L arte minoica 1 Gioco del toro, XVI secolo a.C., affresco. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. 2 Brocca con polpo, 1600 a.C., ceramica. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. 3 Dea dei Serpenti, 1700-1600 a.C., ceramica invetriata, h 30 cm ca. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. La pittura cretese e la natura La pittura cretese si identifica soprattutto con i vivaci dipinti sulle pareti dei palazzi e prende a modello la natura. I paesaggi vengono dipinti con attenzione alle diverse specie di fiori e piante e sono popolati di animali; il soggetto più rappresentato è il mare, pieno di pesci e delfini. La figura umana, maschile e femminile, compare come uno degli elementi del grande quadro della natura. La raffigurazione però non è mai fedele alla realtà: i pittori utilizzano colori vividi, chiari e luminosi, e ricorrono a tratti lineari, essenziali, senza dare importanza né alla profondità spaziale né alle reali dimensioni dei soggetti. Così il mondo naturale diventa poco realistico, quasi fiabesco e incantato. Uno degli affreschi più famosi raffigura il rituale gioco con il toro (1), animale simbolo del mondo minoico: un giovane volteggia sulla groppa del toro mentre ai due lati sono riconoscibili, dipinte di bianco, due figure femminili. L uomo che, lavorando all aperto, ha la pelle scura per il sole sta compiendo una complicata acrobazia, ma il protagonista della scena è l enorme toro, raffigurato al centro con molta efficacia, mentre corre a grandi salti. Secondo gli studiosi l affresco in realtà raffigura i tre momenti di un gioco che si svolgeva con un acrobata e un animale, come nella sequenza di un film: a partire da sinistra, l atleta afferra il toro per le corna, poi esegue un salto mortale sulla groppa, infine ricade a terra in piedi. La ceramica minoica Anche la ceramica è diffusa a Creta: gli stessi soggetti presenti sui dipinti parietali compaiono negli oggetti di uso quotidiano, come la brocca decorata con un polpo (2) che con i suoi tentacoli arriva a coprire tutta la superficie del vaso, attorcigliandosi con naturalezza. Molto interessante è poi un gruppo di statuette votive realizzate in ceramica invetriata e raffiguranti la dea dei serpenti, una divinità assimilata probabilmente alla Madre Terra. Quella riprodotta sopra (3), alta circa 30 centimetri, rappresenta una donna che stringe due serpenti, simbolo della terra; sul capo ha un rapace, simbolo della forza, e indossa una gonna a balze lunga fino ai piedi, secondo la moda cretese. 44