Il secondo Ottocento L Estetismo L Estetismo nasce in Inghilterra con Pater e Wilde, che consacrano la loro opera e la loro vita al culto del bello. Esteti decadenti sono anche Huysmans in Francia e d Annunzio in Italia. «Solo per l Arte e con l Arte Estetismo è il vocabolo utilizzato in Inghilterra per riferirsi alle esperienze di autori come lo scrittore e saggista Walter Pater (1839-1894) e il romanziere Oscar Wilde, accomunati da una concezione della vita come ricerca e culto del bello. Scrive Wilde nei suoi celebri Aforismi sull arte: «Solo per l Arte e con l Arte noi possiamo effettuare la nostra perfezione e difenderci dai sordidi pericoli della vita reale . Troviamo però esponenti dell Estetismo anche fuori dall Inghilterra: in Francia Joris-Karl Huysmans, creatore, nel romanzo Controcorrente (1884), del personaggio di Jean Des Esseintes, l esteta per antonomasia, e in Italia Gabriele d Annunzio, autore del romanzo Il piacere (1889), il cui protagonista, Andrea Sperelli, condivide alcuni tratti con Des Esseintes. Lo stesso Wilde si ispirerà al romanzo di Huysmans per il suo Ritratto di Dorian Gray (1891). Il ritratto dell esteta decadente L esteta decadente esibisce atteggiamenti raffinati e anticonformisti, propone di sé un immagine aristocratica, eccentrica e narcisista, considera nell opera d arte soprattutto o esclusivamente il valore musicale dell espressione. Il suo stile di vita si contrappone ai valori dell uomo borghese, considerati volgari e materialistici: attività, produzione, ricerca del profitto. L orizzonte comune lo delude e lo nausea: da qui la sua fuga verso un mondo di bellezza insolita e ricercata. Temi e motivi del Decadentismo La forza del negativo La letteratura decadente è nichilista. Marginalità sociale e autodistruzione caratterizzano le vite degli esteti decadenti e quelle dei loro personaggi. 274 Il nichilismo Ponendosi in aperta polemica nei confronti dell ottimismo borghese e dei suoi valori positivi, la letteratura decadente può essere considerata una letteratura del negativo , in quanto i suoi esponenti non sono in grado di proporre nuovi ideali in sostituzione di quelli tradizionali da loro demoliti. Anzi, tale tendenza si configura spesso come autentico nichilismo, cioè come un atteggiamento che, negando l esistenza di qualsiasi valore o verità, svaluta il senso stesso del vivere. Inettitudine e malattia Sul piano esistenziale spesso le vite degli autori decadenti si caratterizzano infatti per eccessi autodistruttivi (l alcol, le droghe) oppure per un ripiegamento interiore che li porta all isolamento o alla marginalità sociale. Ciò si riflette inevitabilmente sul contenuto delle loro opere: i personaggi ritratti o evocati sono degli insofferenti, dei ribelli, degli inetti; nelle vicende narrate manca il tradizionale lieto fine e anche la poesia esprime la sofferenza e la crisi dell individuo. La condizione di chi è o si sente inadatto alla vita sfocia spesso nella malattia vera e propria, che ne diventa il segno manifesto. Si tratta per lo più di una malattia di tipo psicologico, come la malinconia o spleen di Baudelaire ( T11, p. 325) o l isterismo di Marina ( T7, p. 307), la protagonista di Malombra (1881) di Fogazzaro, ma può anche trattarsi di una malattia allo stesso tempo fisica e morale, come quella del protagonista delle Memorie dal sottosuolo (1864) dello scrittore russo F dor Dostoevskij ( T4, p. 289), considerato un anticipatore di motivi tipicamente decadenti. In tal modo, il Decadentismo introduce e anticipa tematiche che ritroveremo nella letteratura del Novecento: inettitudine e malattia verranno largamente riprese e sviluppate per esempio con le vicende e i personaggi dei romanzi di Italo Svevo e di Luigi Piran-