Il secondo Ottocento – L'autore: Gabriele d’Annunzio LABORATORIO   verso l'esame Le stirpi canore Alcyone Il poeta enumera i molteplici elementi della natura da cui prende vita la sua poesia, la quale, a sua volta, quella natura generosa e multiforme imita ed esalta con la potenza creatrice della parola.  TIPOLOGIA A   Analisi e interpretazione di un TESTO LETTERARIO ITALIANO         I miei carmi son prole         delle foreste,         altri dell’onde,         altri delle arene,     altri del Sole,         altri del vento Argeste.         Le mie parole         sono profonde         come le radici   terrene,         altre serene         come i firmamenti,         fervide come le vene         degli adolescenti,   ispide come i dumi,         confuse come i fumi         confusi,         nette come i cristalli         del monte,   tremule come le fronde         del pioppo,         tumide come le narici         dei cavalli         a galoppo,   labili come i profumi         diffusi,         vergini come i calici         appena schiusi,         notturne come le rugiade   dei cieli,         funebri come gli asfodeli         dell’Ade,         pieghevoli come i salici         dello stagno,   tenui come i teli         che fra due steli         tesse il ragno. 5 10 15 20 25 30 35 figli. sabbia. vento dell’Ovest, portatore di bel tempo. pulsanti. arbusti spinosi. limpide, cristalline. tremolanti. carnose, turgide. dei fiori. fiori pallidi, tipici del regno dei morti. 1 prole: 4 arene: 6 vento Argeste: 13 fervide: 15 dumi: 18 nette: 20 tremule: 22 tumide: 27 calici: 31-32 asfodeli dell’Ade: COMPRENSIONE E ANALISI Sintetizza il contenuto della lirica in circa 5 righe. 1 Qual è, secondo il poeta, l’origine dei suoi versi? 2 A quali aspetti della natura viene ricondotta la parola poetica? 3 Il testo si presenta come un’ossessiva ripetizione della medesima struttura. Qual è la figura retorica di cui si serve maggiormente d’Annunzio e quali effetti essa determina? 4 Concentrati ora sulla forma. Che tipo di lessico viene impiegato dal poeta? Attraverso quali strumenti egli riesce a ottenere l’effetto di una suggestiva musicalità? 5 INTERPRETAZIONE Sviluppa il tuo commento sulla poesia proposta rispondendo ad almeno due delle seguenti domande:  Il componimento che hai letto può essere definito “metapoetico” in quanto parla di sé stesso: per quale ragione esso costituisce una sintesi della poetica dannunziana? In che modo questo testo si collega alla tradizione simbolista europea? Quali elementi originali aggiunge a essa? Quali analogie, sia di forma sia di contenuto, puoi rintracciare tra questa poesia ed altre che hai letto di d’Annunzio (per esempio, )? La pioggia nel pineto  >> pag. 413  D’Annunzio poeta e personaggio Uno dei principali studiosi della vita e della personalità di d’Annunzio, Giordano Bruno Guerri (n. 1950), si sofferma sulla capacità del poeta di acquistare fama grazie non solo all’attività letteraria, ma anche a una costante promozione mediatica di sé stesso.  TIPOLOGIA B   Analisi e produzione di un TESTO ARGOMENTATIVO D’Annunzio non si accontenta del talento che l’ingegno e lo studio gli hanno fornito,  la scrittura non è la sua sola arte. Sembra passato un secolo da quando Carducci  gli indicava la moralità classica e rigorosa del verso; e un’eternità pare dividerlo da  Pascoli, che si rinchiude nel nido delle proprie simbologie fanciullesche. I tre sono  quasi contemporanei, ma Gabriele ha altre ricette. È come se fosse indifferente  5 ai tempi; mentre gli altri ne sono figli. Lui, grazie al suo individualismo, non ha  epoca; sarebbe stato simile oggi o mille anni fa. L’Imaginifico, e poi il Vate, e poi  ancora il Comandante, dà forma ai miti collettivi, coniuga l’aspirazione eroica  1 personale con la causa della nazione e del popolo, riempie l’attesa in cui vive la  borghesia dandole un modello esclusivo, aristocratico e popolare insieme. In lui  10 si celebra l’artefice della commistione – letteratura e vita, testo e gesto, parola e  azione – come se la sua esistenza fosse una sfilata continua di alter ego: il poeta e il  superuomo, l’eroe che consuma il rancio con le truppe e il dandy della caccia alla  volpe, l’amante generoso con quello crudele e delirante delle orge e dei tradimenti.  «Multanime» come il protagonista dell’ .  15 Innocente La storia italiana è piena di avventurieri, istrioni, camaleonti, incendiari, protagonisti  eclettici del loro tempo, capaci di sfoderare volti nuovi a seconda delle  opportunità e delle circostanze. È un talento italico che si riaggiorna sempre, immutabile  nella nostra cultura e nella nostra identità. L’importanza e l’originalità  di d’Annunzio stanno nell’avere reso le molteplici esperienze della sua incredibile  20 biografia tutte concretamente organiche a un progetto inseguito per l’intera  esistenza: il monumento della propria immagine, da donare come un archetipo,  come una possibilità di riscatto per quanti saranno capaci di elevarsi a una condizione  superiore. Dietro i suoi sessant’anni di avventure c’è un sistema: mostrare  quello di cui l’uomo è capace, ma che sembra cancellato dall’oppressione della  25 banalità e della mediocrità livellatrice. Certo, è impossibile chiedere a tutti una  metamorfosi, tuttavia si poteva concedere ai più o spazio meraviglioso del sogno,  la percezione della diversità. Il Vate annuncia che c’è un ordine diverso, una possibilità  di sfruttare l’intelligenza e di non piegarsi ai luoghi comuni della morale più  ristretta e conformista, e vive questo processo in prima persona con la coscienza  30 rivoluzionaria di tagliare i ponti con il passato. La modernità è come un quadro da  dipingere e la sua tavolozza contiene ogni colore del cambiamento. Non c’è legge  che gli precluda soluzioni, l’unica morale è la libertà di inventare, creare, nell’arte  come nella politica come in ogni latra manifestazione della vita pubblica e privata.  Il poeta diventa così un personaggio che esercita i suoi poteri in ogni campo, dalla  35 politica all’arte, dal costume alla cultura di massa: una cultura che nasce con lui,  con lo scrittore che sa tradurre a uso di chiunque le atmosfere eroiche e febbrili  della sua vita. Giordano Bruno Guerri, , Mondadori, Milano 2008 D’Annunzio. L’amante guerriero tre diversi appellativi attribuiti a d’Annunzio. L’epiteto Imaginifico si riferisce alla sua capacità di creare immagini grazie al potere della parola; con il termine viene celebrato il carattere quasi sacerdotale della sua figura; il termine trae origine dalle azioni compiute durante l’impresa fiumana. 1 L’Imaginifico… il Comandante: Vate Comandante  >> pag. 414  COMPRENSIONE E ANALISI Che cosa distingue, secondo l’autore, la personalità di d’Annunzio da quella degli altri due grandi poeti, di poco antecedenti o contemporanei, come Carducci e Pascoli? 1 In che cosa consiste la capacità di d’Annunzio di essere (r. 15)? 2 Multanime Quale caratteristica – non proprio edificante – dell’identità italiana viene aggiornata e rimodellata da d’Annunzio nella sua vita, oltre che nella sua opera? 3 Guerri individua nell’opera e nell’azione di d’Annunzio un progetto perseguito con coerenza: di che cosa si tratta? 4 In che modo d’Annunzio ha saputo diffondere la propria sfera d’influenza al di là dei ristretti confini della letteratura? 5 Ti sembra che il ritratto del poeta che emerge da questo brano sia lusinghiero o limitativo? Motiva la tua risposta in circa 10 righe. 6 PRODUZIONE Il brano che hai letto insiste su un aspetto che ricorre spesso quando si parla di d’Annunzio: la sua influenza non solo come poeta e artista in generale, ma come personaggio, un vero e proprio divo del suo tempo. Alla luce di ciò che hai letto e studiato, come si giustifica questo fenomeno? Ti sembra inoltre che il modello di intellettuale inaugurato da d’Annunzio sia ancora praticabile oggi? Sviluppa la tua tesi tenendo in considerazione i seguenti concetti chiave: circuito mediatico; società dello spettacolo; trasgressione e omologazione; ridimensionamento del ruolo degli intellettuali. D’Annunzio: un artista per gli italiani Con il suo caratteristico piglio corrosivo, lo scrittore Alberto Arbasino (n. 1930) mette in luce alcune delle ragioni che hanno reso seducente l’opera e l’immagine di d’Annunzio nella società italiana.  TIPOLOGIA B   Analisi e produzione di un TESTO ARGOMENTATIVO Col povero Imaginifico, c’è poco da fare gli spiritosi, fingendo di non vederlo  1 o liquidandolo con insofferenza. Si può destarlo o si può ammirarlo, nella vita,  nell’opera, o in tutt’e due, e per lo più con stizze o bizze sbagliate. Però è quasi  indispensabile fare i conti con lui, giacché l’abbiamo (volenti o no) sempre qui fra  noi, come il Vaticano e il Vesuvio, il chianti e la canzone, il fascismo e la torre di  5 Pisa; e continua a saltarci fuori da tutte le parti, con la presenza invadente e smaniosa  che ci lancia segnali pieni di malizia proprio dai libri e dagli spettacoli delle  generazioni più antidannunziane […] giacché il perfido Imaginifico non soltanto  “ha fatto di tutto”, ma l’ha fatto “all’italiana”; ed evidentemente ha capito molte  costanti e molte debolezze italiane più di chiunque altro- tant’è vero che nella  10 vita italiana le situazioni dannunziane e i personaggi dannunziani continuano a  presentarsi con pazzesca frequenza […]. E prima di tutto, sembrerà italianissima la  sua totale mancanza di , che gli consente di eseguire infinite stronzate  sense of humor sempre molto sul serio, senza mai sospettarne la ridicolaggine, davanti a un pubblico  altrettanto incapace di percepire il Ridicolo (basta controllare, anche oggi, le  15 reazioni a teatro o al cinema: se si avverte solo un sospetto di ironia, ogni pubblico  italiano si impermalisce e respinge tutto, come se ironia e fossero  sense of humor rivolti contro di lui). E poi, si sa, gran virtuosismo nel suscitare l’ammirazione  incondizionata soprattutto attraverso contraddizioni fragorose, ma con rappresentazioni  eccellenti! I romanzi dell’Imaginifico […] rimangono infatti gli ultimi  20 prodotti “storici” della patria cultura capaci oltretutto di mettere d’accordo ogni  2 tipo di utente: l’adolescente libresco e il capriccioso, la signorina che suona  viveur 3 il piano e l’adultera con la valigetta pronta, l’editor di “Vogue” e l’autore de La  […] e e risultano  carne, la morte e il diavolo 4 Il piacere Il fuoco Forse che sì forse che no innegabilmente “a doppia faccia”, programmaticamente “a diversi livelli”. Reggono  25 perfettamente sia una rilegatura in cuoio nero da biblioteca “infernale”, sia la  brochure erotico plastificata da edicola ferroviaria.  Alberto Arbasino, , in , Einaudi, Torino 1977 La belle époque per le scuole Certi romanzi l’epiteto si riferisce alla particolare capacità di d’Annunzio di creare immagini grazie al dono della parola. le ultime opere che rientrano nel patrimonio collettivo della cultura italiana. termine francese con il quale si indica un amante della vita mondana. Arbasino cita due tipi di personaggi agli antipodi: il direttore di una rivista di moda e un raffinato critico letterario, Mario Praz (1896-1982), autore di un fondamentale studio sulla cultura romantica e decadente europea dal titolo . 1 Imaginifico: Imaginifico 2 Gli ultimi… patria cultura: 3 : viveur 4 L’editor… : diavolo La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica  >> pag. 415  COMPRENSIONE E ANALISI La figura di d’Annunzio viene accostata ad alcuni simboli della storia, dell’arte e, in generale, della cultura italiana. Perché? 1 In che senso d’Annunzio è privo di ? E per quale ragione questo suo carattere è gradito agli italiani? 2 sense of humour Da chi è costituito il pubblico potenziale dell’opera dannunziana? Perché, a tuo giudizio, Arbasino sceglie queste diverse categorie di lettori? 3 Nella prima riga d’Annunzio viene etichettato con l’aggettivo . Dopo aver letto tutto il brano proposto, come motivi l’utilizzo di questa definizione? 4 povero Una caratteristica dell’autore di questo brano, Alberto Arbasino, è lo stile ironico, scanzonato e graffiante. Come emerge questa sua peculiarità nella pagina che hai letto? 5 Arbasino sottopone d’Annunzio a una divertita canzonatura, ma non manca di sottolineare l’importanza del poeta nella cultura e nel costume italiano. Riassumi questo aspetto in circa 10 righe. 6 PRODUZIONE La provocatoria posizione di Arbasino insiste su una certa immagine di d’Annunzio come perfetto (nel bene e nel male) esemplare dell’italianità. Partendo dagli spunti offerti dal brano, esprimi la tua opinione in merito, sostenendo o confutando la tesi sostenuta dall’autore. Nel tuo elaborato, in particolare, rispondi a queste due domande: dallo studio della sua vita e dalla lettura della sua opera, quali sono gli ideali e i valori propugnati dal poeta? anche tu sei dell’idea, come Arbasino, che esistano dei tratti distintivi della mentalità e del costume italiano?