Il mercato comune L’Un ne Europ è orm una delle più grandi potenze economiche del mondo. Se non si fossero uniti in un mercato comune, gli Stati rop più sviluppati (German , Franc , Regno Unito, Ital ) avrebbero avuto magg ri difficoltà a competere con le potenze emergenti sullo scenar mond le. io ea ai eu ei ia ia ia io io ia l’euro, la moneta unica La moneta unica rop è una delle monete di riferimento dell’econom mond le, seconda solo al dollaro statunitense nella classifica delle valute più usate nelle operaz ni finanz r internaz nali. eu ea ia ia io ia ie io Già nel 1992 il aveva istituito un’ tra i Paesi dell’UE, il cui obiettivo era l’adozione di un’unica . Ci vollero diversi anni di preparativi e negoziati prima che, il 1° gennaio 1999, l’ divenisse la moneta ufficiale di 12 dei 15 Stati che allora componevano l’UE. Era però ancora una moneta “virtuale”, usata per i pagamenti in banca e i movimenti finanziari, e solo il 1° gennaio 2002 entrarono in circolazione le monete e banconote in euro. Trattato di Maastricht unione economica e monetaria moneta comune europea euro Negli anni successivi altri Paesi dell’UE hanno deciso di adottare la moneta unica e oggi sono 19 gli Stati che formano la cosiddetta . Eurozona   Carta interattiva - I Paesi dell’euro *Il Regno Unito, con il referendum di giugno 2016, ha scelto di uscire dall’Unione Europea. L’uscita formale è avvenuta il 31 gennaio 2020.Entro il 31 dicembre 2020 saranno definiti tutti i rapporti futuri tra UE e Regno Unito. PAESI DELL’EUROZONA STUDIO CON METODO nel testo le tappe che hanno portato all’adozione della moneta unica e . Sottolineo completo , Trattato di Maastricht: si istituisce un’ e l’adozione di una .                                                                                                                                           : l’euro diventa di 12 Paesi dell’UE, ma è ancora solo una moneta  .                                                                                                                                               : entrano in circolazione le monete e le banconote in euro.                                             e . Rispondo sintetizzo Perché per i Paesi europei è importante fare parte di un’unione economica? la carta a pagina 33 e i Paesi che fanno parte dell’Eurozona. Osservo individuo  >> pagina 34 la seconda potenza economica mondiale Se mett mo ins me le econom di tutti i P si membri, oggi l’Un ne Europ può essere considerata la in termini di ricchezza totale, c è di (PIL). In q sta classifica l’UE è superata solo dagli , ma è davanti all’altra grande potenza economica, la . ia ie ie ae io ea seconda potenza economica mond ia le io Prodotto Interno Lordo ue Stati Uniti Cina Il dell’Unione Europea, inoltre, è il più importante per i commerci globali: le e le importazioni da e verso i Paesi dell’UE rappresentano infatti più del di tutte le merci scambiate nel mondo, contro il 15% degli Stati Uniti e il 12% della Cina. mercato comune esportazioni 20% Rotterdam, la città con il più grande porto commerciale europeo. gli squilibri interni Q sti dati si riferiscono però all’econom dell’Un ne Europ nel s ins me, mentre la sit z ne d singoli P si membri è molto var bile: un elemento di debolezza dell’UE è propr il grande nel grado di sviluppo economico d P si che la compongono. ue ia io ea uo ie ua io ei ae ia io divar io ei ae Consideriamo per esempio il dato del , cioè il PIL di un Paese diviso per il numero dei suoi abitanti: è un dato che riflette, sebbene imperfettamente, il grado di ricchezza e di benessere “medi” della sua popolazione. Il PIL pro capite dell’Unione Europea nel 2016 era pari a circa 34.000 dollari, ma tra i dati dei singoli Paesi membri le differenze erano enormi: dai 103.000 dollari del Lussemburgo, uno dei più alti del mondo, ai 6500 dollari della Bulgaria, un PIL pro capite pari a quello di uno Stato africano in via di sviluppo come il Botswana. PIL pro capite Osservando i dati del PIL pro capite dei Paesi dell’UE su una carta tematica (vedi sotto), ci accorgiamo che questo divario ha anche una . componente geografica Il PIL pro capite è infatti maggiore nei Paesi dell’Europa Occidentale e minore in quelli della parte orientale del continente. Questa differenza è dovuta a numerosi fattori storici e strutturali. Tra questi vi è il fatto che i Paesi dell’Europa Centro-Occidentale sono stati i primi a disporre di una solida base industriale, già a partire dal XIX secolo. Da parte loro, i Paesi dell’Europa Orientale hanno dovuto fare i conti con una profonda ristrutturazione delle proprie economie dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica e del blocco comunista nel 1991, passando da un’economia di tipo (dove la maggior parte delle attività economiche è controllata dallo Stato) a una (dove vige la libera iniziativa individuale in campo economico). comunista capitalista I vertici dell’Unione Europea sono consapevoli di questo problema ed è proprio per ridurre il divario economico tra i Paesi membri che sono state varate le sostenute dal Fondo di Coesione (vedi p. 28). politiche di solidarietà *Il Regno Unito, con il referendum di giugno 2016, ha scelto di uscire dall’Unione Europea. L’uscita formale è avvenuta il 31 gennaio 2020. PIL PRO CAPITE NEI PAESI DELL’UE STUDIO CON METODO la carta e gli Stati dell’UE con il PIL pro capite più elevato e quelli con il PIL pro capite più basso. Osservo individuo e nel testo le cause del divario tra lo sviluppo economico dei Paesi con il PIL elevato e quello dei Paesi con il PIL basso. Uso la carta e il testo per . Seleziono sottolineo ripetere  >> pagina 36 l’UE di fronte alla crisi economica A partire dal 2008 l’Un ne Europ e l’Eurozona hanno dovuto affrontare la più grande difficoltà insorta da q ndo furono costit te: la mond le. Iniz ta nel negli come crisi finanz r che ha portato al fallimento di molte banche e soc tà di investimento, dall’anno successivo la crisi ha colpito q si tutti i , compresi q lli rop , facendo sì che il loro PIL calasse anno dopo anno come conseg nza di una generale riduz ne delle attività economiche. io ea ua ui crisi economica ia ia 2007 Stati Uniti ia ia ie ua P si industr lizzati ae ia ue eu ei ue io Tra i Paesi dell’UE, hanno subito in misura maggiore gli effetti della crisi gli Stati dell’Europa Meridionale: , , , , le cui economie e finanze pubbliche sono considerate meno solide rispetto a quelle dell’Europa Settentrionale. Questi Paesi hanno infatti un alto , vale a dire l’insieme del denaro che lo Stato prende in prestito per poter funzionare e garantire i servizi pubblici, e per un periodo si è temuto che non fossero più in grado di restituire i soldi che erano stati loro prestati. Spagna Italia Portogallo Grecia debito pubblico Nei Paesi più colpiti, la crisi ha causato l’aumento della e la perdita del potere d’acquisto delle famiglie, che si sono trovate improvvisamente più povere. Molti Governi, inoltre, nel tentativo di risanare il bilancio dello Stato, hanno imposto tagli ai servizi e agli stipendi pubblici. Tutto ciò ha provocato il peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini e un diffuso disagio sociale, tanto che in molti Paesi sono stati organizzati grandi di protesta. In tale situazione hanno guadagnato consensi i movimenti e i partiti politici , che incolpano le istituzioni europee di aver causato, o aggravato, gli effetti della crisi. disoccupazione scioperi e manifestazioni euroscettici Studenti spagnoli protestano contro i tagli fatti dal Governo all’istruzione. STUDIO CON METODO le informazioni sulla crisi economica nell’Unione Europea e le definizioni delle seguenti espressioni. Seleziono sottolineo Debito pubblico Partiti e movimenti euroscettici per capire. Rispondo Perché le economie di alcuni Paesi dell’Europa Meridionale sono considerate meno solide di quelle dell’Europa Settentrionale? Nei Paesi più colpiti, quali sono state le conseguenze della crisi?  >> pagina 37 Le misure dell’UE e la tens io ne fra gli Stati Le istituz ni dell’Un ne Europ , e in spec l modo la Banca Centrale Europ , sono corse ripari offrendo “pacchetti di salvatagg ” costit ti da P si più in difficoltà, tra c Grec , Portogallo e Irlanda. In camb degli uti, i vertici dell’UE hanno però ch sto che i Governi di q sti P si adottassero spec li “ ” (c è di tagli alle spese) per risanare i loro bilanci e risollevare l’econom . io io ea ia ea ai io ui prestiti e agevolaz io ni economiche ai ae ui ia io ai ie ue ae ia misure di au sterità io ia La crisi economica ha inoltre tra i Paesi membri dell’UE dovute al divario tre le loro economie. I Governi e una parte dell’opinione pubblica dei Paesi più ricchi e meno colpiti dalla crisi, come la Danimarca, i Paesi Bassi e soprattutto la Germania, non hanno approvato le misure volte ad aiutare i Paesi più in difficoltà, percepiti talvolta come un ostacolo alla crescita degli altri Stati dell’UE. D’altra parte, i Governi e i cittadini dei Paesi che più hanno subito gli effetti della crisi mal sopportano il fatto che l’Unione Europea in cambio degli aiuti pretenda di interferire nelle loro politiche economiche imponendo tagli e sacrifici. aggravato le tensioni Un aspetto chiave di questa situazione è proprio lo squilibrio tra l’ e quella tra gli Stati dell’UE: da un punto di vista economico, infatti, l’Unione Europea è ormai un sistema nel quale la crisi di uno dei Paesi membri può avere sulle economie di tutti gli altri, mentre le istituzioni politiche europee non hanno ancora poteri sufficienti per dettare una linea comune a tutti i membri e affrontare così la crisi in maniera unitaria. integrazione economica politica gravi ripercussioni La sede della BCE, che gestisce prestiti e agevolazioni ai Paesi membri. STUDIO CON METODO il testo e le seguenti informazioni. Rileggo seleziono Che cosa ha fatto l’UE per i Paesi in difficoltà economica. Perché la crisi economica ha aggravato le tensioni tra i Paesi membri dell’UE. Uso le informazioni sottolineate per . ripetere