GRAMMATICA DELL’IMMAGINE LA COMPOSIZIONE È più efficace comunicare un messaggio visivo utilizzando lo stile figurativo o astratto? È meglio affidare l’espressione di un’idea al colore o al disegno? Quale elemento del linguaggio visivo conviene far prevalere sugli altri? Queste, e tante altre, sono le domande che ogni artista si fa quando, davanti ad un supporto, cerca di accostare punti, linee, luce e colore per dare vita alla sua opera d’arte. Il modo in cui gli elementi del linguaggio visivo sono organizzati all’interno di un’opera visuale prende il nome di . composizione Esercizi interattivi osservo Gli elementi attraverso i quali si può analizzare una composizione sono il formato, il peso visivo, l’inquadratura, la simmetria o asimmetria, le linee di forza, il ritmo e il movimento. ► Il formato Il formato, ovvero lo spazio all’interno del quale si organizzano gli elementi che compongono l’opera, è uno dei primi aspetti presi in considerazione all’artista che deve adattare al supporto la sua composizione. Può essere quadrato, rettangolare, circolare, triangolare o di forme più articolate. Michelangelo, (1504-1505), marmo. Firenze, Museo Nazionale del Bargello. Tondo Pitti Jean-Antoine Watteau, (1718-1719), olio su tela. Parigi, Museo del Louvre. Gilles ► Il peso visivo In una composizione ci sono di norma elementi che attirano la nostra attenzione più di altri perché hanno un peso visivo maggiore per dimensione (grande o piccola), collocazione (primo o secondo piano), colori (caldi o freddi, chiari o scuri). Kazimir Malevic, (1915), olio su tela. New York, Museum of Modern Art (MoMA). Realismo pittorico. Ragazzo con zaino – masse di colore – nella quarta dimensione Pierre-Auguste Renoir, (1881-1886), olio su tela. Londra, National Gallery. Gli ombrelli Edgar Degas, (1873), olio su tela. New York, The Metropolitan Museum of Art. Una stiratrice (silhouette) ► L’inquadratura L’inquadratura indica il punto di vista da cui l’artista decide di rappresentare ciò che osserva o ha in mente. Alcune aree dell’immagine attirano il nostro sguardo e, per ricollegarci a quanto abbiamo appena osservato, hanno dunque un peso visivo maggiore. Queste aree sono dette e si posizionano di norma al centro delle diagonali e delle mediane della composizione. punti o centri focali Beato Angelico, (Pala di San Marco), (1440 ca.), tempera su tavola. Firenze, Museo di San Marco. Sacra Conversazione ► Simmetria e asimmetria Una composizione è simmetrica quando i suoi elementi si dispongono in modo speculare rispetto a un punto o a un asse. Grazie alla simmetria un’immagine può evocare sensazioni di equilibrio, calma e staticità. Al contrario un’immagine asimmetrica (priva di simmetria) comunica instabilità e tensione. Giuseppe Pellizza da Volpedo, (1896-1901), olio su tela. Collezione privata. Idillio primaverile Uno dei rosoni della cattedrale Chartres. ► Le linee di forza Nell’organizzazione di una composizione, l’artista tiene conto non soltanto del peso visivo ma anche di direttrici che guidino lo sguardo dell’osservatore: sono le cosiddette . Queste, nonostante non siano chiaramente disegnate vengono percepite dall’osservatore grazie all’organizzazione degli elementi compositivi: la disposizione delle forme, della direzione di un gesto o di uno sguardo, dal susseguirsi di figure in qualche modo collegate tra loro. linee di forza Le linee di forza possono seguire andamenti diversi: verticali, orizzontali, curvi, incrociati, spezzati – e comunicare sensazioni diverse. Nella di Caravaggio, l’osservatore individua subito San Paolo, il protagonista dell’evento descritto. Le linee di forza individuate dalle braccia del santo, steso a terra mentre riceve la luce divina, aprono la scena in orizzontale, e le linee verticali delle zampe del cavallo guidano lo sguardo verso di lui. Conversione di San Paolo Caravaggio, (1600-1601), olio su tela. Roma, Basilica di Santa Maria del Popolo, Cappella Cerasi. Conversione di san Paolo ► Ritmo e movimento Il ritmo è un altro elemento che può contraddistinguere la struttura compositiva di un’opera. Un’immagine è caratterizzata dal ritmo quando alcuni elementi che la compongono – forme, segni, colori – si ripetono in modo regolare o secondo modalità che le conferiscono particolari qualità espressive. Quando ad alternarsi sono elementi uguali o molto simili tra loro, ripetuti a distanze regolari, il ritmo appare e suggerisce a un movimento costante. Quando invece gli elementi che si ripetono sono diversi, il ritmo appare e suggerisce l’idea di un movimento più vivace e rapido. uniforme alternato Giacomo Balla, (1912), olio su tela. Milano, Museo del Novecento. Ragazza che corre sul balcone punti fermi La composizione è il modo in cui gli elementi del linguaggio visivo sono organizzati e caratterizzati all’interno di un’immagine o di un’opera d’arte. Gli elementi che un’artista prende in considerazione e che un osservatore prende in esame durante la lettura di un’ immagine sono: il formato , il peso visivo , l’ inquadratura , la simmetria o asimmetria , le linee di forza , il ritmo e il movimento . >> pagina 41 Le possibilità espressive della composizione ► Osserva, leggi e mettiti alla prova per riconoscere e sperimentare le possibilità espressive degli elementi compositivi. PESO VISIVO E INQUADRATURA LINEE DI FORZA RITMO E MOVIMENTO ► CHE COSA VEDO? Vasilij Kandinskij, (1911), olio su tela. Monaco, Städtische Galerie im Lenbachhaus. Impressione III (concerto) Jacques- Louis David, (1784), olio su tela. Parigi, Musée du Louvre. Giuramento degli Orazi Giacomo Balla, (1912), olio su tela. Londra, Estorick Collection of Modern Italian Art. La mano del violinista Una composizione astratta in cui si individuano alcune figure. Un giuramento in un’ambientazione classica. Un violinista che suona. ► CHE COSA OSSERVO? Nella composizione astratta, fatta di semplici macchie di colore puro, si riconoscono tuttavia le sagome del pianoforte (la grande macchia nera), l’esecutore e il pubblico. È la grande macchia nera del pianoforte a catturare l’attenzione e guidare la lettura dell’intera composizione. Il quadro rappresenta un episodio storico narrato da Tito Livio: per risolvere il conflitto tra Roma e Albalonga si affrontano in duello tre valorosi soldati per ogni parte: i fratelli Orazi, romani, contro i Curiazi, albani. Con un atteggiamento teatrale, i giovani Orazi stendono il palmo destro giurando sulle spade che il padre porge loro. Le spade incrociate e il gesto dei tre giovani sono il centro focale del dipinto. Il pittore futurista Giacomo Balla ci trasmette l’idea del movimento compiuto dalla mano del violinista, utilizzando la tecnica della raffigurazione simultanea (ripetendo la mano che non è mai rappresentata nella stessa posizione né in modo nitido). ► RIELABORO E CREO Realizza anche tu una composizione astratta lavorando sul peso visivo di colore e forma. Sovrapponi all’immagine un foglio di carta da lucido e con una matita traccia le linee di forza della composizione. Prova a realizzare un disegno in cui, come Balla, raffiguri un’azione in movimento: un uomo che cammina, una ragazza che lancia una palla ecc. ► Lavorate in coppia con un compagno o una compagna e cercate in libri, riviste oppure in rete immagini e opere d’arte ponendo l’attenzione sugli elementi della composizione più rilevanti. Scegliete poi l’immagine che preferite o che vi sembra più appropriata e presentatela alla classe illustrandone le caratteristiche.