OLTRE CONFINE – GIAPPONE L’Occidente scopre il Giappone Nell’Ottocento molti artisti, come Manet, gli impressionisti, Van Gogh e Gauguin cominciano a collezionare stampe giapponesi e lo stile di queste opere così diverse da quelle occidentali influenza la loro produzione. Il Giappone ha una storia e una tradizione artistica antichissime: quello che gli occidentali iniziano a conoscere nell’Ottocento è però solo un piccolo frammento di una produzione molto vasta che spazia dall’architettura civile e religiosa alla pittura, alla scultura monumentale. Fondamentale fu la salita al potere dell’ (1867-1912) che, aprendo per la prima volta i confini del Giappone agli occidentali dopo un lungo isolamento, rese possibili . imperatore Mutsuhito scambi commerciali e artistici Nello stesso tempo, soprattutto in Francia, si diffonde l amore per questa cultura. ’ Nel 1867 il Giappone espone per la prima volta le sue opere d’arte a Parigi, alla Seconda esposizione universale: tra queste opere ci sono , chiamate , che per i giapponesi sono opere poco costose (erano stampate in questo modo, per esempio, le carte da imballaggio). Molto diverse dall’arte occidentale, si caratterizzano per le , le e soprattutto la loro . stampe multicolori ukiyo-e linee curve e sinuose composizioni asimmetriche bidimensionalità L’opera più famosa di questo stile è la xilografia realizzata da (1760-1849) che raffigura due barche di pescatori in balia di uno che sta per sopraggiungere. Sullo sfondo, nello stesso colore del mare, si vede il monte Fuji, la cima più alta del Giappone. La grande onda di Kanagawa Katsushika Hokusai tsunami Per la prima volta l’artista mescola la di una raffigurazione piatta, dalla forte linea di contorno (nelle barche dei pescatori e nell’acqua), con una : la montagna, infatti, è raffigurata in . tradizione orientale convenzione tipica occidentale prospettiva Citazioni di stampe giapponesi compaiono in molti dipinti ottocenteschi: dal di Manet ( p. 415) agli sfondi delle opere di Van Gogh. Per questi artisti, il riferimento al Giappone rappresentava il desiderio di tornare a un linguaggio genuino ed essenziale, libero dalle convenzioni dell’arte occidentale. Ritratto di Zola ► Con i grandi maestri: Il Giappone di Hokusai e Hiroshige Con i grandi maestri: Il mondo fluttuante degli ukiyo-e Katsushika Hokusai, (1830 ca.), xilografia policroma, 25,7x37,9 cm. New York, The Metropolitan Museum of Art. La grande onda di Kanagawa Vincent van Gogh, (1889), olio su tela, 60,5x50 cm. Londra, Courtauld Institute Galleries. Autoritratto con l’orecchio bendato