Marcel Duchamp Blainville-Crevon (Francia) 1887 - Neuilly-sur-Seine (Francia) 1968 Marcel Duchamp è stato uno degli artisti più importanti e influenti del Novecento. Ha trascorso la sua vita tra la Francia, New York e il Sud America, e si è occupato sia di pittura sia di scultura, contribuendo a fondare e a sviluppare molte tendenze artistiche, tra cui il Dadaismo. In particolare, può essere considerato l’inventore del dadaista: significa “oggetto già fatto”, e indica un oggetto qualunque che viene prelevato dal suo contesto abituale, dotato di un titolo ed esposto come opera d’arte. Per Duchamp l’artista non deve dimostrare un’abilità manuale, disegnando o scolpendo, ma deve possedere la di scegliere qualcosa di esistente nella realtà quotidiana e di proporlo come opera d’arte. ready-made r ea dy-made capacità mentale   Marcel Duchamp Un’opera che interroga chi guarda La scelta di oggetti quotidiani da trasformare in ricade anche su cose prive di valore e meno nobili, come questo orinatoio che Duchamp appoggia in posizione ribaltata su un piedistallo e a cui assegna l’ironico titolo di . L’artista costringe così l’osservatore a a cui è difficile dare risposte: chi è il vero autore dell’opera? L’operaio che l’ha fabbricata o Duchamp che l’ha scelta? Si tratta veramente di arte? Qual è il valore di questo lavoro? r ea dy-made Fontana porsi delle domande (1964, copia dell’originale del 1917), ready-made, 63x48x35 cm. Parigi, Musée National d’Art Moderne, Centre Pompidou. Fontana meno arte, più umorismo Un’opera dada non deve essere bella, ma deve risvegliare le coscienze, far riflettere su ciò che si guarda. E per ottenere questo scopo, il è un formidabile strumento: costringe a guardare in modo diverso anche le cose che conosciamo meglio. senso dell’umorismo Qui Duchamp compie una delle sue azioni più irriverenti: utilizza una stampa della di Leonardo, alla quale disegna baffi e barba. G io conda (1919), rettificato, 19,7x12,4 cm. Collezione privata. L.H.O.O.Q ready-made punti fermi   Marcel Duchamp È l’inventore del  .                                                            L’opera d’arte non deve essere  , ma   chi la guarda.