Il secondo Ottocento 4 Avventura e scenari esotici: il favoloso mondo di Emilio Salgari Un filone narrativo apprezzato dai piccoli ma anche dagli adulti è rappresentato infine dai libri del veronese Emilio Salgari (1862-1911). L autore non persegue un intento didascalico, come De Amicis e C. Collodi: nella sua sterminata produzione (circa ottanta romanzi, i più noti tra i quali sono Le tigri di Mompracem e I misteri della jungla nera), è possibile cogliere il gusto per l avventura e soprattutto di evasione avvertito dal pubblico del tempo. La rinascita dello spirito cavalleresco Fra la retorica di De Amicis e il fiabesco di C. Collodi, Salgari costituisce una sorta di terza via alla lettura per i giovanissimi: quella dell avventura e del puro scatenamento dell immaginazione attraverso il racconto. La sua produzione introduce gli orizzonti sterminati degli oceani e delle foreste, percorsi da eroi ribelli, cavalieri coraggiosi, banditi magnanimi, desiderosi di difendere gli oppressi (lottando anche, come capita al Corsaro Nero e a Sandokan, contro i grandi imperi spagnoli e inglesi). Le fonti salgariane Non si tratta, come a lungo si è pensato, dell opera di uno scrittore fantasioso ma improvvisato o addirittura incolto: al contrario, una più attenta analisi filologica dei suoi romanzi ha permesso di individuare tracce della migliore tradizione del genere avventuroso, da Alexandre Dumas padre (1802-1870) fino a Jules Verne (1828-1905) oltre che gli strumenti della cultura geografica del tempo e le influenze del melodramma italiano ottocentesco (soprattutto di Verdi e Puccini), percepibili nella descrizione di certi ambienti e personaggi. Le tigri di Mompracem Nella sterminata serie dei romanzi salgariani, un posto centrale spetta ai due cicli narrativi più importanti, quello dei corsari secenteschi (Il Corsaro Nero, 1899; Jolanda la figlia del Corsaro Nero, 1905) in lotta sui mari dell America centromeridionale e quello che si può definire indo-malese o della jungla , di cui fanno parte, tra gli altri, I misteri della jungla nera (1895), I pirati della Malesia (1896) e Le tigri di Mompracem (1900). La prima edizione delle Tigri di Mompracem viene pubblicata a puntate tra il 1883 e il 1884 sulle colonne della Nuova Arena con il titolo La tigre della Malesia, e presenta il protagonista, Sandokan, come un uomo sanguinario e feroce. Nell edizione in volume, il suo carattere viene decisamente ingentilito per suscitare maggiore simpatia presso i lettori: l eroe, diventato pirata per combattere i coloni britannici che hanno usurpato il suo regno, si innamora di una giovane fanciulla europea, Marianna, detta la perla di Labuan . Noto come la Tigre di Mompracem , dal nome dell isola in cui sorge il suo covo, Sandokan con l aiuto dell inseparabile compagno Yanez riesce a rapire la donna e a proclamarla regina; più tardi, dopo altre peripezie, fatto prigioniero dagli inglesi, che catturano anche Marianna, l eroe riesce a fuggire fingendosi morto e a liberare l amata, a cui promette di non combattere più. Il successo di uno scrittore autentico Si può intuire come il pubblico italiano a cavallo tra Ottocento e Novecento, desideroso di evadere con la fantasia e il sogno dalla quotidianità, trovasse nelle vicende e nei personaggi di Salgari la possibilità di scoprire una naturalità e un mito affascinanti, oltre che una dimensione epica animata dai sentimenti dell onore e del coraggio. Salgari riesce a tradurre in pratica l aspirazione all evasione, anche grazie a un linguaggio semplice, arricchito da una grande capacità descrittiva, dalla vivacità dei dialoghi e da un lessico scintillante e ricco di esotismi, come mostra il brano che presentiamo. 222
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