arte viva Il Crocifisso di Santa Croce e la cattedrale di Notre-Dame   comprendo e apprezzo   un crocifisso salvato dalle acque... Tra il 3 il 4 novembre del 1966 la città di fu devastata da una terribile , che fece straripare il fiume Arno: le case furono allagate fino ai piani alti e la città rimase a lungo isolata, senza energia elettrica e acqua potabile. Terribili furono i danni al patrimonio artistico della città. Firenze alluvione Una delle opere simbolo dell’alluvione è il dipinto da , che all’epoca era conservato nel Museo dell’Opera del complesso francescano di Santa Croce, vicinissimo al fiume e invaso dalle acque. La violenza del fiume causò il distacco di oltre il 60% della superficie dipinta: quello che oggi resta, dopo un lunghissimo restauro, è il fantasma di un’opera che doveva essere rilucente d’oro e colori. Crocifisso Cimabue Però, pur nella tragedia, l’alluvione e la necessità di riparare i danni provocati furono per la città di Firenze una sfida. Migliaia di giovani volontari – chiamati gli “angeli del fango” – arrivarono da tutto il mondo per aiutare i fiorentini a salvare i loro tesori. Guidati dal soprintendente Ugo Procacci, i laboratori fiorentini dell’ divennero un centro d’avanguardia per il restauro e sono tuttora una delle strutture più importanti a livello mondiale nel campo della conservazione delle opere d’arte. Opificio delle Pietre Dure Cimabue, (1280 ca.), tempera su tavola, h 390 cm. Firenze, Museo dell’Opera di Santa Croce. L’opera dopo il restauro. Crocifisso Una cattedrale distrutta dal fuoco Più recente e di diversa natura è la tragedia che ha colpito la cattedrale di , una delle più famose del mondo. Notre-Dame a Parigi costruzioni gotiche Nel tardo pomeriggio del 15 aprile 2019 si è sviluppato un nella parte superiore dell’edificio, in corrispondenza dei ponteggi montati intorno alla ottocentesca per alcuni lavori di restauro. incendio guglia Nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco, nelle prime ore non è stato possibile spegnere l’incendio per colpa delle impalcature e della struttura in legno del sottotetto, tanto che dopo poco le fiamme avevano già avvolto tutto il tetto. Intorno alle 20 la guglia è crollata causando seri danni nella della cattedrale, sfondando una volta a crociera e danneggiando due terzi del tetto. volta Per ore la folla si è radunata di fronte all’edificio che ardeva, sperando e pregando che la struttura non crollasse e fosse possibile limitare i danni. Anche il mondo intero ha seguito l’evento in diretta televisiva con il fiato sospeso. L’incendio è stato domato solo all’alba. Il governo francese ha assicurato che la cattedrale verrà ricostruita e la solidarietà internazionale si è mossa compatta nella raccolta dei fondi. L’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame.