artepiù Il cinema Il cinema si basa su sequenze di immagini in movimento, che vengono percepite contemporaneamente dalla vista e dall’udito, diventando un mezzo di comunicazione totale e coinvolgente: uno spettacolo di luci, suoni, immagini che fanno ridere, piangere, pensare ed emozionare. ► p. 500 all’opera! Un po’ di storia Il termine cinema deriva dal greco e significa “ ”. Già nell’Ottocento erano state realizzate le prime immagini in movimento, con uno strumento chiamato fenachistoscopio e con gli esperimenti di Eadweard Muybridge. kìnesis movimento Sono però i , Auguste e Louis, gli inventori del cinema moderno: il 28 dicembre 1895 proiettano il primo film della storia con un apparecchio brevettato, chiamato . fratelli Lumiére cinématographe Inizialmente il cinema era e in bianco e nero, i fotogrammi erano intervallati da per far comprendere la storia, e in sala un per accompagnare le immagini. Nell’arco di pochi decenni la produzione di film diviene una proficua impresa economica (basti pensare alla nascita agli inizi del Novecento di “mecche” del cinema come e ) ma anche e soprattutto una nuova forma di espressione artistica. L’evoluzione del cinema è velocissima: nel 1927 viene proiettato il primo film e nel 1935 la prima pellicola . muto cartelli scritti pianista o un’orchestra suonavano Hollywood Cinecittà sonoro a colori Come la fotografia, anche il cinema è passato al . Le nuove tecnologie permettono di mettere a punto spettacolari effetti speciali e straordinarie proiezioni in oltre che a realizzare interi . digitale 3D film d’animazione Il fenachistoscopio è costituito da un disco sul quale vengono disegnati i movimenti in successione di un soggetto. Fotogramma dell’ : il primo film proiettato dai fratelli Lumière mostra i lavoratori che escono dalla fabbrica per il pranzo. Uscita dalle officine Lumière I professionisti Un film è il risultato di un lavoro di squadra e per la sua realizzazione occorrono numerosi professionisti. : dirige le riprese e guida la troupe (il gruppo dei tecnici coinvolti nella realizzazione del film) ed è sua la e ; per trasmettere alla storia raccontata nel film il ritmo e l’atmosfera voluti dispone di due strumenti, le inquadrature e il montaggio. Regista responsabilità tecnica artistica : scrive il testo che gli attori interpreteranno e in generale la storia, suddividendo la narrazione in scene, definendo per ognuna le caratteristiche degli ambienti e dei personaggi, ma anche i suoni, i rumori, i dialoghi, le musiche di accompagnamento. Sceneggiatore : cura l’allestimento delle varie scene ricreando ambienti, fondali e oggetti. Scenografo : si occupano della direzione delle luci e della registrazione dell’audio sul set. Fonico ed elettricista : hanno il compito di realizzare e scegliere i costumi di scena e il tipo di . Costumista e truccatore make-up : effettua le riprese. Cameraman , o operatore di ripresa : interpreta la sceneggiatura del film. Attore : in accordo con il regista, sceglie le riprese e le inquadrature più efficaci e le assembla in scene durante la fase della post-produzione. Montatore James Cameron, fotogramma del film (2009), pensato per la proiezione 3D. Avatar >> pagina 487 il linguaggio del cinema L’inquadratura cinematografica si articola in , quando viene dato maggior rilievo alla figura umana rispetto all’ambiente in cui si svolge l’azione, e in quando viceversa è inquadrato perlopiù l’ambiente. Più inquadrature formano una scena, più scene una sequenza. piani campi Piano : una ripresa ravvicinata che inquadra solo ed esclusivamente il volto dell’attore, tra il collo e la fronte ( ). Primissimo piano 1 : un’inquadratura un po’ più ampia del primissimo piano: il personaggio viene ripreso dalle spalle in su. Primo piano : riprende il personaggio dalle ginocchia in su. Inquadratura utilizzata molto nei film western americani, perché permetteva di vedere in un colpo solo, il volto del personaggio e la fondina della pistola. Piano americano : il personaggio è ripreso per intero ( ). Figura intera 3 : la ripresa molto ravvicinata di una parte del corpo umano, spesso gli occhi ( ). Particolare 2 : la ripresa molto ravvicinata di una parte di un oggetto inanimato. Dettaglio Campo : lo spazio inquadrato è limitato e vi si trova un personaggio ben riconoscibile, anche se non occupa mai più della metà dell’inquadratura. Campo medio : si tratta di inquadratura in cui lo spazio prevale nettamente sul personaggio, tuttavia quest’ultimo ancora si distingue. Campo lungo : si tratta della ripresa di spazi interni, ad esempio una stanza. L’ambiente viene inquadrato nella sua interezza con tutti gli elementi che lo occupano. Campo totale I MOVIMENTI DELLA MACCHINA DA PRESA Le inquadrature sono date dal che è montata su un carrello e si sposta in varie direzioni determinando effetti espressivi diversi. Possiamo avere tre tipi di movimenti, qui rappresentati. movimento della macchina da presa La : la macchina da presa scorre su un carrello, accompagnando i movimenti degli attori. carrellata La : la macchina si sposta lentamente. Lo spettatore ha la sensazione di vedere attraverso gli occhi del personaggio. panoramica La : l’inquadratura si allarga progressivamente e, a partire da un particolare, giunge a una visione più ampia o, viceversa, stringe da una visione ampia al dettaglio. zoomata