Il secondo Novecento e gli anni Duemila 3 A cavallo di due secoli: dal Novecento agli anni Duemila Le caratteristiche della nuova poesia A mano a mano che ci si avvicina e ci si addentra nel terzo millennio, diventa più difficile tracciare un quadro dettagliato del panorama letterario, sia perché si tratta di fenomeni troppo vicini a noi, che il tempo non ha ancora sedimentato, sia perché la scena è oggettivamente confusa. Si può comunque affermare che, nel clima di fine secolo e d inizio del nuovo, si muove un gruppo di poeti nella cui produzione è possibile individuare alcune caratteristiche comuni. Troviamo innanzitutto un netto rifiuto della concezione autoreferenziale e ludi­ ca della poesia. I nuovi poeti condividono, al contrario, la necessità di integrare letteratura e problematiche umane in un arte che nasca dall esperienza, allontanandosi nello stesso tempo da una lirica concepita come libera espressione della soggettività o di un individualità assoluta. Si torna inoltre a pensare che la realtà possa essere conosciuta in modo oggettivo, e che il compito principale della poesia consista nel proporre un originale interpretazione dei maggiori quesiti esistenziali: perché si vive, perché si soffre, perché esiste il mondo, qual è la posizione dell individuo nel contesto sociale. Sul piano espressivo si afferma l esigenza di una parola chiara e autentica: chiara affinché possa riallacciare il rapporto con il lettore, autentica perché possa ristabilire una relazione con il mondo. Importante, infine, è anche il recupero della tradizione dei grandi maestri del Novecento. I nomi più significativi In Esempi (1992) e Chiarimenti (1995), Umberto Fiori (n. 1949) riflette sul valore della parola, al fine di rivalutarla e di conferirle una potenza decisamente nuova. Pur consapevole dell incapacità del linguaggio di dominare l esistente, la sua poesia racconta la realtà senza indulgere all ironia e all arguzia. Piccole scene di vita quotidiana caratterizzano la poesia di Davide Rondoni (n. 1964), un mosaico le cui tessere sono i luoghi, gli oggetti, i colori, i suoni, le persone. Alla solitudine del cittadino globale il poeta contrappone la relazione come esigenza di appartenenza, all insegna di una religiosità operosa. Alba Donati (n. 1961) canta la maternità, i legami familiari, l intensità dei rapporti interpersonali, rappresentandoli però entro concrete dinamiche storiche e politiche ed esplorando così la tensione fra il vissuto più intimo e i processi che investono e trasformano la società. Daniele Piccini (n. 1972), oltre a concedere spazio ai luoghi dell infanzia e alla figura del padre, sa aprirsi anche a valutazioni di ampio respiro, in cui assumono concretezza i problemi dell umanità di oggi. Tra i poeti dell ultima generazione vanno infine segnalati i piemontesi Andrea Temporelli (n. 1973) e Federico Italiano (n. 1976), il friulano Flavio Santi (n. 1973), il bergamasco Cor­ rado Benigni (n. 1975), la fiorentina Elisa Biagini (n. 1970), la romana Laura Pugno (n. 1970), il romagnolo Matteo Fantuzzi (n. 1979). I loro versi rappresentano impietosamente la società contemporanea e un umanità sedotta dai falsi miti del successo e del facile guadagno, chiusa in orizzonti angusti e incapace di uscire da sé, e, proprio per questo, assumono il carattere di poe­ sia civile in senso lato. Locandina del film Metropolis di Fritz Lang, 1927. 1140