SAPERSI ORIENTARE USARE I PUNTI DI RIFERIMENTO Per muoverci nello spazio abbiamo bisogno di sapere sia dove siamo sia dove dobbiamo andare. Ci servono cioè dei  : per esempio, per andare da casa a scuola usiamo come punti di riferimento una piazza o un negozio rispetto ai quali sappiamo di dover proseguire dritto, oppure girare a destra o a sinistra. punti di riferimento Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di   che indicassero direzioni precise e che fossero  . stabilire dei punti di riferimento costanti validi per tutti Il Sole e i punti cardinali Il Sole è stato il primo punto di riferimento seguito dai viaggiatori del passato. Osservandolo nel cielo è possibile individuare quattro punti di riferimento, chiamati punti cardinali : Est . Al mattino il Sole sorge più o meno sempre nello stesso punto: l’Est (o Oriente , dal latino oriens = che nasce). Sud . A mezzogiorno il Sole tocca il punto più alto del suo cammino nel cielo e nell’Emisfero Nord, dove ci troviamo, indica il Sud o Meridione ; nell’Emisfero Sud invece indica il Nord. Nord . Opposto al Sud si trova il Nord o Settentrione . Ovest . Alla sera il Sole tramonta nel punto opposto a dove sorge: l’Ovest (o Occidente , dal latino occidens = che cade). Durante il giorno, quindi, per trovare la direzione giusta e individuare i punti cardinali, basta osservare la posizione del Sole. I PUNTI CARDINALI E di notte? Ci sono le stelle Di notte invece fin dall’antichità si usano le stelle come punti di riferimento. Per esempio, nel nostro Emisfero il Nord è indicato dalla Stella Polare , una stella molto luminosa che fa parte dell’Orsa Minore, una costellazione (gruppo di stelle) facilmente riconoscibile. Nell’altro Emisfero, invece, la costellazione della Croce del Sud indica, appunto, il Sud.  >> pagina 9 USARE GLI STRUMENTI Col tempo l’uomo ha inventato vari strumenti che gli permettono di orientarsi anche quando l’osservazione del Sole e delle stelle è ostacolata dalle nuvole. I principali sono la bussola e il GPS . La bussola La bussola ha una base su cui sono indicati i punti cardinali, e un ago magnetico libero di ruotare. L’ago si dispone sempre verso il Nord . Quindi, una volta appoggiata la bussola su un piano, basta aspettare che l’ago si fermi per conoscere la direzione del Nord e di conseguenza individuare anche gli altri punti cardinali. Il GPS Molti degli strumenti che abbiamo oggi, come il navigatore satellitare o gli smartphone, per darci la nostra posizione geografica usano la tecnologia GPS (dall’inglese Global Positioning System , ossia Sistema di Posizionamento Globale). Questo sistema utilizza una rete di satelliti artificiali in orbita attorno alla Terra. I satelliti mandano ai nostri smartphone e ai navigatori un segnale radio che permette di calcolare la posizione con grande precisione . I satelliti artificiali emettono segnali radio usati dagli smartphone e dai navigatori per calcolare la posizione. GUIDA ALLO STUDIO 1 Completa lo schema.   2 Completa il testo. Fin dall’antichità gli uomini hanno trovato alcuni punti di riferimento per orientarsi. Il più antico è stato  Osservando la sua posizione nel cielo è possibile individuare i quattro punti cardinali. Durante la notte, invece, si possono usare le stelle, in particolare nell’Emisfero Nord la  che indica il Nord; mentre nell’Emisfero Sud, la Croce del Sud che indica il .