L’unità in breve L’APPRENDIMENTO Asset ID: 137 ( ) psi-audlet-lapprendimento70.mp3 Audiolettura 1. ALLA BASE DELL’APPRENDIMENTO: IL CONDIZIONAMENTO Le ricerche e teorie sull’apprendimento muovono i primi passi grazie agli esperimenti del fisiologo russo con i cani, tramite i quali egli scoprì il Pavlov riflesso (salivazione del cane), cioè la condizionato risposta a uno stimolo condizionato (campanello) automatica quando quest’ultimo viene ripetutamente associato a uno stimolo incondizionato (il cibo). Lo studioso comportamentista formulò, grazie Thorndike ad alcuni esperimenti con i gatti nella , tre Puzzle Box leggi relative all’apprendimento: , per cui la ripetizione migliora legge dell’esercizio l’apprendimento; , secondo la quale la conseguenza legge dell’effetto positiva di un comportamento ne determina l’apprendimento; , per cui l’impulso a compiere legge dell’idoneità una serie di azioni provocherà soddisfazione, mentre l’ostacolo a compierle provocherà invece frustrazione. , fondatore del , grazie Watson comportamentismo all’esperimento con il piccolo Albert dimostrò che è possibile acquisire una risposta condizionata di paura a uno stimolo quando questo viene associato diverse volte a uno stimolo incondizionato che provoca paura. Grazie a tale esperimento, inoltre, egli dimostrò la , cioè l’estensione della risposta generalizzazione condizionata nei confronti di stimoli simili a quello originario. definì il concetto di , Skinner condizionamento operante riprendendo le tesi formulate da Thorndike: è l’effetto di una determinata azione a generare (e far apprendere) un determinato comportamento. Introdusse quindi il concetto di , cioè uno stimolo in grado di rendere rinforzo frequente e probabile una risposta inizialmente emessa in modo casuale. 2. I CONTRIBUTI DELLA E DEL NEOCOMPORTAMENTISMO GESTALT Gli psicologi della partirono da presupposti Gestalt differenti rispetto ai comportamentisti. Wolfgang , Köhler grazie ad alcuni esperimenti con degli scimpanzé, elaborò il concetto di , cioè un’ insight intuizione improvvisa che permette di risolvere un problema e apprendere il procedimento applicato. L’apprendimento, pertanto, si configura come una . ricerca attiva della soluzione Tolman, esponente del neocomportamentismo, pose l’accento sulla e la , affermando motivazione cognizione che l’ può essere , cioè rimanere apprendimento latente inespresso fino a quando il soggetto non è motivato a dimostrarlo perché riceve uno stimolo. Grazie ai suoi esperimenti Tolman giunse alla conclusione che esiste un , legato a una apprendimento intenzionale meta da raggiungere. >> pagina 227 3. IL COGNITIVISMO E LE NUOVE TEORIE SULL’APPRENDIMENTO A partire dagli anni Cinquanta negli Stati Uniti divenne fondamentale l’approccio teorico del . cognitivismo Secondo Bruner il contesto sociale e culturale condiziona l’apprendimento , poiché il soggetto, grazie a dei modelli forniti dalla cultura di appartenenza, costruisce il suo apprendimento selezionando i concetti più efficaci per poter agire nella realtà. Bruner introdusse il concetto di , inteso come scaffolding aiuto, sostegno che una persona fornisce a un’altra per facilitarne l’apprendimento. Bruner si interessò anche dell’apprendimento in ambito scolastico, suggerendo l’idea che l’insegnamento dovesse muoversi in due direzioni: sviluppando le , grazie alle quali lo studente competenze può organizzare e comprendere la realtà; favorendo l’ , cioè grazie a apprendimento per scoperta esperienze concrete. Bandura formulò la teoria dell’ , che apprendimento sociale si realizza attraverso l’ e l’ osservazione imitazione del , senza la necessità di un rinforzo. comportamento altrui