analisi attiva T6 Soldati , 1931 Tratto da L’allegria versi liberi Metro La condizione umana è precaria: come le foglie, che in autunno si staccano dai rami. Ungaretti esprime in forme originali e suggestive un motivo millenario. Asset ID: 132 ( ) let-audlet-soldati140.mp3 Audiolettura Bosco di Courton luglio 1918 * Si sta come d’ ▶ autunno sugli alberi le foglie Giuseppe Ungaretti, , ed. cit. Vita d’un uomo Parola di Treccani Poeti e musicisti di ogni epoca hanno cantato l’ , mesta stagione di passaggio dalla solare estate all’introverso inverno, che esprime appieno la precarietà della vita. Si capisce quindi l’uso figurato della parola per riferirsi all’età della piena maturità dell’essere umano (l’ della vita), in cui si intravede la vecchiaia o per riferirsi alla fase finale o di declino di una determinata epoca o periodo artistico (l’ del Medioevo). Autunno autunno autunno autunno autunno località nei pressi di Bligny, nella Francia nordorientale, dove reparti di soldati italiani sostenevano l’esercito francese negli scontri con i tedeschi. * Bosco di Courton: con il testo A tu per tu L’abbiamo vista tante e tante volte, ma la caduta delle foglie autunnale è sempre un fenomeno affascinante. Ai primi freddi iniziano a ingiallire, rosseggiano, si seccano, infine si staccano dall’albero: ora da sole, dolcemente, ora grazie a un colpo di vento risolutivo. Se guardiamo alle società occidentali, il paragone con gli esseri umani è perfetto: quasi tutti oggi raggiungono la vecchiaia avanzata. L’aspettativa di vita ha toccato gli ottant’anni, e promette di prolungarsi ancora. Ma in molti paesi dall’albero della vita continuano a staccarsi tante e tante foglie verdi, come in Europa durante la Grande guerra. Come nella poesia di Ungaretti, che propone un paragone con le foglie autunnali ma è scritta nel mese di luglio, quando l’estate è al suo culmine e più crudele appare la bufera che devasta i rami. Vincent van Gogh, , 1888. Foglie cadenti (I Campi Elisi) >> pagina 403 Analisi ATTIVA Laboratorio interattivo Nel 1918 Ungaretti combatte sul fronte francese, nella regione della Champagne, a poche decine di chilometri dalla sua amata Parigi. La guerra dura ormai da anni, e ogni giorno può essere l’ultimo. La convinzione che la morte sia un evento possibile, anzi probabile, è ormai radicata in lui, dopo avere assistito alla fine improvvisa di tanti compagni. Nasce così , una poesia brevissima, quasi un epigramma, che in nove parole soltanto condensa , per abbracciare la condizione umana in sé. Soldati un sentimento di precarietà che va ben oltre la contingenza bellica Il verbo (v. 1) è nella forma 1. Si sta riflessiva a impersonale b passivante c intransitivo pronominale d perché il poeta riflette su se stesso e sulla sua condizione. a indica una condizione non individuale, ma collettiva. b indica la condizione di passività dei soldati. c indica la stasi delle lunghe giornate in trincea. d Infatti il titolo si riferisce a un gruppo qualsiasi di soldati. a ai compagni d’arme di Ungaretti. b ai soldati nemici. c a tutti i soldati, in ogni tempo e luogo. d Quasi un epigramma La poesia si risolve in una similitudine, che paragona l’uomo alle foglie: è un nesso che si ritrova già nella Bibbia, in Omero e nei grandi classici della letteratura italiana. Ungaretti doveva avere presente soprattutto un passo dell’ , in cui Dante ritrae le anime dannate in attesa che il barcaiolo Caronte le traghetti nel regno dei morti: «Come d’autunno si levan le foglie / l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo / vede a la terra tutte le sue spoglie» ( , III, vv. 112-114). Inferno Inferno declina però il paragone in termini originali. In primo luogo è da considerare l’uso dei versicoli, che spezzano una struttura metrica riconducibile al ( / ). Gli spingono a rallentare la lettura, come faceva l’autore, che nelle dizioni era solito lasciare abissi di silenzio fra un verso e l’altro. La scelta di posporre con un iperbato il termine di paragone, (v. 4), mette al centro della composizione i riferimenti spazio-temporali all’autunno e agli alberi, creando una sottile tensione con il verbo iniziale. Da un lato infatti , dall’altro si è certi di un destino di caduta. . La parola cade solo all’ultimo, condannata da un soffio di vento, così come basta una pallottola vagante a uccidere il soldato, giunto incolume agli ultimi mesi di guerra. Soldati tradizionale doppio settenario Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie enjambement le foglie Si sta La minaccia della morte grava su ogni creatura foglie Il riferimento all’autunno (v. 2) rimanda 2. ai colori, rosso e giallo, delle foglie in quella stagione. a ai frutti tipici dell’autunno che maturano sugli alberi, come noci e castagne. b al clima fresco e umido della stagione. c all’imminente caduta delle foglie, prima dell’inverno. d Individua nel componimento almeno un’allitterazione. 3. Quali delle seguenti caratteristiche puoi associare alle foglie autunnali e alla loro caduta? (sono possibili più risposte) 4. Tenacia. a Dolcezza. b Fragilità. c Leggerezza. d Instabilità. e Imprevedibilità. f Un’antica similitudine >> pagina 404 Laboratorio sul testo COMPETENZE LINGUISTICHE 5. I verbi. Stabilisci di che tipo sono le seguenti forme verbali coniugate con il pronome “si”. Riflessivo Passivante Impersonale Intransitivo pronominale a) Vorrebbe lavarsi prima di uscire. b) Si ostina a non ascoltarmi. c) Si offre consulenza gratuita. d) Al caldo si dorme meglio. e) Affittasi bilocale arredato. f) Si abbracciarono felici. g) Non si mastica a bocca aperta. h) Si è giustificato all’interrogazione di storia. i) Tutti si aspettano molto da te. j) Si richiede autorizzazione all’uscita. PRODURRE 6. Scrivere per argomentare Esponi in maniera chiara ed esaustiva, in massimo 10 righe, i motivi per cui Ungaretti usa l’immagine delle foglie per indicare la condizione dei soldati. 7. Scrivere per esprimere Quali altre condizioni umane possono essere associate alle foglie autunnali? Prova a cambiare il titolo alla lirica… SPUNTI DI RICERCA interdisciplinare LETTERATURA E… È probabile che Ungaretti si sia ispirato, in questa poesia, agli giapponesi, poesie brevissime che hanno come argomento prevalente la natura. Fai una ricerca su questo genere di poesia e leggi alcuni degli autori più celebri, come Matsuo Bashō ( T2, p. 123) o Kobayashi Issa. haiku haiku ▶