analisi attiva T3 La gente se l’additava , 1959 Tratto da Il seme del piangere canzonetta formata da due strofe di dieci e nove versi liberi, con rime e assonanze a schema variabile, seguite da un distico finale a rima baciata Metro Il poeta rievoca, tra ricordo e immaginazione, la figura e la personalità della madre, Anna Picchi, quando, giovanissima, faceva la ricamatrice a Livorno, sua città natale.  Asset ID: 135 ( )  let-audlet-la-gente-se-ladditava390.mp3 Audiolettura Non c’era in tutta Livorno un’altra di lei più brava in bianco, o in orlo a giorno. La gente se l’additava       vedendola, e se si voltava 5 anche lei a salutare, il petto le si gonfiava timido, e le si riabbassava, quieto nel suo tumultuare     come il sospiro del mare. 10 Era una personcina schietta e un poco fiera (un poco magra), ma dolce e viva nei suoi slanci; e priva     com’era di vanagloria 15 ma non di    , andava ▶ puntiglio per la maggiore a Livorno come vorrei che intorno andassi tu, canzonetta:     che sembri scritta per gioco, 20 e lo sei piangendo: e con fuoco. Giorgio Caproni, , ed. cit. Poesie 1932-1986 Parola di Treccani C’è un confine importante tra i due principali significati della parola . Una cosa è agire , quindi con serietà, grande volontà e impegno. Tutt’altra è quando si fa qualcosa , aggiungendo alla tenacia l’idea del partito preso, del falso orgoglio. In questo caso si scade nella testardaggine e nella caparbietà e ciò che sarà fatto in nome dell’affermazione di sé perderà valore. Puntiglio puntiglio con puntiglio per puntiglio tecniche di ricamo. Anna Picchi faceva la ricamatrice. 3. in bianco, o in orlo a giorno: se la indicava con il dito. 4. se l’additava: sincera e pura. Ma riferito alla significa anche affusolata, dritta. 11. schietta: per­soncina tendenza a esagerare i propri meriti per ottenere lodi immeritate. 15. vanagloria: impegno serio e tenace. 16. puntiglio: era di gran moda, era molto richiesta. 16-17. andava per la maggiore: in giro, per il mondo. 18. intorno: con l’ardore dei vivi sentimenti, con passione. 21. con fuoco:  >> pagina 419 con il testo A tu per tu Coloro che ci hanno cresciuto conoscono tutto di noi: ci hanno visti prima bambini e poi ragazzi, e ci aiutano a entrare nella vita. Ma della loro giovinezza che cosa sappiamo? Per noi sono sempre stati adulti, forti, indipendenti, ma com’erano quando avevano la nostra età? Forse ce l’hanno raccontato, ma non li possiamo veramente, in senso proprio, ricordare da ragazzi: non c’eravamo quando, alle prese con le emozioni e le speranze della giovinezza, con i primi sentimenti, entravano nel mondo. Il poeta prova a colmare questa lacuna immaginandosi, dopo la morte della madre, la sua adolescenza: sente parlare di Anna, la vede in mezzo alle altre persone, ne ricorda l’aspetto, il carattere e le virtù con un misto di entusiasmo e di tenero affetto. Il lettore, così, viene portato sulla scena e partecipa, con l’autore e gli altri ammirati livornesi, al passaggio della giovane che, recandosi al lavoro, porta con sé un’atmosfera vibrante di vitalità e di fervore. Analisi ATTIVA   Laboratorio interattivo Caproni rappresenta una scena della vita quotidiana della madre da giovane. Nella prima strofa si immagina, in un’ , la ragazza vista dalle altre persone della sua città. Inizialmente, infatti, viene presentata attraverso la sua fama, tramite l’opinione che gli altri manifestano sul suo conto. Di lei, il figlio-poeta sottolinea l’eccezionale bravura nelle diverse tecniche del ricamo, una bravura che pare assumere una valenza esemplare, quasi simboleggi il segno di una virtù interiore: la maestria della ragazza è tale che i cittadini, quando la vedono passare, se la indicano a vicenda, lodandola, come accadeva alla Beatrice di Dante nel sonetto laudare, / benignamente d’umiltà vestuta , vv. 5-6). atmosfera insieme realistica ed evocativa Tanto gentile e tanto onesta pare («Ella sen va, sentendosi » Poi però Caproni mette in luce la reazione di Anna ai saluti e illustra, con efficacissimi ossimori, che si agitano nel giovane cuore della donna. Da una parte, vediamo la naturale discrezione dell’adolescente che, per scarsa familiarità con la società, si intimidisce in mezzo alle altre persone; dall’altra, scopriamo, nell’orgoglio di essere riconosciuta, la felicità di chi si vede apprezzato per le proprie capacità nei gesti e nelle parole degli altri. il contrasto dei sentimenti In quali due punti del testo viene detto che Annina gode in città di grande successo? 1. Che tipo di atteggiamento indica, generalmente, l’espressione “gonfiare il petto” usata al v. 7? 2.  Riservatezza. a  Superbia. b  Paura. c  Allegria. d L’espressione (v. 7) associata all’aggettivo (v. 8) costituisce 3. il petto le si gonfiava timido  un’iperbole. a  una sinestesia. b  un ossimoro. c  un . d climax Annina vista dagli altri Nella seconda strofa l’attenzione del lettore è spostata direttamente sulla figura di Anna: con la felice ambiguità dei poeti, che sanno dire molto con poche parole, Caproni tratteggia insieme l’aspetto e l’indole della madre da giovane, definita come (v. 11). L’espressione è ambigua perché si può riferire, contemporaneamente, sia alla sincerità e alla candida genuinità di Anna, sia all’asciutta agilità del suo corpo snello di adolescente, ancora privo della matura pienezza della donna adulta. In effetti, : alla schiettezza della persona si accompagnano, come due facce della stessa medaglia, la fierezza dell’indole e la magrezza della corporatura. Ne emerge , che comunica l’impressione di una presenza svelta e vivace, e allo stesso tempo dolce e gentile. una personcina schietta la sua descrizione combina i tratti fisici e quelli caratteriali un ritratto come in punta di matita Ma quali sono le qualità interiori che rendono la ragazza tanto benvoluta dai suoi concittadini? Per Caproni sono , elementi che sottolineano la sua forza tranquilla nelle relazioni personali e l’umile tenacia nel lavoro. Possiamo così cogliere, in questa lavoratrice del ceto popolare, che conferisce alla modesta Anna la distinzione di un’aristocratica fanciulla del passato. la mancanza di vanità e la costanza il tratto signorile di una nobile moralità L’uso del diminutivo (v. 11) connota 4. personcina  la bassa statura di Annina. a  la magrezza di Annina. b  la bassa opinione del poeta nei confronti di Annina. c  l’affetto del poeta nei confronti di Annina. d Quali sono le caratteristiche di Annina? (sono possibili più risposte) 5.  Schiettezza. a  Fierezza. b  Ferocia. c  Dolcezza. d  Vanagloria. e  Tumultuosità. f  Tenacia. g  Superbia. h Annina vista dal poeta  >> pagina 420  Gli ultimi quattro versi della poesia, benché separati dallo spazio bianco che distingue il distico finale, esprimono un unico concetto: il poeta, secondo una prassi che gli è cara e che riprende dai poeti della Scuola siciliana e dello Stilnovo, si rivolge direttamente alla sua (v. 19) alla quale esprime il desiderio che essa possa vagare per la città, rievocando a chi l’ascolterà la figura della madre ora defunta. Qui in particolar modo è possibile cogliere un aspetto stilistico tipico della poesia di Caproni: . canzonetta la leggerezza del ritmo, delle rime e delle immagini, che addolcisce la drammaticità e la sofferenza dei contenuti La poesia, infatti, sembra (v. 20) e può essere letta e compresa senza difficoltà per la brevità dei versi e la semplicità delle parole: in fondo, la scelta stessa della parola “canzonetta” richiama un genere disimpegnato e allegro. Tuttavia, essa è scritta (v. 21): è come se l’ariosa atmosfera della città sul mare, nella quale una giovane laboriosa passa rapidamente salutando, copra il profondo dolore della sua morte. Dolore che emerge, con pungente intensità, proprio negli ultimi due versi e rivela, nel tono in apparenza sorridente della poesia, una sorta di . scritta per gioco piangendo: e con fuoco allegra disperazione Quale tipo di rima prevale nella poesia? Individuane almeno due esempi. 6.  Alternata a  Baciata b  Incrociata c  Incatenata d Perché la canzonetta è scritta (v. 21)? 7. piangendo: e con fuoco  Perché il poeta soffre intensamente per l’abbandono dell’amata. a  Perché il poeta soffre intensamente per la morte dell’amata. b  Perché il poeta soffre intensamente per la morte della madre. c  Perché il poeta fatica e soffre nello scrivere poesie. d La  canzonetta  >> pagina 421 Laboratorio sul testo COMPETENZE LINGUISTICHE 8. Lessico. La derivazione. Nel descrivere la madre, il poeta alterna aggettivi qualificativi a sostantivi che ne indicano le caratteristiche. Nella seguente tabella, associa a ogni aggettivo il nome corrispondente e viceversa. Nome Aggettivo brava timido quieto schietta fiera magra dolce viva vanagloria puntiglio PRODURRE 9. Scrivere per confrontare Confronta questa lirica con la precedente, Preghiera ( ▶ T2, p. 415 ) : quali elementi, nella forma e nel contenuto, sono presenti in entrambe? L’immagine della madre appena accennata in Preghiera viene confermata in questo secondo testo? Perché? Esponi le tue considerazioni in massimo 20 righe. 10. Scrivere per descrivere Unendo gli elementi già presenti in Preghiera ( ▶ T2, p. 415 ) a quelli di questa poesia, delinea un ritratto complessivo di Anna Picchi in massimo 15 righe. SPUNTI DI RICERCA interdisciplinare LETTERATURA E… Leggi il sonetto di Dante Tanto gentile e tanto onesta pare , dedicato alla donna amata, Beatrice, e confronta il modo in cui i due poeti, Dante e Caproni, lodano le due donne. Esponi oralmente le tue impressioni in circa cinque minuti. SPUNTI PER IN CLASSE discutere La madre di Caproni faceva un lavoro che oggi non esiste quasi più, quello della ricamatrice. Qualcuno dei tuoi parenti, genitori, nonni o zii, svolge o svolgeva una professione ormai scomparsa o in via di sparizione? Quale?