e inconscio, qual è la parte che veramente determina le nostre scelte? 2.     Per discutere INSIEME Immagina che un tuo compagno sia stato allontanato dalla classe  1. a causa di un suo comportamento inappropriato. Il tuo compito è quello di mediare tra lui e l’insegnante  in modo tale da favorire un ripristino delle condizioni normali e permettere al ragazzo  di rientrare. Scrivi dunque un testo, indirizzato all’insegnante, nel quale cerchi di descrivere la situazione  ma anche di perorare la causa del tuo compagno. Dopo aver svolto il primo esercizio, scrivi un secondo testo in cui parli con il tuo compagno convincendolo  2. dell’importanza di mantenere un comportamento adeguato in classe in modo che non si ripetano più episodi  di questo genere. Una volta pronti i testi potete organizzare delle messe in scena in cui qualcuno di voi recita il ruolo  3. dell’insegnante, un altro interpreta il ragazzo indisciplinato e un altro ancora il mediatore.