AFRICA SETTENTRIONALE Il territorio e il clima In Africa Settentrionale si possono individuare quattro grandi elementi geografici: il gruppo montuoso dell’ la distesa del Deserto del , le terre aride del e la valle del fiume che con il suo delta sfocia nel Mar Mediterraneo. , Atlante Sahara Sahel , Nilo   atlante pp. 26-27   Carta interattiva - Africa Settentrionale Le montagne dell’Atlante La regione nord-occidentale dell’Africa (tra Mediterraneo e Oceano Atlantico), occupata da Marocco, Algeria e Tunisia, è detta , che in arabo significa “luogo del tramonto”, cioè occidente. Maghreb Nel Maghreb si erge il sistema montuoso più importante dell’Africa del Nord. Lo storico greco Erodoto lo chiamò , come il gigante della mitologia condannato a reggere sulle sue spalle la volta celeste. L’Atlante si sviluppa per 2237 km da sud- ovest a nord-est e costituisce una barriera tra il mare e il Sahara. Prevalentemente arido, è solcato da fertili vallate ricche di pascoli e vegetazione. Atlante È costituito da due serie di catene montuose, una interna e una costiera. La prima include la parte più elevata del sistema, l’ , in cui svetta il (4165 m). Anche l’Atlante marocchino, detto , raggiunge i 2500 m; il fiume Moulouya lo divide dall’ , che ha rilievi più bassi. Alto Atlante Monte Toubkal Rif Atlante del Tell Un villaggio sulle montagne dell’Atlante in Marocco.  >> pagina 211 Un mare di sabbia: il Sahara Il Deserto del Sahara è il più grande del pianeta. Si estende per 1600 km da nord a sud e per 5000 km da est a ovest, occupando un’area di oltre 9 milioni di km , con un’altitudine media tra i 400 e i 500 m. 2 Il grande altopiano è interrotto da alcuni gruppi montuosi, tra cui l’ con il (2918 m), e da diverse depressioni, tra cui quella di Qattâra (133 m sotto il livello del mare). Hoggar Monte Tahat Sino a 4000-5000 anni fa, la regione sahariana era ricoperta dalla vegetazione. La pioggia alimentava numerosi fiumi di carattere stagionale, detti , di cui oggi restano solo tracce fossili che solcano la superficie del deserto. I cambiamenti climatici hanno portato a una progressiva dell’area. uadi desertificazione Il clima è estremo: caldissimo durante il giorno, quando la temperatura può superare i 50 °C, e gelido durante la notte. Il deserto però non è privo di acqua, che a tratti riaffiora, oppure viene intercettata in profondità e distribuita con ingegnose opere idrauliche, consentendo la creazione di insediamenti sparsi: le . oasi Un’oasi nel deserto. La fascia del Sahel Il Sahel, che in arabo significa “riva del deserto”, è la più vasta pianura africana, interrotta soltanto, nella parte centrale, dai e da quelli del . Il paesaggio è dominato dalla savana. monti dell’Aïr Tibesti In questa regione, a partire dall’VIII secolo, si formarono alcuni potenti Stati, come il Regno del Ghana e gli imperi del Mali, del Songai e del Kanem-Bornu. La valle del fiume Nilo Il Nilo attraversa l’Africa per più di metà della sua latitudine e sfocia nel Mediterraneo con un , compiendo un tragitto complessivo di 6671 km. La Valle del Nilo, grazie ai fertili terreni alluvionali, è una delle regioni più ricche di tutta l’Africa. Il Nilo è considerato il fiume più lungo del mondo e uno dei maggiori per ampiezza di bacino. vastissimo delta Il corso del Nilo presso Assuan. LA STORIA  3000 a.C. circa Ha inizio la prima dinastia dei . L’Egitto è la più antica grande civiltà del Mediterraneo. faraoni fine IX sec. a.C. I fondano Cartagine, che impone la sua egemonia sui traffici mediterranei. Fenici 322 a.C. Alessandro Magno conquista l’Egitto. La nuova capitale, , diventa il maggior centro culturale del mondo antico. Alessandria 146 a.C. Con la vittoria definitiva su Cartagine, dà inizio alla conquista dell’Africa mediterranea. Roma 639 d.C. Si avvia l’ nella regione, dove si diffonde velocemente la religione islamica. espansione araba XIX-XX sec. Nell’Ottocento l’Africa Settentrionale cade sotto il di Francia e Gran Bretagna. La stagione del colonialismo si conclude nel 1962 con l’indipendenza dell’Algeria. dominio coloniale 2011 scuotono i Paesi arabi del Mediterraneo, provocando la caduta dei Governi tunisino, egiziano e libico (Geo Oggi, p. 214). Sollevazioni popolari 2016 Dopo anni di guerra civile, in si insedia un Governo riconosciuto dalla comunità internazionale che controlla però solo una piccola parte del territorio. Libia  >> pagina 212 LA POPOLAZIONE Gli Stati dell’Africa Settentrionale hanno una densità di popolazione molto disomogenea: il valore medio è di circa , si passa però dalle di e (circa 4 ab./km ) fino a quelle ben di (97 ab./km ) e (76 ab./km ), determinate dalla presenza di grandi città, in cui si concentra la maggior parte della popolazione nazionale. 23 ab./km 2 bassissime densità Libia Mauritania 2 più alte Egitto 2 Marocco 2 DENSITÀ DELLA POPOLAZIONE Arabi e berberi al Nord, sudanesi e nilotici al Sud La popolazione della regione si può dividere sommariamente in due ampie fasce. Nella fascia costiera mediterranea prevalgono gli e i (tra cui i ). I berberi abitano soprattutto le regioni del Sahara e delle montagne dell’Atlante. arabi berberi tuareg Nella fascia del Sahel la situazione è più variegata: in alcune aree prevale l’etnia , suddivisa a sua volta in numerosi sottogruppi (tra i quali i wolof, i fulani, i bambara, gli hausa ecc.). Nel Sudan, invece, all’etnia araba prevalente a nord si affianca, nella regione del Nilo, una forte minoranza di origine ; il Darfur, regione sud-occidentale del Sudan al confine con il Ciad, è tristemente noto per la “pulizia etnica” di miliziani arabi delle tribù nomadi ai danni delle popolazioni stanziali. sudanese nilotica L’influenza araba e islamica A partire dal VII secolo l’Africa Settentrionale ha subìto la conquista da parte degli arabi, i quali hanno imposto una forte unità religiosa e linguistica nella regione. L’ , nella confessione , e l’ sono infatti la religione e la lingua più diffuse. Nella società islamica la religione svolge un ruolo molto importante, poiché incide profondamente sugli stili di vita, sull’educazione e sulle stesse istituzioni dello Stato (per esempio sulla giustizia). All’interno del mondo islamico africano sono oggi attivi che hanno suscitato sanguinosi conflitti sociali, specialmente in Algeria, Egitto e Libia. Islam sunnita arabo movimenti fondamentalisti sono presenti soprattutto in Egitto (copti), in Ciad (cattolici e protestanti) e in Sudan (cattolici, prevalenti nel Sud Sudan). Minoranze cristiane L’ è parlato dalla grande maggioranza della popolazione. La colonizzazione europea ha lasciato in eredità l’uso dell’ (in Egitto), ma soprattutto quello del : diffuso in Algeria, il francese è la lingua ufficiale in Niger e, insieme all’arabo, in Ciad e Mali. arabo inglese francese Burkina Faso: il più grande mercato della regione. NIAMEY 2010 GRAVE EPIDEMIA DI COLERA LA CITTÀ È FONDATA SULLA SABBIA 100 MILIONI DI ANNI l’età del DINOSAURO i cui RESTI sono CUSTODITI NEL MUSEO NAZIONALE TUNISI sorge accanto ai resti dell’antica CARTAGINE LOUVRE museo più visitato al mondo PARIGI 5000 m 184 colonne la MOSCHEA principale della CITTÀ VECCHIA di TUNISI 2  >> pagina 213 L’ECONOMIA L’economia della regione è assai . Mentre l’area mediterranea gode di un certo benessere, le aree interne, soprattutto a causa delle condizioni climatiche e degli scontri fra etnie, sono afflitte da gravi problemi. disomogenea Le potenzialità del Mediterraneo I Paesi della fascia mediterranea sono tra i più sviluppati dell’Africa, grazie a un’agricoltura in via di , allo sviluppo dell’industria e del turismo e alle abbondanti risorse minerarie ed energetiche. modernizzazione Nelle zone costiere e lungo la valle del Nilo si coltivano prevalentemente cereali, cotone, ortaggi, frutta, agrumi, olivo, vite. L’ è legata soprattutto all’ (petrolio, gas naturale, fosfati). industria attività estrattiva Nel settore dei servizi è cresciuta l’importanza del , in particolare in Egitto, Marocco e Tunisia, anche se l’instabilità politica e la minaccia di attacchi terroristici hanno negli ultimi anni provocato un calo degli arrivi di turisti con una notevole flessione dell’industria del settore. turismo La povertà del Sahel Diversa è la situazione nel Sahel, una delle regioni più povere dell’Africa e del mondo intero. Qui l’economia si basa (miglio, sorgo, cotone, arachidi e canna da zucchero) e sull’ tradizionali, che però non riescono a coprire il fabbisogno locale. essenzialmente sull’agricoltura allevamento Il è poco sviluppato e principalmente legato all’attività estrattiva, che fornisce petrolio (in Ciad e in Sudan), uranio (in Niger), ferro, oro, rame. settore industriale Lo sviluppo economico della regione è ostacolato anche dalla e dai , che hanno raggiunto notevole intensità in Mali, in Sudan e in Ciad. precarietà delle reti di comunicazione conflitti SFRUTTAMENTO DEL SUOLO