Graffiti Art Il colore è protagonista assoluto della Graffiti Art (o Graffitismo), un movimento artistico che nasce in America negli anni Settanta del Novecento in modo del tutto spontaneo, come forma di affermazione dell’individuo in contesti sociali che tendono ad appiattire differenze e identità culturali, come le grandi metropoli statunitensi. Il linguaggio è quello del fumetto e della pubblicità; l’espressività si fonda sulla trasformazione e deformazione dei caratteri dell’alfabeto e su figure che ricordano quelle dei cartoni animati. Gli artisti dipingono inizialmente su o sui e metropolitane, ma successivamente il linguaggio del Graffitismo è applicato anche a quadri e sculture. grandi superfici murarie vagoni di treni Questa tendenza comunica gioia di vivere, ma si fa portavoce anche dello spirito di contestazione delle giovani generazioni. Gli artisti sono animati dalla volontà di essere protagonisti del presente, con i suoi grandi problemi sociali, non dimenticando i piccoli aspetti della vita quotidiana. Grazie a , le loro opere riempiono i “vuoti” – di significato, d’identità, di bellezza – delle anonime periferie delle città di tutto il mondo. segni forti e ben distinguibili Sagome colorate L’arte di Haring è caratterizzata da alcuni elementi che rendono subito riconoscibile il suo stile: l’uso di uno sfondo monocromo; una gamma di colori limitata, scelta fra tinte molto accese; un repertorio di figure semplici (bambini, cani, angeli, cuori), definite con una linea rapida e fluente dallo spessore costante. Tutto ciò ha fatto sì che spesso queste figure abbiano assunto il valore di “icone”, cioè di simboli di concetti complessi. L’artista riesce così a visualizzare in modo immediato messaggi di tipo sociale, culturale e religioso, come nel grande murale di Pisa, dedicato al tema dell’armonia e della . Nell’opera spiccano in alto le forbici umanizzate che rappresentano la collaborazione fra gli uomini per sconfiggere il male (il serpente). pace nel mondo Keith Haring, (1989), colori acrilici su intonaco. Pisa, via Zandonai. Tuttomondo >> pagina 529 orologi d’artista L’arte di strada di Haring nasce nelle periferie e nelle stazioni delle metropolitane, dove su tabelloni pubblicitari in disuso e in ampi spazi pubblici dà vita a disegni di grande dimensione; ma i suoi simpatici personaggi invadono con la loro energia anche i piccoli quadranti di alcuni orologi di una nota marca svizzera. Anche in questo caso, come nei murales, lo spazio a disposizione viene interamente riempito di segni e figure, che si rincorrono rapidi e pulsanti attraendo la nostra attenzione come se fossero accompagnati da una . ritmata musica rap Keith Haring, (1986). Orologio da polso per Swatch UN BRUTTO INCIDENTE Quest’opera è realizzata da Basquiat durante un soggiorno a Modena, quando il pittore statunitense – che inizia giovanissimo come street artist a New York con opere murali che combinano scritte e immagini – è già una figura di primo piano del Graffitismo. Qui Basquiat combina tecniche pittoriche diverse per raffigurare un evento molto frequente nelle grandi città: l’ . Il è rappresentato come se stesse volando per aria; sullo sfondo si vedono un’ambulanza e altre macchine, mentre sulla destra una coloratissima corona richiama le insegne luminose dello skyline metropolitano. investimento di un uomo Red Man Jean-Michel Basquiat, (1981), tecnica mista su tavola, 204,5x210,8 cm. Collezione privata. Red Man punti fermi La Graffiti Art Nasce in nelle grandi città con scritte e . L’esponente più famoso è con il suo repertorio di figure e colori .