insegna...   Slow Food La cucina etnica in italia La crescente presenza di stranieri in Italia e la maggior inclinazione a viaggiare hanno indotto evidenti cambiamenti nei comportamenti di consumo alimentare: gustare il cibo etnico, del resto, è un modo piacevole per avvicinarsi alla cultura e alle tradizioni di paesi lontani, oltre che sinonimo d’integrazione. Secondo alcuni recenti sondaggi, oltre il 50% degli italiani ha sperimentato almeno una volta la cucina di un ristorante etnico e il 20 % circa si reca nei ristoranti stranieri almeno una volta al mese. La percentuale aumenta fra i giovani dai 18 ai 34 anni e nelle zone del Centro e del Nord, dove i locali e i negozi di prodotti etnici sono più diffusi. La cucina extra europea più apprezzata dagli italiani è quella cinese, con pollo in agrodolce, involtini primavera e riso alla cantonese. Segue quella giapponese, con , e , piatti composti principalmente da riso e pesce che, probabilmente, sono il cibo etnico più famoso al mondo. Ricche di gusto sono anche la cucina messicana, molto speziata, con , e , così come il peruviano, a base di pesce crudo marinato nel limone, e il pollo indiano, macerato in spezie e yogurt. In molti locali è ormai di casa il cous cous di origine magrebina, che viene cucinato in migliaia di varianti in tutto il Nord Africa e in Sicilia; principe della cucina etnica è diventato in poco tempo il turco , letteralmente “carne arrostita rotante” preparato con carne di montone marinata. sushi sashimi maki burritos chili fajitas ceviche tandoori doner kebab Il crescente successo in Italia della cucina etnica è dovuto anche al fatto che il costo è alla portata di tutte le tasche e che molti locali propongono il servizio take away. In media, i ristoranti giapponesi e argentini sono i più cari sia per il costo delle materie prime che per l’ambientazione spesso elegante; la cucina brasiliana, tunisina e messicana comportano una spesa di medio livello, mentre decisamente più bassi sono i costi della cucina turca, indiana e cinese.