VERSO LE COMPETENZE Tanto non serve a niente, alla fine. Se le botte te le devi prendere, le prendi e basta. A dodici anni Pietro aveva deciso di non perdere troppo tempo a ricamare sul perché delle cose. Era peggio. I cinghiali non si chiedono perché il bosco brucia, i fagiani non si chiedono perché i cacciatori sparano. Scappano e basta. l unica cosa da fare. In casi come questi devi telare più veloce della luce e se non puoi, se ti mettono in un angolo, allora ti devi chiudere come un riccio e lasciarli sfuriare fino a che non sono soddisfatti, come la grandine che ti colpisce durante una passeggiata in campagna. Ma ora che faccio? Prese in considerazione rapidamente le varie possibilità. Nascondersi e lasciarli passare. Certo poteva nascondersi nei campi e aspettare. Pensa che bello essere invisibile. Come la femmina dei Fantastici Quattro. Ti passano davanti e non ti vedono. Il massimo. Oppure, ancora meglio, non esistere nemmeno. Non esserci proprio. Non essere nemmeno nato. (Piantala. Pensa!) Mi nascondo nel campo. No, era una stronzata. Lo avrebbero visto. E se ti beccano che ti nascondi come un coniglio sono guai seri. Se gli fai vedere che hai paura, è veramente la fine. Forse la cosa migliore era tornare indietro. Scappare fino al circolo dell Arci. No. Lo avrebbero inseguito. Come lui aveva visto i loro fari, loro avevano visto il suo. E per quei ritardati mentali non c era niente di più divertente di una bella caccia notturna al Cazzone. Li faceva felici. Un inseguimento? Sapeva di essere veloce. Più veloce di chiunque altro della scuola, ma se gareggiava perdeva. E ora, oltretutto era sfinito. Era sfinito, aveva le gambe a pezzi e i polpacci duri come il legno. Non avrebbe retto a lungo. Avrebbe mollato e allora L unica cosa era andare avanti, (apparentemente) tranquillo, passargli accanto, salutarli e sperare che lo lasciassero in pace. Sì, devo fare così. Oramai erano a cinquanta metri. Avanzavano rilassati, parlando e ridendo e si stavano probabilmente chiedendo di chi fosse quella bicicletta che arrivava. Ora sentiva la voce bassa di Pierini, quella in falsetto di Ronca e la risata di Bacci. Tutti e tre. In formazione di battaglia. Dove stavano andando? Sicuramente a Ischiano Scalo, al bar, dove possono andare? N. Ammaniti, Ti prendo e ti porto via, Mondadori, Milano 1999 a. Come si sente Pietro accorgendosi della presenza di Pierini, Bacci e Ronca? b. Secondo Pietro perché i tre bulli ce l hanno con lui? c. Come decide di affrontare la situazione? 182 | SEZIONE 2 | Psicopatologia del ciclo di vita