artepiù La fotografia La fotografia è una delle protagoniste della comunicazione visiva: non solo consente di la realtà ma, riproducendola fedelmente per quella che appare in un dato momento, riesce a informazioni in maniera immediata, congelando attimi importanti e realtà molto lontane. documentare comunicare A questa funzione “storica” la fotografia aggiunge una valenza più intima e può diventare un mezzo per suscitare , acquistando così un . emozioni valore artistico Un po’ di storia… Le figure chiave nell’evoluzione della tecnica della fotografia sono due francesi, Joseph Nicéphore Niépce (1765-1833) e Louis Daguerre (1787-1851). Niépce realizza nel 1827 una in cui il vetro è sostituito da una sottile lastra di metallo ricoperta di bitume per renderla fotosensibile e in grado di fissare un’immagine in modo permanente; dopo un’esposizione alla luce di varie ore, sulla lastra le zone “illuminate” si scolorivano e si indurivano, mentre le regioni scure del supporto non subivano alterazioni così che dopo il lavaggio della lastra e un passaggio di inchiostro finalmente appariva l’immagine fotografica vera e propria. camera ottica Nel 1838 Daguerre mette a punto una tecnica più evoluta, il sistema del , in cui si fissava l’immagine in positivo attraverso l’esposizione prolungata alla luce su una lastra di metallo (argento o rame) trattata con i sali d’argento, che si annerivano al contatto con la luce. dagherrotipo Nella seconda metà dell’Ottocento si diffonde una tecnica che impiega lastre di vetro per creare dei negativi, da cui poi le immagini possono essere stampate – anche più volte – su carta. Da allora la fotografia ha conosciuto un successo e un’evoluzione velocissime. Nicéphore Niépce, (1826), presso Chalon-sur-Saône. Veduta dalla finestra di Niépce a Gras Louis-Jacques-Mandé Daguerre, (1838), dagherrotipo. Monaco di Baviera, Münchner Stadtmuseum. Boulevard du Temple Il professionista Un fotografo, come ogni altro professionista, deve conoscere bene gli “attrezzi del mestiere”, in particolar modo le caratteristiche delle e degli , così da scegliere di volta in volta lo strumento ideale per il tipo di fotografia che vuole scattare e per le condizioni nelle quali lavora. macchine fotografiche obiettivi Gli strumenti Esistono due tipi di macchina fotografica, quella analogica e quella digitale, oggi molto più diffusa. La macchina fotografica utilizzava la pellicola, oggi quella al suo posto utilizza un sensore che trasforma la luce in un segnale elettronico. Il sensore è composto da milioni di , elementi sensibili alla luce: le dimensioni e il numero di del sensore determinano la risoluzione dell’immagine, cioè la sua qualità. L’immagine viene poi convertita in una sequenza di informazioni digitali e archiviata come file in formati standard (per esempio JPEG o TIFF). Per determinati scatti occorre disporre di un buon , si può scegliere per esempio il , che allarga l’inquadratura o il , che ingrandisce e avvicina soggetti anche molto lontani. analogica digitale , pixel pixel obiettivo grandangolo teleobbiettivo  >> pagina 425 Come si fa una fotografia? La fotografia è il risultato di una serie di scelte. Per fare una fotografia è necessario: decidere la e la di luce che illuminano il soggetto; tipologia quantità decidere la del soggetto dall’obiettivo; distanza scegliere il (angolatura); punto di vista scegliere l’ . inquadratura Queste scelte vanno compiute in base allo che vogliamo ottenere attraverso la fotografia. scopo La foto scientifica ( ) o ad esempio è quella in cui il soggetto dovrà essere raffigurato con precisione e chiarezza; la foto di ( ) richiede tecnica e intuito: bisogna saper cogliere il momento giusto; la foto richiede invece soprattutto grande senso estetico: “Quali sono le condizioni che esaltano maggiormente il soggetto?”. Infine il ( ), in cui è necessario saper cogliere il carattere del soggetto e le sue espressioni. 1 documentaristica cronaca 2 artistica ritratto 3 Il linguaggio della fotografia è la di realtà ripresa dall’obiettivo: è la decisione di mostrare qualcosa e di escludere qualcos’altro dall’immagine che si sta costruendo. L’inquadratura varia in base alla distanza che separa chi fa la foto dal soggetto rappresentato, e può essere o . L’inquadratura parte orizzontale verticale è il dal quale si decide di realizzare lo scatto. È possibile mostrare il soggetto fotografandolo dal basso, dall’alto, frontalmente, lateralmente e così via. Una foto ripresa dal basso per esempio permette di avere un’immagine del soggetto più slanciata e imponente, una dall’alto tende a “schiacciare” l’immagine, ma spesso la rende più espressiva. L’angolatura punto di vista è uno dei fattori più importanti della fotografia, ha la funzione di mostrarci il visibile e la funzione di agire sui nostri stati emotivi, mutandoli. La luce può essere La luce fisica mentale naturale , quindi sempre diversa a seconda delle stagioni, dell’ora del giorno e delle condizioni del cielo, oppure artificiale , ovvero prodotta attraverso dei flash o delle lampade. si potrebbe definire come la fase che viene “ ”. Esistono appositi programmi per modificare le foto digitali. La modifica può limitarsi ad “ ” l’inquadratura, a rendere più intensi i colori e variare la luminosità, oppure la fotografia può essere modificata così tanto da essere . Ormai è possibile per esempio cancellare dalle foto interi elementi e inserirne altri, e ringiovanire o invecchiare i soggetti a piacimento. Il fotoritocco dopo lo scatto aggiustare stravolta