un capolavoro per iniziare Il discobolo AUTORE Mirone copia romana da originale in bronzo del 450 a.C. ca. DATA marmo materiale h 124 cm MISURA Roma, , Palazzo Massimo alle Terme LUOGO Museo Nazionale Romano Asset ID: 265 ( ) sta-vidrac-il-discobolo-mirone30.mp4 Le opere dei maestri greci sono giunte fino a noi per lo più nelle copie romane. Spesso queste copie, essendo più pesanti degli originali in bronzo perché di marmo, hanno bisogno di ulteriori sostegni, in genere realizzati alla base della statua come piccole colonne, rocce o alberi, perché la scultura stia in equilibrio. Anche nel caso del Discobolo il sostegno al quale si appoggia l’atleta con il fianco sinistro era assente nell’opera originale di bronzo. osservo La figura dell’atleta segue la forma di un arco, cioè può essere idealmente inscritta all’interno di un semicerchio che parte dalla mano destra (quella nella quale tiene il disco), segue la linea della spalla fino ad arrivare alla mano sinistra che poggia sul ginocchio destro, infine termina nel piede sinistro, che fa leva sulle dita per aumentare la potenza del lancio. All’interno di questo semicerchio, braccio destro, busto e gambe originano una linea spezzata formata da quattro segmenti uguali secondo una rigorosa geometria. osservo e leggo Per secoli la simmetria e l’equilibrio caratterizzano l’arte greca, dall’armoniosa bellezza delle statue alle proporzioni perfette dei templi. La bellezza ideale La figura umana è al centro dell’arte greca. La perfezione fisica è considerata dai Greci specchio dell’armonia interiore: per questo l’artista, nelle sue statue, cerca di raffigurare la bellezza ideale. Parte quindi dall’osservazione della realtà, ma la modifica mirando alla perfezione, tanto che a volte risulta difficile capire se l’opera ritragga una persona reale o una divinità. Il soggetto della scultura è un discobolo (“lanciatore del disco”). Lo scultore Mirone non rappresenta un atleta in particolare, ma osserva gli atleti che gareggiano nudi nelle specialità olimpiche e riproduce di essi gli elementi che ritiene migliori, creando così un corpo perfetto che incarna la bellezza ideale. lo studio del corpo umano Gli scultori osservano e studiano il corpo umano, in particolare quello del giovane atleta nudo, e stabiliscono un canone, cioè le regole e i modelli da seguire per renderne al meglio la forma, le proporzioni e il movimento. Mirone riproduce con grande efficacia la muscolatura del discobolo e sceglie una posizione che dà immediatamente l’idea del movimento: l’atleta è colto, infatti, nell’attimo che precede il lancio, quando ha terminato il caricamento e sta per scattare come una molla per scagliare lontano il disco. La ricerca dell’equilibrio Il rifiuto dell’esagerazione (considerato il peggiore errore in cui può cadere l’uomo), il senso della misura e dell’equilibrio sono alla base dello spirito greco. La rappresentazione dell’uomo e della donna nell’arte greca rispecchia questi principi, scegliendo posizioni e atteggiamenti che suggeriscono un’idea di compostezza e armonia. La posizione del corpo piegato in avanti e l’ampio arco costituito dalle braccia aperte, dalle spalle e dalla gamba sinistra conferiscono all’immagine del discobolo un senso di misura e di armonia.