Lo stile Coerentemente con le funzioni evocative che d’Annunzio assegna alla propria parola poe­tica, egli collauda in tutte le soluzioni stilistiche immaginabili, come se volesse esaurire lo spettro delle possibilità espressive. Un primo ambito in cui si esercita pienamente la sua sperimentazione è quello metrico, dove possiamo registrare una . Abbandonando le strutture tipiche della poesia tradizionale, d’Annunzio «rompe gli schemi strofici, li dilata e li restringe, riducendo a volte il verso a una parola singola» (Beccaria). La sperimentazione metrica Alcyone straordinaria varietà di soluzioni Anche se in alcune liriche (per esempio nella ,  T7, p. 453) è ancora presente un sistema di strofe e non mancano sonetti, madrigali, forme metriche di ascendenza classica, l’autore predilige l’uso della , lunga, talvolta lunghissima, composta di , di misura sillabica diseguale, variamente alternati e legati tra loro in modo del tutto irregolare da rime, ma più spesso da assonanze e consonanze. Sera fiesolana ▶ strofa libera versi liberi D’Annunzio mostra qui una totale e un magistrale : nella metrica predilige la strofa e il verso liberi; ricerca ed effetti fonosimbolici attraverso assonanze, allitterazioni, anafore; usa un . libertà stilistica virtuosismo musicalità lessico raro e prezioso Altrettanto ricco è il repertorio lessicale: l’autore presenta frequenti arcaismi, in più di un caso recuperati dai dizionari (come alcuni nomi di piante: , , ecc.) e ama il : abbiamo così citazioni attinte da semisconosciuti poeti dei primi secoli della letteratura italiana, forme ortografiche anacronistiche, tecnicismi e altro ancora. Un’enciclopedia della parola poetica crambe pancrazio terebinto gusto del raro e del desueto L’intenzione di d’Annunzio di suggerire sensazioni e dissolvere la parola in una pura è resa magistralmente grazie agli , prodotti da giochi di rime, allitterazioni e anafore. Il risultato è una sequela di immagini che compariranno anche nei versi di buona parte dei poeti italiani del Novecento, destinati – come riconoscerà Eugenio Montale – ad la poesia dannunziana e ad accoglierne evidenti influenze (  p. 484). evocazione musicale effetti fonosimbolici attraversare ▶ I testi Temi e motivi dei componimenti antologizzati T7 La sera fiesolana l’umanizzazione della natura e del paesaggio • il richiamo al • Cantico delle creature la ricerca della musicalità • T8 La pioggia nel pineto la metamorfosi del corpo in elemento naturale • la fusione con i suoni, i colori e la sostanza della natura • il potenziamento di sé come capacità di comprendere oltre i propri sensi • T9 Stabat nuda Aestas la personificazione dell’estate • le immagini che coinvolgono le sfere sensoriali • T10 Nella belletta la morte delle cose che appassiscono e marciscono nel calore •   Testi plus: Implorazione – Le lampade marine   Testi plus: I pastori   Analisi del testo interattiva:  Furit aestus   Analisi del testo interattiva:  La sabbia del tempo