Benvenuto Cellini Firenze 1500 - 1571 Un grande orgoglio, una smisurata ambizione e una vita avventurosa, segnata anche dalla prigionia per l’accusa di aver rubato beni papali durante il Sacco di Roma, hanno dato alla figura di questo artista una straordinaria celebrità. Dopo la formazione giovanile come orafo, Cellini, ossessionato dalla ricerca della perfezione, rischia addirittura di bruciare la bottega pur di fondere un bronzo di altissima qualità per la statua del . Oltre che per la , le opere dello scultore si distinguono per la tensione dei corpi e per l’espressività dei volti, animati da sguardi penetranti e risoluti. Perseo raffinatezza della tecnica esecutiva Una preziosa saliera Come se si trattasse di una scultura colossale, la saliera viene realizzata grazie al contributo di un’intera bottega di artefici, guidati dallo stesso Cellini, in tre anni di lavoro. La complessità dell’opera sta nella , come i volti dei personaggi, gli elementi naturalistici vegetali e animali o le minuscole figure posate sul tempietto ionico. perfezione dei dettagli più piccoli (1540-1543), oro, ebano e smalti, h 26 cm. Vienna, Kunsthistorisches Museum. Saliera di Francesco I Un’impresa degna degli antichi Cellini rappresenta Perseo, eroe della mitologia greca, subito dopo l’uccisione della mostruosa Medusa, di cui mostra la testa. La scultura è stata fusa in , e non assemblando parti fuse separatamente: con questa tecnica Cellini si pone in competizione con i grandi bronzi dell’antica Roma e realizza una figura di straordinaria solidità e levigatezza. un unico getto (1545-1554), bronzo e marmo, h 550 cm (col basamento). Firenze, piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi. Perseo punti fermi BENVENUTO CELLINI: è alla continua ricerca della . le sue opere sono ricche di e molto espressive.