AMERICA ANDINO-AMAZZONICA La porzione settentrionale della massa continentale sudamericana è caratterizzata da due elementi fra loro strettamente collegati: la e il bacino del . catena delle Ande Rio delle Amazzoni   atlante pp. 38-39   Carta interattiva - America Andino-amazzonica IL TERRITORIO E IL CLIMA La “spina dorsale” delle Ande La corre lungo il bordo occidentale della regione, allungandosi poi nell’area del Cono Sud, per un’estensione totale di 7500 km. Cordigliera delle Ande In alcuni tratti si presenta come un’unica catena, in altri come un fascio di catene separate da , vasti altopiani e bacini chiusi, dove si possono trovare anche , come il , situato a quasi 4000 m di altitudine al confine fra Perú e Bolivia. profonde valli fluviali grandi laghi Titicaca Il Parco Nazionale di Huascaran, alle pendici della Cordigliera delle Ande, in Perú. Il Rio delle Amazzoni I fiumi che sfociano nell’Oceano Pacifico sono brevi ma sufficienti ad alimentare l’attività agricola lungo la fascia costiera. Quelli che scendono verso oriente per la maggior parte vanno ad alimentare l’enorme bacino del . Circa riversano le loro acque nel grande fiume, che alla foce ha una portata media di poco inferiore ai . Rio delle Amazzoni 10.000 affluenti e subaffluenti 200.000 metri cubi al secondo Circa la metà della regione è coperta dalla : è la , considerata il “polmone” del pianeta Terra in quanto ospita miliardi di piante che, attraverso il processo di fotosintesi, contribuiscono in modo decisivo a mantenere l’equilibrio fra ossigeno e anidride carbonica nell’atmosfera. Inoltre è il territorio che presenta la maggiore : qui vivono migliaia di specie vegetali e animali. Selva amazzonica foresta più grande del mondo biodiversità  >> pagina 297 Le grandi piogge Nella fascia equatoriale e distribuite lungo tutto l’arco dell’anno; . La piovosità diminuisce e lo sbalzo termico aumenta salendo in altitudine e spostandosi verso sud. le precipitazioni sono abbondanti le temperature sono costanti LA STORIA  XV sec. Massimo sviluppo dell’ nelle regioni andine; il Brasile è abitato da popolazioni seminomadi (arawak, caribi, guaraní). Impero inca XVI sec. I spagnoli abbattono l’Impero inca e ne occupano le terre; il Brasile viene colonizzato dai portoghesi. conquistadores 1817-1824 Le colonie ispano-portoghesi dell’America del Sud ottengono l’ . indipendenza 1899 Proclamazione della repubblica in Brasile e inizio di un lungo periodo di crisi economiche e politiche, con ribellioni e . Governi autoritari 1964-1985 in Brasile. Dittatura militare 2002-2006 I Governi di in Brasile, in Venezuela, in Bolivia perseguono una crescita nazionale non condizionata dagli Stati Uniti. Lula Chávez Bachelet 2013 Alla morte di Chávez, il Venezuela entra in una grave . crisi politica ed economica 2016 Il Governo della Colombia e i guerriglieri delle , milizie rivoluzionarie in attività dal 1964, firmano uno storico . FARC cessate il fuoco LA POPOLAZIONE La regione è popolata da oltre . Escludendo i piccoli Stati insulari, la densità di popolazione oscilla fra il massimo di 57 ab./km dell’Ecuador e il minimo di 10 ab./km della Bolivia, con un valore medio di poco superiore a 25 ab./km . 340 milioni di abitanti 2 2 2 DENSITÀ DI POPOLAZIONE Regioni affollate e aree disabitate Le aree più popolate sono le , mentre le zone interne sono spopolate. Più di tre quarti degli abitanti vivono nelle città. I sono in Brasile (San Paolo, Rio de Janeiro e diversi altri), in Colombia (Bogotá e Medellín), in Perú (Lima), in Venezuela (Caracas) e in Ecuador (Quito). fasce costiere grandi centri urbani I meticci La popolazione varia molto, da Paese a Paese, anche per quanto riguarda la composizione etnica. La maggioranza è costituita da ( in spagnolo e in portoghese), che comprendono circa i due terzi dei colombiani e dei venezuelani, e circa il 40% dei brasiliani e degli ecuadoriani. Complessivamente inferiore è la presenza dei bianchi, discendenti degli giunti nei secoli, prima come colonizzatori e poi come immigrati. meticci mestizos pardos europei Le popolazioni più antiche Le varie popolazioni amerindie presenti prima della colonizzazione europea sono state decimate, ma in alcune zone sono sopravvissute diverse comunità. In gli dell’etnia sono circa il 45% della popolazione, in Bolivia sono il 30% e in Ecuador il 25%, per un totale di oltre 20 milioni di persone, di cui viene ufficialmente riconosciuta la lingua e sono tutelate la cultura e le tradizioni. I sono il 7% sia in Brasile sia in Colombia, dove è presente anche oltre 1 milione di , discendenti dall’unione fra neri d’Africa e amerindi. Perú amerindi quechua neri zambos Lingue e religioni arrivate dall’Europa In Brasile si parla , mentre gli altri Paesi hanno come lingua ufficiale lo . Le sono anch’esse ufficiali solo nei Paesi a forte presenza quechua. Nella Guyana, nel Suriname e nella Guiana Francese sono ancora in uso le lingue dei colonizzatori, rispettivamente inglese, olandese e francese. portoghese spagnolo lingue indigene La è ovunque quella ; negli ultimi anni è in crescita il numero dei protestanti, con oltre il 15% in Brasile. religione più seguita cattolica BOGOTÁ 50 MUSEI 60 GALLERIE D’ARTE 800 m LINEARI LA RIPIDISSIMA FUNICOLARE CHE PORTA ALL’EREMO DI MONSERRATE 2019 CLAUDIA LÓPEZ LA PRIMA DONNA SINDACO DELLA CITTÀ LIMA I BALCONI IN LEGNO DEL CENTRO STORICO PATRIMONIO UNESCO 190 GIORNI DI NEBBIA ALL’ANNO 130 km DI SPIAGGE PATRIMONIO geo LE ISOLE GALÁPAGOS   L’arcipelago delle Galápagos, nell’Oceano Pacifico, è costituito da   14 isole di origine vulcanica   situate a 1000 km dalla costa dell’Ecuador. La lontananza da ogni altra terra emersa ha fatto sì che qui si sviluppassero una flora e una fauna dalle caratteristiche uniche. Per questo nel 1959 fu istituito un Parco Naturale, poi esteso all’area marina circostante. La singolarità delle specie animali che vivono su queste isole colpì lo scienziato inglese  , che vi soggiornò nel 1835: dall’osservazione delle loro caratteristiche egli trasse ispirazione per formulare la  . Charles Darwin teoria dell’evoluzione L’animale simbolo delle Galápagos è la  , lunga fino a 2 m, può pesare anche 200 kg e vivere oltre 100 anni. tartaruga gigante  >> pagina 299 L’ECONOMIA Uno dei maggiori problemi economici della regione (e dell’intera America Latina) è la assolutamente , con il 70% delle terre fertili in mano all’1% dei proprietari e il 30% frammentato tra il restante 99% dei coltivatori. distribuzione delle terre coltivabili sproporzionata L’agricoltura di piantagione e la pesca Per il consumo interno si coltivano grandi quantità di e , , ortaggi e frutta. Il Brasile e altri Stati della regione sono inoltre tra i primi produttori al mondo di , , e , destinati prevalentemente all’esportazione. mais altri cereali fagioli caffè cacao canna da zucchero cotone Posizioni da primato si riscontrano anche nella produzione di legname, nell’allevamento e nella . pesca Piantagioni di caffè in Brasile. Le ricchezze del sottosuolo e il turismo La regione dispone di abbondanti risorse minerarie: (Venezuela e Brasile), (Brasile e Suriname), (Perú), oltre a minerali di ferro, stagno, piombo, zinco, oro e diamanti. petrolio bauxite argento Le principali operano nel campo , , , . La produzione di , come tessuti, autoveicoli, elettrodomestici, è in costante aumento. industrie estrattivo petrolifero siderurgico alimentare beni di consumo È in crescita anche il che in diversi Paesi si sta rivelando una delle risorse economiche più importanti. turismo SFRUTTAMENTO DEL SUOLO Uno Stato politicamente instabile Il Brasile è lo Stato con il più alto reddito pro capite, seguito da Venezuela e Colombia, mentre in altri Paesi, come la Bolivia, si registrano valori molto più bassi. La situazione è aggravata dalla , oltre che dall’ di molti Paesi e dalla delle classi dirigenti. La situazione è particolarmente difficile in Venezuela, colpito da una grave crisi economica e politica che si protrae dal 2013. forte disparità delle condizioni di vita instabilità politica diffusa corruzione Il Parco Nazionale di Huascaran, alle pendici della Cordigliera delle Ande, in Perú.