GRAMMATICA DELL’IMMAGINE LO SPAZIO Lo spazio, così come gli oggetti che lo occupano, (larghezza, altezza e profondità). si sviluppa in tre dimensioni Rappresentare lo spazio e il volume dei corpi che vi si collocano richiede dunque di riprodurre qualcosa di tridimensionale su un supporto che ha solo due dimensioni: il foglio e la tela, infatti, possiedono una larghezza e un’altezza , ma sono privi di profondità. Per superare questo ostacolo, fin dall’antichità, gli artisti hanno messo a punto una serie di accorgimenti visivi che ingannano l’occhio dell’osservatore e . Questi accorgimenti sono detti . creano l’illusione del volume e della profondità indicatori di profondità Esercizi interattivi osservo Osserva nelle immagini i differenti indicatori di profondità. ► Grandezza relativa Percepiamo una figura o forma più piccola, come più lontana rispetto a una figura o forma più grande. Pisanello, (1436-1439), affresco. Verona, Chiesa di Sant’Anastasia. San Giorgio e la principessa ► Sovrapposizione Percepiamo più vicine e in primo piano le forme che compaiono complete e intere. , particolare di una vetrata della Cattedrale di SaintÉtienne (1195-1270). Bourges (Francia). Partenza per Gerusalemme ► Convergenza apparente di linee parallele Per comprendere questo indicatore basta pensare quando osserviamo i bordi di una strada o i binari di un treno: due linee rette sembrano convergere all’orizzonte verso uno stesso punto. Camille Pissarro, (1897), olio su tela. Londra, National Gallery. Boulevard Montmartre in un mattino d’inverno ► Altezza sull’orizzonte La maggiore vicinanza alla linea dell’orizzonte ci fa percepire gli oggetti più lontani. Claude Monet, (1873), olio su tela. Parigi, Musée d’Orsay I papaveri ► Prospettiva aerea Gli oggetti posti a distanza da noi tendono via via a perdere di nitidezza, fino quasi a confondersi con lo sfondo. Leonardo da Vinci, (particolare) (1491-1508 ca.), olio su tavola. Londra, National Gallery. Vergine delle Rocce punti fermi Per rappresentare la tridimensionalità dello spazio e dei corpi che lo occupano, gli artisti utilizzano degli accorgimenti visivi detti indicatori di profondità . Tali accorgimenti sono: la grandezza relativa , la sovrapposizione , la convergenza apparente di linee parallele , l’ altezza sull’orizzonte , la prospettiva aerea . >> pagina 36 LA PROSPETTIVA Fu nel Rinascimento che matematici e artisti definirono le per calcolare l’esatta inclinazione delle linee convergenti, così da suggerire l’impressione della profondità dello spazio raffigurato, nel modo più realistico possibile. Questo metodo è nato con il nome di o . Una volta scelto un , che può essere più o meno elevato e più meno angolato rispetto alla scena osservata, nel dipinto variano l’altezza alla quale si traccia la e la del punto verso cui convergono tutte le linee di profondità (nella realtà parallele tra loro), che prende il nome di . regole geometriche prospettiva lineare geometrica punto di osservazione linea dell’orizzonte collocazione punto di fuga osservo Osserva nelle immagini i differenti schemi prospettici. La viene utilizzata per rappresentare uno spazio che si trova proprio davanti all’osservatore. Ha un solo punto di fuga, idealmente collocato all’interno del dipinto. L’insieme dà una sensazione di equilibrio e serenità. prospettiva centrale Paolo Uccello, (1465-1468), tempera su tavola. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. Miracolo dell’ostia La (o angolare) si utilizza per rappresentare gli spazi e i volumi come se fossero visti di lato. Richiede due punti di fuga, spesso almeno uno si trova idealmente fuori dalla scena. L’insieme trasmette una sensazione di instabilità e maggiore inquietudine. prospettiva accidentale Pieter Bruegel il Vecchio, (1568), olio su tavola. Vienna, Kunsthistorisches Museum. Banchetto nuziale Gli artisti possono decidere di rappresentare lo spazio senza applicare regole geometriche, basandosi sull’intuito ( ), assecondando in questo modo la propria individuale interpretazione della realtà. prospettiva empirica Egon Schiele, , 1915, olio su tela. Linz, Neue Galerie der Stadt.grammatica dell’immagine Krumau la piccola città V punti fermi Nel Rinascimento vengono messe a punto regole geometriche per rappresentare lo spazio con la prospettiva geometrica ( prospettiva centrale o accidentale ). Gli artisti continuano anche a rappresentare lo spazio in modo intuitivo ( prospettiva empirica ). >> pagina 37 Le possibilità espressive dello spazio ► Osserva, leggi e mettiti alla prova per riconoscere e sperimentare le possibilità espressive dello spazio PROSPETTIVA CENTRALE PROSPETTIVA ANGOLARE PROSPETTIVA EMPIRICA ► CHE COSA VEDO? Pietro Perugino, (1500-1504), olio su tavola. Caen, Musée des Beaux-Arts. Lo sposalizio della Vergine Edgar Degas, (1873- 76), olio su tela. Parigi, Musée d’Orsay. La lezione di danza Karl Schmidt-Rottluff, (1912), olio su tela. New York, Museum of Modern Art (MoMA). Case di notte Persone in una piazza coronata da un grande edificio esagonale. Ballerine durante una lezione di danza. Una città con colori, forme e spazi insoliti. ► CHE COSA OSSERVO? La scena è divisa in due parti: in primo piano i protagonisti dell’evento, Maria, Giuseppe e il sacerdote accompagnati da donne e uomini. Sullo sfondo vi è un edificio esagonale contornato da un portico. La griglia geometrica del pavimento della piazza evidenzia le linee prospettiche della composizione. In primo piano due ballerine di spalle osservano la scena: una, seduta sul pianoforte, si gratta la schiena, l’altra, in piedi, sventola un ventaglio. Il centro è occupato dalla figura del maestro. La prospettiva, estremamente scorciata, scorre in diagonale seguendo le linee tracciate dalle assi del pavimento fino al fondo della stanza. Nel dipinto è assente una una prospettiva di tipo tradizionale: la spazialità e la forma sono sconvolte, il paesaggio è spettrale. Per accennare alla profondità spaziale il pittore usa i colori: caldi per gli edifici, il muro e la strada in primo piano, freddi per i piani più arretrati e lo sfondo. ► RIELABORO E CREO Sovrapponi all’immagine un foglio di carta da lucido e con una matita traccia le linee prospettiche e individua il punto di fuga. Dove si trova? Sovrapponi all’immagine un foglio di carta da lucido e con una matita traccia le linee prospettiche e individua il punto di fuga. Dove si trova? Prova a disegnare anche tu un gruppo di case utilizzando una prospettiva empirica e colori caldi e freddi per sottolineare i piani della composizione. ► Lavorate in coppia con un compagno o una compagna e cercate in libri, riviste oppure in rete immagini e opere d’arte in cui la rappresentazione dello spazio comunica sensazioni diverse. Scegliete poi l’immagine che preferite e che vi sembra più appropriata e presentatela alla classe illustrandone le caratteristiche. Scegliete poi l’immagine che preferite o che vi sembra più appropriata e presentatela alla classe illustrandone le caratteristiche.