Arcimboldo Giuseppe Arcimboldi, Milano 1527 - 1593 Gli scambi culturali fra le grandi corti europee sono un aspetto molto importante dell’arte del Cinquecento: gli artisti italiani sono sempre più richiesti da sovrani e principi. Nascono anche nuove forme di : si diffonde il gusto per oggetti curiosi e strani, raccolti guardando ora alla scienza, ora all’alchimia e alla magia. collezionismo A Praga l’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, oltre a una ricchissima collezione di opere d’arte, crea anche una “camera delle meraviglie”, piena di presunte ossa di unicorno, denti di balena, fossili, esotici animali imbalsamati... Rodolfo II chiama alla sua corte anche un originale pittore milanese, Arcimboldo, interessato alle “ ” che l’artista dipinge assemblando in modo curioso oggetti di varia natura, come se fossero dei puzzle. teste bizzarre Lo scopo di Arcimboldo è suscitare meraviglia e stupore, obiettivi che raggiunge grazie alla sua abilità pittorica: egli mostra una particolare capacità di osservazione e riproduzione della realtà, di cui evidenzia soprattutto il lato fantastico e magico. Allo stesso tempo, le sue opere fanno riflettere l’osservatore mostrando come gli oggetti possano cambiare profondamente significato in base al contesto in cui sono collocati.   Biografia di Arcimboldo Una TESTA Di libri La ser ie delle “teste bizzarre” comprende anche Il bibl io tecar io . D ue grandi libri inclinati rich ia mano un bracc io p ie gato, mentre le dita della mano sono evocate da alcuni sottili segnalibri. Un massicc io volume, aperto circa a metà, cr ea una ch io ma un po’ ribelle, mentre altri libri più piccoli danno forma ai tratti del volto: un’amp ia fronte, un naso prominente e una delle d ue g ua nce. Sullo sfondo, la tenda azzurra – prez io sa e avvolgente – si trasforma in un mantello che non copre una spalla in carne e ossa ma un’altra pila di libri, sovrapposti a formare il busto dell’originalissimo personagg io . Il bibliotecario, in un certo senso il custode del Sapere per eccellenza, è qui rappresentato quotidianamente: i libri. La sua dedizione al lavoro e l’amore per i libri sono tali che il bibliotecario diviene tutt’uno con essi. attraverso gli oggetti di cui si prende cura (1566), olio su tela, 97x71 cm. Stoccolma, Skoklosters Slott. Il bibliotecario punti fermi   ARCIMBOLDO: dipinge “teste  ” assemblando in modo curioso oggetti di varia natura.                                                            evidenzia il lato   e   della realtà per suscitare   e  .