L’architettura del Secondo Novecento La lezione di Le Corbusier e quella di Frank Lloyd Wright influenzano l’architettura della seconda metà del Novecento, che percorre strade diverse ma tutte riconducibili a due tendenze principali: un’architettura che si basa su e sull’utilizzo di materiali moderni come l’acciaio e il cemento armato; forme razionali un’architettura caratterizzata da , che vuole inserirsi in maniera armonica nel contesto naturale circostante. forme libere ed espressive In Italia, in particolare, l’architettura manifesta il bisogno di un linguaggio semplice e autentico, rinnovando l’interesse per i materiali tradizionali e locali, come il mattone e la pietra. Una biblioteca accogliente Kahn vuole recuperare il dell’architetto, contro le mode e il consumismo: come si vede nella biblioteca di Exeter, propone forme equilibrate con spazi essenziali ed eleganti, capaci di soddisfare appieno le esigenze dell’uomo. Nelle sue opere la forza della luce e la semplicità dei materiali trasmettono lo stesso senso di pace e austerità che emanano i monumenti antichi. rigore del mestiere Louis Kahn, Biblioteca di Exeter (1965-1972), esterno e interno. La chiesa del viaggio L’architettura di Giovanni Michelucci cerca un rapporto di integrazione con il contesto naturale in cui sorge: questa chiesa, con le sue , dialoga con i percorsi autostradali che le passano vicini e, nel grande tetto a forma di tenda, richiama il carattere provvisorio del viaggio. I materiali semplici (pietra e cemento per le murature e lastre di rame per la copertura) si armonizzano perfettamente con il paesaggio toscano. forme curve e dinamiche Giovanni Michelucci, Chiesa di San Giovanni Battista (1960-1964). Campi Bisenzio (Firenze), lungo l’Autostrada del Sole. punti fermi   L’architettura del secondo Novecento: segue   tendenze: si basa su forme   e materiali   o sceglie forme   ed espressive.