I mosaici di Ravenna Nel VI secolo Ravenna è sotto il controllo dell’ . A Ravenna infatti risiedeva l’esarca, il governatore dei territori bizantini in Italia. In pochi decenni la città cambia completamente il suo aspetto: da cittadina di provincia diventa uno dei centri più ricchi d’Italia e la sua arte riflette direttamente quella di Bisanzio. Impero bizantino Il cambiamento è visibile soprattutto negli edifici religiosi costruiti in questi anni. Le chiese e le basiliche presentano tutte un identico contrasto tra esterno e interno: all’esterno sono spoglie, in mattoni, senza decorazioni e con un’architettura molto semplice, mentre all’interno sono interamente rivestite di , secondo una tradizione dell’Oriente che si era diffusa anche a Roma, nelle prime basiliche cristiane. mosaici a fondo oro Due preziosi cortei Le due scene raffigurano l’imperatore Giustiniano e l’imperatrice Teodora, insieme a un corteo di funzionari e dignitari: avanzano verso l’altare portando le offerte del pane e del vino per la messa. Non è una rappresentazione naturalistica: i personaggi hanno occhi fissi e sono . Né Giustiniano né sua moglie visitarono mai la città di Ravenna: si tratta di una rappresentazione simbolica dello stretto legame esistente tra Ravenna e la capitale orientale. immobili come statue I mosaici di Giustiniano e Teodora a Ravenna Lettura d’opera – Giustiniano, Teodora e il loro seguito L’imperatore Giustiniano e il suo seguito (540-547), mosaico. Ravenna, Basilica di San Vitale, abside. Il fondo oro crea uno spazio fuori dal tempo e lontano dalla realtà, che non corrisponde al vero, ma suggerisce l’idea del divino. L’oro e i colori brillanti riflettono la luce con le sue infinite sfumature, rendendo visibile al fedele la presenza spirituale di Dio. (540-547), mosaico. Ravenna, Basilica di San Vitale, abside. L’imperatrice Teodora e il suo seguito una tomba preziosa Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, fu alla guida dell’impero all’inizio del V secolo mentre il figlio Valentiniano III era ancora minorenne. Secondo la tradizione, il che porta il suo nome doveva contenere le sue spoglie, anche se nessun documento lo conferma. L’interno è tutto decorato da mosaici, che probabilmente sono stati realizzati da artisti occidentali che conoscevano bene le tecniche bizantine: l’immagine del Buon Pastore, infatti, ha una resa molto della profondità e dei volumi, che è in genere estranea all’arte orientale. mausoleo realistica Asset ID: 271 ( ) sta-vidrac-mausoleo-di-galla-plac120.mp4 (V secolo), mosaico. Ravenna, Mausoleo di Galla Placidia. Il Buon Pastore in mezzo al gregge ► p. 172 all’opera! punti fermi I mosaici di Ravenna L’arte bizantina nasce a e dal VI secolo si diffonde in Italia, in particolare nella città di , dove risiedeva l’ . La sua massima espressione sono i a fondo che rivestono gli interni delle .