Il Decadentismo video Le de nizioni di Decadentismo \ L origine francese del movimento La connotazione negativa del termine Il termine Decadentismo viene coniato inizialmente per indicare, con un implicito giudizio negativo, una produzione letteraria ritenuta deteriore rispetto a quella della grande tradizione romantica. Il vocabolo nasce in Francia per indicare la poetica di un gruppo di artisti dalla vita sregolata e dissipata, detti poeti maledetti , i quali ostentano un forte anticonformismo che li contrappone al moralismo borghese. Il precursore di tale atteggiamento, ma anche colui che lo ha più compiutamente trasposto nella sua opera, è Charles Baudelaire: con il suo capolavoro I fiori del male, infatti, l individualismo romantico si confronta con il contrasto lacerante tra bene e male, tra estasi e disgusto della vita, tra attrazione per la folla e senso di solitudine, tra appagamento e frustrazione. Tale dualismo porta il poeta a rifiutare ogni rapporto con la società, a sfidarne il perbenismo, a vivere fino in fondo la crisi del ruolo sociale dell artista, sprofondando nella mancanza di ideali. Poco dopo Baudelaire, poeti come Paul Verlaine e Arthur Rimbaud accettano di sottolineare la propria diversità, anzi rivendicano il disordine della loro vita trasgressiva; nel 1886 esce addirittura una rivista dal nome Le Décadent , che afferma la mescolanza di arte e vita, di peccato e poesia, in un esasperata polemica con un mondo percepito come avviato a un inesorabile tramonto. La poetica del Decadentismo attribuisce valore all irrazionalità e all individualismo, proprio mentre negli stessi anni il Naturalismo e il Verismo ricercano l oggettività e la razionalità. La contemporaneità con Naturalismo e Verismo Il Decadentismo si caratterizza per una forte componente di irrazionalismo. Questa sensibilità radicata nell irrazionale viene sviluppata dai Decadenti anche e soprattutto in contrapposizione all oggettività e all impersonalità ricercate dal Positivismo e dal Naturalismo che connotano profondamente la società, la cultura e il senso comune imperanti. Dalla seconda metà dell Ottocento vi è la convivenza tra Decadenti e Naturalisti: mentre escono i testi di Verlaine, Rimbaud e Stéphane Mallarmé, che rappresentano la realtà in modo angosciato e visionario, vengono pubblicati anche i romanzi di autori quali Zola e Maupassant, che descrivono la società del proprio tempo con minuzia documentaria e leggendola attraverso l esperienza, la scienza e la ragione. Non diversamente accade in Italia: nel 1881 escono Malombra di Antonio Fogazzaro (uno dei tre autori di maggiore spicco del nostro Decadentismo, insieme a Giovanni Pascoli e a Gabriele d Annunzio), ma anche I Malavoglia di Verga, capolavoro del Verismo, mentre nel 1889 vengono pubblicati sia Il piacere di d Annunzio sia Mastro-don Gesualdo dello stesso Verga. \ Il Decadentismo italiano La condanna di Croce Il termine Decadentismo viene sostituito ben presto in Francia da altri quali Simbolismo ed Estetismo, che invece in Italia costituiscono due percorsi del Decadentismo stesso, termine che trova in Italia una fortuna maggiore. La ragiola parola Croce de nisce «malati di nervi i tre maggiori autori del Decadentismo italiano: Fogazzaro, Pascoli e d Annunzio, perché avrebbero rinnegato il razionalismo e gli ideali risorgimentali. Poeti maledetti La denominazione viene coniata da Paul Verlaine e usata come titolo della sua opera critica, I poeti maledetti (Les poètes maudits, 1884). L immagine però viene ricavata da una poesia di Baudelaire (Benedizione, contenuta nella raccolta I fiori del male), nella quale una madre maledice la sorte del figlio poeta, disadattato ed emarginato dalla società. Per poeti maledetti Verlaine intende i veri creatori, gli artisti assoluti, condannati a essere incompresi dal proprio tempo e a scontare in vita il proprio conflittuale antagonismo rispetto ai valori e ai miti professati dalla società borghese. 271