I SAPERI fondamentali le parole chiave  Asset ID: 70 ( )  let-audlet-g-leopardi-parole-chiave20.mp3 Audiolettura pessimismo Inizialmente Leopardi collega l’infelicità della condizione umana allo sviluppo della civiltà, e dunque alla perdita di un rapporto armonioso con la natura, tanto da far parlare di “pessimismo storico” . Con il tempo egli matura la convinzione che l’infelicità non sia un contingente , bensì un dato costitutivo e assoluto che riguarda tutte le creature viventi e tutte le epoche, approdando al cosiddetto “pessimismo cosmico”. Questa visione lucida e impietosa della vita non si traduce però mai in scetticismo o in lamentosa recriminazione, né in un atteggiamento misantropo. Il poeta manifesta anzi la volontà eroica di affrontare con coraggio e con stoica imperturbabilità le sofferenze dell’esistenza, invitando gli uomini alla solidarietà, a una «grande alleanza degli esseri intelligenti» perché facciano causa comune contro la sventura in nome della fratellanza e della pietas, ovvero di un sentimento di amore e di rispetto nei confronti dei propri simili. natura La natura è vista inizialmente da Leopardi come una madre, «madre nostra e dell’universo», dolce e benigna, fonte di piacevoli illusioni che trasfigurano i dolori dell’esistenza. Al rapporto armonioso che l’uomo ha avuto in passato con la natura egli guarda come a una risorsa, in gran parte persa nel presente: «celeste naturalezza» dice essere quella condizione privilegiata che nasce dalla vicinanza con la natura e da cui la grande poesia è scaturita in modo quasi istintivo. L’approdo al materialismo lo induce poi a correggere progressivamente la sua visione della natura: essa diventa «origine vera de’ mali de’ viventi», entità violenta, ostile, malefica, infine matrigna indifferente alla sorte dei suoi figli, che restano stritolati senza pietà nel suo meccanico, imperturbabile ingranaggio.