T16 Upupa, ilare uccello calunniato “Osso breve”, composto nei primi anni Venti. Nel vasto bestiario poetico di Montale l’upupa ha un ruolo di primo piano: non funerea creatura della notte, come voleva una secolare tradizione letteraria, bensì alato benevolo, messaggero della primavera, in grado di sospendere il naturale corso del tempo. folletto Endecasillabi e settenari liberamente disposti. Metro La di un riabilitazione uccello Upupa, ilare uccello calunniato dai poeti, che roti la tua cresta sopra l’aereo stollo del pollaio e come un finto gallo giri al vento; nunzio primaverile, upupa, come 5 per te il tempo s’arresta, non muore più il Febbraio, come tutto di fuori si protende al muover del tuo capo, aligero folletto, e tu lo ignori. 10 uccello crestato dal piumaggio variopinto. 1 Upupa: allegro uccello diffamato dai poeti, che ne hanno fatto una creatura sinistra e notturna, a dispetto della verità. 1-2 ilare… dai poeti: ruoti. il ciuffo di piume sul capo. 2 roti: cresta: pertica in legno ( in quanto slanciato verso il cielo). 3 aereo stollo: aereo rimanda all’uso di porre galli di lamiera sui tetti di case o capanne, per segnare la direzione del vento. Ma “galletto di marzo” è anche il nome popolare dell’upupa. 4 come un finto… vento: l’upupa, uccello migratore, arriva in Italia all’inizio della primavera. ha valore esclamativo. 5 nunzio primaverile: come: grazie a te il tempo si ferma e resta come sospeso nel momento del risveglio primaverile. 6-7 per te… Febbraio: il mondo sembra risvegliarsi a un cenno dell’inconsapevole upupa. 8-9 come tutto… capo: alato. 10 aligero: Dentro il TESTO I contenuti tematici Se in molte culture antiche, in quella greca ma anche in quelle persiana e islamica, l’upupa viene ritenuta una messaggera della divinità, e la sua corona di piume un segno regale, la Bibbia la considera un uccello «immondo», del quale è proibito consumare le carni. Il nome onomatopeico con cui è conosciuta, derivato probabilmente dal suo richiamo, non le ha giovato in campo letterario. Sfruttando il vocalismo cupo del suo nome i poeti hanno infatti trasformato l’upupa, uccello per lo più diurno, in una funesta abitatrice delle tenebre. Giuseppe Parini, nel , le fa sbattere le ali nottetempo in compagnia di «gufi e mostri avversi al sole», gettando strida di malaugurio. Del brano sembra ricordarsi Ugo Foscolo nei , quando – nel lamentare la sorte delle spoglie di Parini – immagina un’upupa uscire al chiaro di luna da un teschio, «e svolazzar su per le croci / sparse per la funerea campagna», dove risuona il suo «luttuoso / singulto». A questa tradizione si rifarà più tardi Giosuè Carducci, che in definisce «funebre» l’upupa. Giorno Sepolcri Giambi ed epodi Un uccello calunniato A restituire il giusto onore all’uccello provvede Montale. Come nei ( T9, p. 214) il poeta ligure intende : se là si trattava di piante («bossi ligustri o acanti»), qui ci spostiamo nel regno animale a cui appartiene l’upupa, che nella realtà assomiglia più al vivace descritto da Montale che non al lugubre uccello raffigurato dagli autori precedenti. Essa viene così ad affiancarsi alle tante altre creature alate che popolano gli : merli, falchi, martin pescatori, gufi, ghiandaie, pavoncelle, cormorani. calunniato Limoni ▶ contrapporsi agli stereotipi dei colleghi «laureati» folletto Ossi di seppia La revisione di Montale >> pagina 233 Ancora una volta Montale mette in scena un evento in qualche misura portentoso collegato a un fenomeno naturale: l’upupa sembra in grado di comandare il tempo e regolare il ciclo delle stagioni con i movimenti del capo. Insieme alla bella stagione, annuncia la possibilità di interrompere il corso meccanico delle cose: ma non se ne rende conto ( , v. 10). La consapevolezza appartiene piuttosto all’io lirico che la osserva e che trova nella sua presenza una tregua al «male di vivere» che lo attanaglia. e tu lo ignori L’upupa, regina del tempo Giovannino De Grassi, , XIV secolo. Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai. Upupa Le scelte stilistiche L’allocuzione del poeta si snoda in , di cui crea una pausa al v. 4 tramite un punto e virgola. Il vocativo è rilanciato a intervalli regolari da epiteti che qualificano positivamente l’upupa: (v. 1); (v. 5); (v. 10). Meno fitto del solito è invece il tessuto di assonanze; soltanto due, infine, sono le rime ( : , vv. 2 e 6; : , vv. 3 e 7), a cui si aggiunge una rima interna ( : , vv. 8 e 10). un unico periodo ilare uccello nunzio primaverile aligero folletto cresta arresta pollaio Febbraio fuori ignori Il tessuto sintattico e quello metrico Verso le COMPETENZE Comprendere Fai la parafrasi del testo. 1 La poesia può essere suddivisa in due parti: nella prima si descrivono le azioni dell’upupa e nella seconda i loro effetti. Riferisci in un linguaggio piano le une e gli altri. 2 Analizzare Analizza la distribuzione degli endecasillabi e dei settenari nel componimento. 3 Interpretare Quale significato assume l’inconsapevolezza dell’upupa? 4 Produrre Conosci qualche altro animale che sia stato oggetto di poesie, racconti, romanzi, ma anche di canzoni o film? Riferiscine in un testo espositivo di circa 30 righe. 5 Scrivere per esporre.