Il secondo Novecento e gli anni Duemila trascurabile: l assenza, in questo caso, di qualsiasi attenzione alle questioni ideologiche e politiche (a partire da quella liberazione sessuale a cui allora legittimamente si aspirava) e l esibizione dell erotismo come momento di una chiusura narcisistica dei personaggi in sé stessi, nel proprio privato, nelle proprie ossessioni. Il 2008 è stato segnato dal libro di Paolo Giordano (n. 1982), La solitudine dei numeri primi, storia della complessa evoluzione esistenziale di due adolescenti difficili, che ha vinto il prestigioso premio Strega, vendendo, in pochi mesi, più di un milione di copie. Il romanzo presenta tuttavia limiti evidenti: lo scarso realismo delle situazioni; la fissità dei personaggi che appaiono piatti e unidimensionali; una scrittura incolore e banale. Nel 2010 si colloca invece l uscita del romanzo di Alessandro D Avenia (n. 1977), un giovane insegnante siciliano trapiantato a Milano, Bianca come il latte, rossa come il sangue, una vicenda ambientata nel mondo degli adolescenti, che ha come protagonista il sedicenne Leo. Il ragazzo si innamora di una coetanea di nome Beatrice, che però scoprirà malata di un morbo inguaribile. Il libro approfondisce i motivi dell amicizia e dei sentimenti, affrontando con delicatezza alcuni temi impegnativi, come la malattia, la morte, il senso dell esistenza umana, sebbene l adozione del punto di vista e del linguaggio dei giovani personaggi non appaia del tutto riuscita. Sempre nel 2010 esce il libro di Silvia Avallone (n. 1984), Acciaio, che racconta, in maniera stilisticamente efficace, la vita dei giovani a Piombino (Livorno), dove si lavora fino alla sfinimento in quello che rimane delle industrie siderurgiche (in progressiva dismissione), e poi si cerca sollievo nella trasgressione e nello sballo delle discoteche e delle droghe: sullo sfondo di questa realtà desolata sboccia l amicizia tra due ragazze adolescenti, Anna e Francesca, che diventa presto un legame sentimentale. Gli autori e i testi Pier Vittorio Tondelli La vita Una vita libertina Pier Vittorio Tondelli nasce a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, nel 1955. Fin da bambino, frequentando la biblioteca comunale, sviluppa la passione per la lettura. Nel 1974, conseguita la maturità classica, si iscrive al Dams (Dipartimento arti musica e spettacolo) di Bologna, dove segue i corsi di Umberto Eco e Gianni Celati e partecipa al movimento di contestazione del Settantasette. Intanto coltiva la scrittura e nel gennaio 1980 pubblica il suo primo libro, Altri libertini, che ottiene subito l attenzione della critica e del pubblico. Si stabilisce a Bologna, con frequenti periodi a Firenze, e poi a Milano, ma con diversi soggiorni all estero. Sul finire degli anni Ottanta si ammala di Aids e alla fine dell estate del 1991 è ricoverato presso l ospedale di Reggio Emilia, dove muore il 16 dicembre. la parola Pier Vittorio Tondelli nasce a Correggio nel 1955 e muore di Aids a Reggio Emilia a soli 36 anni. 682 Libertinaggio Il termine libertinaggio indica un modo di vivere contrassegnato da comportamenti contrari alla morale condivisa, soprattutto in campo sentimentale e sessuale. Nei secoli XVII e XVIII venivano definiti libertini quegli intellettuali, per lo più atei, che assumevano posizioni anticonformiste rispetto alle tradizioni e ai valori etico-religiosi.