Umanesimo e Rinascimento Sul piano retorico, è una personificazione o una metonimia, ma per gli umanisti ritrovare un classico significa davvero ridare vita, voce e corpo all autore. Riaffiora la polemica contro il Medioevo, qui incarnato dalle oscure biblioteche monastiche, prigioni degli autori antichi. venti miglia. Perciò mi recai là per distrarmi, ed insieme per vedere i libri di cui si diceva vi fosse un gran numero. Ivi, in mezzo a una gran massa di codici che sarebbe lungo enumerare, ho trovato Quintiliano ancor salvo ed incolume, ancorché tutto pieno di muffa e di polvere. Quei libri infatti non stavano nella biblioteca, come richiedeva la loro dignità, ma quasi in un tristissimo ed oscuro carcere, nel fondo di una torre, in cui non si caccerebbero neppure dei condannati a morte. Ed io son certo che chi per amore dei padri andasse esplorando con cura gli ergastoli in cui questi grandi son chiusi, troverebbe che una sorte uguale è capitata a molti dei quali ormai si dispera. La lingua Dall egemonia del latino all affermazione del volgare La passione per la classicità si riflette nella riaffermazione del latino come lingua letteraria. Il Certame coronario e il riscatto del volgare Soprattutto nei primi decenni del Quattrocento, il volgare è così relegato a mero strumento di comunicazione quotidiana, anche se non viene meno l ammirazione per la tradizione volgare del Trecento, sublimata dal mito delle cosiddette tre corone fiorentine : Dante, Petrarca e Boccaccio, considerati, per il pregio delle loro opere, meritevoli dello statuto di classici. Verso la metà del secolo, la gerarchia linguistica operata dagli umanisti va però lentamente modificandosi e il volgare torna ad acquistare dignità, candidandosi ad affiancare, se non a sostituire, il latino come lingua della letteratura, mentre quest ultimo continua a essere la lingua in cui scrivono scienziati, filosofi e uomini di Chiesa. Secondo una diffusa convenzione ma non priva di verità la riscossa letteraria del volgare si colloca attorno a una data e a un occasione precise: il 1441, quando Leon Battista Alberti organizza, con il patrocinio dei Medici, una gara poetica in volgare sul tema dell amicizia, il Certame coronario. Al di là del valore relativo delle opere partecipanti, è assai rilevante che a incoraggiare l uso del volgare in letteratura sia una corte importante come quella fiorentina, decisa a rivendicare, all interno di un progetto di egemonia sugli altri centri italiani, il primato del toscano. In quest ottica, lo stesso Lorenzo il Magnifico promuove la stesura di una prima antologia di poesia in volgare, la Raccolla parola Imperante il latino come lingua letteraria, nel 1441 si svolge a Firenze una gara poetica in volgare, il Certame coronario, per affermare il primato della lingua toscana. Il latino è la lingua letteraria d Europa La passione degli umanisti per la classicità si riflette nell adozione della lingua latina per la scrittura. Non va dimenticato che già Petrarca preferiva il latino al volgare e che si aspettava fama e gloria eterne non dal Canzoniere, bensì dalla propria produzione latina. Tale predilezione viene ora riaffermata come una scelta collettiva, condivisa dalle élite intellettuali di tutta Europa. 586 Canone Il termine canone viene dal greco kan n, che in origine significava canna e poi regolo , indicando un unità di misura. Presto però acquista il valore di regola , norma , principio , esempio . Nel latino ecclesiastico, il termine assume l accezione di lista , per indicare l elenco autorizzato dei testi sacri (definiti, appunto, canonici) accolti dalla Chiesa come ispirati da Dio, in contrapposizione a quelli discussi e a quelli apocrifi, cioè letteralmente nascosti ed esclusi dalla Bibbia. Successivamente, il termine viene ad assumere anche altri significati come quello di tributo ordinario e fisso. Il significato attuale, usato nel linguaggio critico letterario, non si discosta molto dalle origini. Il termine indica infatti i criteri della valutazione artistica (i canoni del gusto ) oppure la lista delle opere e dei testi ritenuti essenziali e imprescindibili all interno di una tradizione letteraria.