Ermetismo e dintorni I protagonisti I maggiori poeti ermetici degli anni Trenta sono Luzi e Gatto. Il principale teorico e critico dell Ermetismo è Carlo Bo. All interno della corrente ermetica sono stati annoverati anche Saba e Penna. I principali esponenti Della validità della lezione simbolista e della possibilità di stabilire un linguaggio comune per una poesia pura si fanno promotori negli anni Trenta poeti allora giovanissimi, come oltre al già citato Quasimodo Mario Luzi (19142005; p. 735) e Alfonso Gatto (1909-1976), attivi nell ambiente fiorentino, ma anche il ciociaro Libero De Libero (1903-1981), il lucano Leonardo Sinisgalli (1908-1981) e il lombardo Vittorio Sereni (1913-1983). Accanto a una poesia ermetica, possiamo parlare di una critica ermetica, che spesso condivide lessico e stilemi con la produzione creativa: a questo proposito vanno ricordate le figure di Carlo Bo (1911-2001), considerato il principale teorico dell Ermetismo, e di Oreste Macrì (1913-1998). Il caso Penna All Ermetismo sono state in seguito accostate dai critici alcune linee di ricerca poetica che negli anni Trenta sembravano volersene nettamente distinguere, come quella di Umberto Saba, irriducibile avversario dell oscurità ermetica. Nel novero di questi autori possiamo collocare anche Sandro Penna (1906-1977), del quale ci occupiamo qui per ragioni di contiguità cronologica (il suo libro d esordio, Poesie, è del 1938), quantunque egli sia maggiormente imparentato con la tendenza antinovecentista dello stesso Saba ( pp. 118 ss.). La critica ha infatti legato l esperienza di Penna a quella degli Ermetici per la brevità e per l essenzialità. D altra parte la figura di Penna è difficilmente collegabile a esperienze letterarie di tipo collettivo, essendo questo autore sia per le tematiche delle sue liriche, sia per le soluzioni formali adottate un solitario e un appartato, insomma un caso a sé. Gli autori e i testi video Salvatore Quasimodo La vita Un letterato autodidatta Salvatore Quasimodo nasce a Modica (Ragusa) nel 1901. Figlio di un impiegato delle ferrovie, trascorre l infanzia tra Messina e Palermo. Frequenta scuole tecniche e apprenderà poi da sé le lingue classiche. Nel 1919 si trasferisce a Roma, dove si iscrive a Ingegneria, ma interrompe gli studi per motivi economici. Svolge allora diversi lavori: disegnatore, commesso, impiegato. Infine, abbandonata definitivamente l università, trova un posto di tecnico presso il Genio civile a Reggio Calabria. Quasimodo comincia a scrivere intorno al 1928, dopo il trasferimento in Calabria. Il matrimonio della sorella con lo scrittore Elio Vittorini lo porta spesso a Firenze, dove la coppia si è stabilita: in tal modo nascono e si sviluppano intensi rapporti con l ambiente della rivista Solaria e con Eugenio Montale. Le prime pubblicazioni ottengono buoni riscontri, e il poeta nel 1934 si sposta a Milano, dove lavora come giornalista. Dal 1941 al 1968 insegna Letteratura italiana al conservatorio Giuseppe Verdi, essendo stato nominato professore per chiara fama dal ministero dell Educazione nazionale. Nel 1959 viene insignito del premio Nobel per la letteratura. Muore improvvisamente a Napoli nel 1968. 255