Umanesimo e Rinascimento 2 I temi e i protagonisti L ambito amoroso L amore platonico Il tema amoroso non è certamente nuovo, essendo stato oggetto di fortunate divulgazioni sia nell ambito delle corti feudali del tardo Medioevo sia presso la società borghese trecentesca. Trattati (come il De amore di Andrea Cappellano, p. 39) e testi lirici, ma dal deciso carattere dottrinario (quali, soprattutto, quelli dei poeti stilnovisti), avevano già valorizzato l amore, ma non su un piano concreto o materiale, bensì su quello filosofico o teologico. Poi era stata l opera di autori come Petrarca e Boccaccio ad affrontare l argomento in un ottica laica: il primo aveva analizzato l amore come forza irresistibile, capace di sconvolgere l equilibrio interiore dell animo; il secondo lo aveva rappresentato come una legge ineluttabile della natura umana. Ora però la diffusione del pensiero di Platone solleva il discorso a un alto livello teorico, distinguendo e operando relazioni tra amore terreno e amore spirituale, bellezza naturale e bellezza divina. L amore autentico, liberato da ogni bassa sensualità, si risolve nel desiderio di bellezza e di ascesa verso Dio: la contemplazione della bellezza femminile rappresenta il primo stadio di questo processo di innalzamento. Gli Asolani di Pietro Bembo Così divulgata, la teoria dell amore platonico salda i concetti espressi dal filosofo greco con il modello spirituale promosso nel Canzoniere da Petrarca, come è possibile vedere nel più noto fra i trattati amorosi rinascimentali, Gli Asolani (1505) di Pietro Bembo. Dopo aver posto a confronto tre diversi interlocutori, Bembo finisce implicitamente per rifiutare una visione dell amore come appetito esclusivamente carnale e per esaltare, al contrario, la sua funzione benefica. Il comportamento del gentiluomo di corte Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione Il bisogno di costumi e comportamenti condivisi stimola nel Cinquecento lo sviluppo della trattatistica sul comportamento da tenere in società. Questa produzione persegue l obiettivo principale della civiltà umanistico-rinascimentale, vale a dire la formazione dell uomo, pienamente integrato nel tessuto delle relazioni civili e dedito alla vita attiva. In molti casi si tratta di precettistica spicciola, manuali di consigli pratici a uso di principi, ministri, magistrati, diplomatici. Tuttavia il capolavoro del genere, Il Cortegiano (1528) di Baldassarre Castiglione ( T2, p. 589), è ispirato dal più alto intento di offrire un modello di umanit che sia valido in assoluto, quale strumento operativo con cui l uomo di corte acquisti esperienza culturale e consapevolezza della propria funzione. Il complesso universo della corte La categoria sociale alla quale i trattati sul comportamento si rivolgono è molto variegata, perché variegato è l universo della corte, popolato da uomini e donne con ruoli, prestigio e compiti assai diversificati. Ministri, consiglieri, funzionari, esperti di finanza, di diritto ed economia, educatori, letterati, musicisti, scenografi e attori, gentiluomini, dame e favoriti , ospitati per lusingare e intrattenere il principe nel tempo libero e nelle distrazioni dagli affari: grandi e piccole che fossero le corti, questa galleria di tipi umani ambiva a farsi largo negli impegni ufficiali imposti dalla politica e dalla diplomazia e in quelli ludici e mondani, come giostre, danze, cerimonie e rappresentazioni teatrali. 580