T1 Umberto Eco Libri da consultare e libri da leggere articolo In questo articolo, pubblicato per la prima volta nel 1994, uno degli intellettuali italiani più influenti, Umberto Eco (1932-2016), si interroga sull’impatto delle nuove tecniche di riproduzione della scrittura. All’epoca molti pensavano che i cd-rom avrebbero rapidamente sostituito i libri cartacei. Come sappiamo non è successo, anzi sono i dischetti oggi a rischiare l’estinzione, mentre i dispositivi per leggere gli e-book non sono riusciti a dilagare, come ci saremmo aspettati qualche anno fa. Ma che cosa accadrà domani? Il libro è un oggetto insostituibile, pressoché perfetto, come sostiene Eco? Oppure è destinato a fare la fine dei gettoni telefonici, dei rullini fotografici, delle videocassette e degli altri oggetti che sino a poco tempo fa erano parte della vita quotidiana, prima di essere confinati nella soffitta dei ricordi? E se così fosse, sarebbe un male? Certo non per gli alberi dell’Amazzonia…  Asset ID: 148 ( )  let-audlet-libri-da-consultare-e-270.mp3 Audiolettura Giorni fa, lavorando distrattamente di zapping, sono caduto su un canale dove 1 andava in onda una sorta di lungo spot, o di annuncio di una trasmissione a venire. Ho l’impressione che fosse sulla Quattro o sulla Cinque, ma non ne sono 2 sicuro (e questo conferma quanto sia più ideologicamente indifeso il telespettatore rispetto al lettore di giornali, il quale sa sempre con esattezza chi gli sta 5      parlando). Si stavano pubblicizzando i prodigi del cd-rom, e cioè di questi dischetti ipermediali che ci possono dare l’equivalente di un’intera enciclopedia, con colori, suoni, e possibilità di istantanei collegamenti tra argomento e argomento. Siccome sto facendo qualche esperienza in questo campo, e quindi conosco l’argomento, seguivo distrattamente. Sino a che, a un certo punto, ho udito 10     fare anche il mio nome: si stava dicendo che io affermerei che questi dischetti sostituiranno definitivamente i libri. Nessuno, a meno che non sia paranoico, può pretendere che gli altri leggano tutto quello che scrive, ma almeno può sperare che non gli facciano dire il contrario, specie se lo stanno usando, illecitamente, come “testimonial” di qualcosa. 15     Sta di fatto che vado ripetendo ai quattro venti che il cd-rom “non” potrà mai sostituire il libro. Ci sono due tipi di libro, quelli da consultare e quelli da leggere. I primi (il prototipo è l’elenco telefonico, ma si arriva sino ai dizionari e alle enciclopedie) occupano molto posto in casa, sono difficili da manovrare, e sono costosi. 20     Essi potranno essere sostituiti da dischi multimediali, così si libererà spazio, in casa e nelle biblioteche pubbliche, per i libri da leggere (che vanno dalla Divina all’ultimo romanzo giallo). Commedia saltando distrattamente da una trasmissione all’altra. 1. lavorando… zapping: sul quarto o quinto canale della tv. 2. sulla Quattro o sulla Cinque: I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun    elettronico. 25     ▶ aggeggio Sono fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in barca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere 30     sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, assumono una fisionomia individuale 35     a seconda dell’intensità e regolarità delle nostre letture, ci ricordano (se ci appaiono troppo freschi e intonsi) che non li abbiamo ancora letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale. Provate a leggervi tutta la Divina Commedia, anche solo un’ora al 40     giorno, su un computer, e poi mi fate sapere. Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta. Il coltello viene inventato prestissimo, la bicicletta assai tardi. Ma per tanto che i designer si diano da fare, modificando qualche particolare, l’essenza del 45     coltello rimane sempre quella. Ci sono macchine che sostituiscono il martello, ma per certe cose sarà sempre necessario qualcosa che assomigli al primo martello mai apparso sulla crosta della terra. Potete inventare un sistema di cambi sofisticatissimo, ma la bicicletta rimane quel che è, due ruote, una sella, e i pedali. Altrimenti si chiama motorino ed è un’altra faccenda. 50     L’umanità è andata avanti per secoli leggendo e scrivendo prima su pietre, poi su tavolette, poi su rotoli, ma era una fatica improba. Quando ha scoperto 3 che si potevano rilegare tra loro dei fogli, anche se ancora manoscritti, ha dato un sospiro di sollievo. E non potrà mai più rinunciare a questo strumento meraviglioso. 55     La forma-libro è determinata dalla nostra anatomia. Ce ne possono essere di grandissimi, ma per lo più hanno funzione di documento o di decorazione; il libro standard non deve essere più piccolo di un pacchetto di sigarette o più grande de “L’Espresso”. Dipende dalle dimensioni della nostra mano, e quelle 4 – almeno per ora – non sono cambiate, con buona pace di Bill Gates. 60     5 È vero che la tecnologia ci promette delle macchine con cui potremmo esplorare via computer le biblioteche di tutto il mondo, sceglierci i testi che ci interessano, averli stampati in casa in pochi secondi, nei caratteri che desideriamo – a seconda del nostro grado di presbiopia e delle nostre preferenze estetiche – mentre la stessa fotocopiatrice ci fascicola i fogli e ce li rilega, in 65     modo che ciascuno possa comporsi delle opere personalizzate. E allora? Saranno scomparsi i compositori, le tipografie, le rilegatorie tradizionali, ma avremmo tra le mani, ancora e sempre, un libro. Umberto Eco, , Bompiani, Milano 2001 La bustina di Minerva Parola di Treccani Questa parolina, che si usa prevalentemente in ambito colloquiale, ha un’etimologia piuttosto incerta: si suppone possa derivare dal latino + , “aggiunto”. Il vocabolo si usa per indicare un lavoro lambiccato, pieno di fronzoli ma di nessun pregio. Con il tempo, è passato a significare anche “cosa da nulla”, “gingillo”. Ogni oggetto che non si sa ben definire o dal funzionamento misterioso diventa un diabolico. Aggeggio ad jectius aggeggio aggeggio terribile. 3. improba: settimanale fondato nel 1955, sul quale Eco teneva la rubrica , dove apparve questo articolo. 4. “L’Espresso”: La bustina di Minerva informatico e imprenditore americano, nato nel 1955. È il fondatore e amministratore delegato della società Microsoft, azienda leader mondiale nella produzione di software. 5. Bill Gates:  >> pagina 536 Laboratorio sul testo Perché Eco si è improvvisamente interessato a una trasmissione televisiva che fino a poco prima stava seguendo distrattamente?   1.  Perché ha sentito pubblicizzare i prodigi dei cd-rom.  a  Perché si stava trattando un argomento che conosceva molto bene.  b  Perché è stato citato dal conduttore della trasmissione.  c  Perché è stata riportata in modo errato una sua opinione.  d Quali sono, secondo Eco, le caratteristiche dei “libri da consultare”?   2. (sono possibili più risposte)  Costano molto.  a  Occupano spazio.  b  Possono essere sottolineati.  c  Si rovinano con l’uso.  d  Sono pesanti.  e  Sono difficili da comprendere.  f Quali libri, secondo Eco, non potranno mai essere sostituiti da supporti informatici?   3.  I dizionari.  a  Le enciclopedie.  b  I romanzi.  c  I codici delle leggi.  d Come potresti sostituire l’espressione (rr. 44-45), lasciando inalterato il senso dell’intera frase?   4. per tanto che i designer si diano da fare  Fino a quando i designer si daranno da fare.  a  Anche se i designer si daranno da fare.  b  Visto che i designer si danno da fare.  c  Purché i designer si diano da fare. d Su quali supporti hanno scritto gli uomini prima che fosse inventata la forma del libro rilegato?   5. Nel testo sono presenti diversi termini in lingua inglese, alcuni dei quali sono ormai entrati da tempo a far parte del nostro lessico e sono di uso comune. Individuali e definiscine – con l’aiuto di un dizionario – l’etimologia e il significato.   6. Anglismi Etimologia Significato                                >> pagina 537  Primi passi verso l’Esame di Stato: il testo argomentativo Le strategie dell’argomentazione Utilizzo della 3 persona singolare per dare autorevolezza alla dimostrazione a Esistono alcune  strategie  per sostenere con maggior fondatezza gli argomenti che dimostrano la nostra tesi. Possiamo, per esempio, citare l’opinione di un esperto o una legge ( argomento d’autorità ); oppure rifarci a opinioni generalmente condivise da tutti ( argomento comune ); ancora possiamo far riferimento ai pro e ai contro di un problema ( argomenti pragmatici ), a dati statistici o esempi reali ( argomenti concreti ). Possiamo inoltre ricorrere a una serie di  argomenti logici  che possono essere deduttivi (dal generale al particolare), induttivi (dal particolare al generale) o analogici (confronto). Nel parlarci dell’immortalità dell’oggetto-libro, Umberto Eco introduce l’argomento che gli interessa iniziando con un aneddoto che lo riguarda e narrandolo, chiaramente, in prima persona. Quando, però, passa dalla narrazione all’argomentazione e inizia a elencarci tutte le ragioni per cui secondo lui il libro non tramonterà mai, passa automaticamente dalla prima alla terza persona, perché ciò gli permette di dare maggior autorevolezza alla propria tesi. Si serve, inoltre, di diverse strategie di esposizione: utilizza molti argomenti pragmatici (una serie di caratteristiche che rendono il libro maneggevole, comodo, non sostituibile dal computer); un argomento comune (l’appartenenza del libro alle grandi scoperte della storia); alcuni argomenti logici (il progresso del materiale scrittorio o il confronto con un libro che potremmo stampare a casa nostra). Scrivi un testo argomentativo su un tema a piacere. Dovrai aver ben presente la struttura della tua esposizione (tesi, argomenti a favore della tesi, eventuale antitesi, confutazione dell’antitesi), per cui ti consigliamo di comporre prima uno schema del tuo scritto. Dovrai inoltre utilizzare la terza persona, per dare autorevolezza al testo, e diverse strategie argomentative: almeno un argomento d’autorità, un argomento comune, un argomento pragmatico, un argomento concreto, un argomento logico.